IL CASO
Djokovic infuriato per il controllo antidoping: "A ridosso della partita, in 20 anni mai successo"
Pi¨´ che la Gran Bretagna, ad innervosire Novak Djokovic, prima del quarto di finale poi vinto dalla sua Serbia in Coppa Davis, ¨¨ stato un test ematico antidoping effettuato poco prima della partita contro Cameron Norrie. Una cosa che ha mandato su tutte le furie il numero uno del mondo, che si ¨¨ sfogato nella conferenza stampa post match: "Ho dovuto sottopormi ad un test antidoping a meno di due ore prima della partita contro Norrie. Non ¨¨ nemmeno stato un controllo antidoping completo, ma solo un prelievo di sangue - dice il 24 volte vincitore dello slam - In 20 anni di carriera non mi era mai capitato prima. Ho ricevuto una notifica un'ora e mezza prima della partita. Quando ho parlato con il rappresentante dell'agenzia antidoping, mi hanno detto che il motivo era che sarebbe stato molto tardi dopo la partita e anche per dare tempo all'altra squadra di riposarsi, ma poi ho detto loro che il vincitore della partita non avrebbe giocato il giorno dopo. Ho sempre sostenuto i test, ma cosa cambiava farlo prima o dopo?¡±, ha continuato Nole, che ha definito la situazione, senza mezzi termini, ¡°scandalosa¡±.?
di nuovo in campo
¡ª ?¡°Un uomo mi ha seguito per un¡¯ora e mezza - ha detto Nole - Ho la mia routine e non voglio distrazioni: pensare al prelievo del sangue, pensare se dovr¨° donare un campione di urina, trovo questo completamente illogico¡±. Djokovic torner¨¤ in campo, con la sua Serbia, domani dalle 12 nella semifinale contro l¡¯Italia, per conquistare la terza finale della sua carriera in coppa Davis, con il trionfo del 2010 e la sconfitta, dolorosissima, a Belgrado, inflitta dalla Repubblica Ceca.
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