LA GIOIA AZZURRA
Sinner: "La partita della vita? Non lo so, di sicuro ¨¨ stata una di quelle importanti..."
"Non so se sia stata la partita della mia vita, ma ¨¨ stata di quelle importanti". Sorride, Jannik Sinner, e come potrebbe essere altrimenti? Lui ¨¨ l¡¯eroe del giorno, il giustiziere di Novak Djokovic e il Salvatore dell¡¯Italia, colui che ha tenuto in vita la Nazione (tennistica) battendo il numero uno del mondo quando la Serbia era avanti 1-0. Lui, per¨°, ha un solo mantra, un solo pensiero: non ho vinto, ma abbiamo vinto. Tutti insieme. "Aiuta molto il fatto che l'ultima competizione della stagione sia una gara a squadre, perch¨¦ ottieni molta energia dal tuoi compagni di squadra, da tutti quanti, e poi anche con il pubblico ¨¨ diverso. Mi ¨¨ piaciuto molto giocare oggi. ? stata una bellissima partita - ha detto Jannik - Alla fine ero davvero felice che la squadra potesse almeno giocare il doppio, che potesse avere ancora una possibilit¨¤ di vincere la Davis, e abbiamo vinto pure quello. S¨¬, ¨¨ stata proprio una bella giornata". Capitan Volandri lo guarda con un volto illuminato: "Grazie, Jannik (dice ridendo). E¡¯ lui il nostro punto di forza, ci d¨¤ energia, fiducia in noi stesso. Non solo ¨¨ un grande giocatore, ma una grande persona, questo ¨¨ quello che mi piace di lui. Quindi, s¨¬, probabilmente giocher¨¤ domani", ride ancora Volandri.
che paura
¡ª ?Sospiro di sollievo per tutti, ma quei tre match point consecutivi, poi annullati, contro Djokovic, hanno fermato il cuore di tutti: "Ho servito con le palle nuove e non avevo forse tanta confidenza, e infatti ho sbagliato i primi punti del game - dice Sinner - Ma poi ho trovato il giusto feeling ed ¨¨ andata bene. Quando giochi per te stesso, come ¨¨ successo contro Nole a Torino, ¨¨ diverso. Qui quando ho salvato quei match point non ho pensato a me, ma a tutti noi, ho detto tra me e me 'dai, siamo salvi, siamo ancora vivi'. Ripeto, oggi non ho vinto un match, ma abbiamo vinto, il resto non conta. Pensiamo a goderci il momento, domani si vedr¨¤, ma io e Lore mi sa che dovremo fare un po' di fisioterapia".
il grazie di sonego
¡ª ?Accanto a lui anche l¡¯altro eroe di giornata, Lorenzo Sonego, amico e adesso compagno di una coppia di doppio che sembra davvero essere affiatata anche in campo: "Non ¨¨ stato facile, non ¨¨ mai facile quando hai Djokovic contro di te. Oggi per¨° Jannik tirava dei missili da fondo campo e anche per me ¨¨ stato pi¨´ facile a rete riuscire a fare dei punti. Siamo una squadra vera e avere il pubblico dalla nostra parte, che ci sostiene da tre anni, ci ha aiutato anche a superare dei momenti complicati, come quando Djokovic stava giocando anche col pubblico - dice il torinese - Siamo giovani ma siamo in finale di Davis. Posso giocare singolo e doppio? Non lo so questo, dobbiamo valutare".
piedi per terra
¡ª ?A proposito della finale, "non sar¨¤ facile - dice capitan Volandri -. Sono forti, hanno gi¨¤ fatto finale di Davis lo scorso anno, come squadra sono pi¨´ simili all¡¯Olanda, con un doppio fortissimo, sono diversi dalla Serbia. Il mio gruppo per¨° ha molta fiducia in se stesso e ovviamente ce la giocheremo al massimo delle possibilit¨¤".
GARA A HANDICAP
¡ª ?Poco prima aveva parlato anche Lorenzo Musetti, sconfitto da Miomir Kecmanovic nel singolare d¡¯apertura: "Ho sentito dolore alla coscia all'inizio del terzo set, sentivo fatica nell'andare in alto al servizio. Ho cominciato ad avvertire i primi sintomi, una puntina dietro al bicipite femorale, quasi sotto al gluteo. Era molto brutto giocare con questo pensiero e questa condizione fisica, contro un avversario che mi ha lasciato veramente poco, perch¨¦ Miomir ha giocato davvero una gran partita - ha detto il toscano -. Non ho idea comunque dell¡¯entit¨¤ del mio infortunio, far¨° degli esami e vedremo".
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