Sinner, singolare o doppio poco importa: l'Italia sogna grazie alla potenza del suo leader

Sinner vale doppio. Anzi, a dirla tutta, anche qualcosina in più. La prestazione dell’azzurro nel quarto di finale contro l’Olanda nella Final Eight di Coppa Davis è stata mostruosa. Si è preso l'Italia e gli italiani, Jannik, leader di una Nazionale che gira intorno al sole della sua racchetta.

cambio di marcia

Dopo aver spazzato via Tallon Griekspoor in singolare, il numero quattro del mondo si è ripetuto in doppio contro quelli che dovevano essere favoritissimi ma che si sono dovuti inchinare all’attuale esuberanza fisica e tecnica del numero uno azzurro. Koolhof-Griekspoor (di nuovo) sono stati letteralmente presi a pallate da Sinner prima e anche da Sonego dopo, senza alcun diritto di replica. Certe risposte dell’altoatesino contro il duo olandese sembravano lanciate da un professionista contro dei giocatori amatoriali, tanta era la differenza di potenza, velocità e precisione. Poche volte nella storia azzurra si era visto un qualcosa di così dominante, e non era nei radar della Davis da molto, molto tempo.

leader

?Sinner è il leader, forse silenzioso ma nemmeno troppo, di questa Nazionale. Semplicemente impone la legge del più forte, che in un certo senso impone il suo volere ma in cambio ti dà così tanto che chi gli sta intorno nemmeno sta lì a pensare al contorno. Giusto, sbagliato, chissenefrega: un capo branco naturale, uscito dal suo dominio in campo. Jannik è anche un porto sicuro per gli altri, una casa dove stare tranquilli. La sua presenza in questo momento ha un effetto calmante e non potrebbe essere altrimenti. Arnaldi gioca bene ma ha la sfortuna di perdere? Tranquilli, c’è Jannik. Serve giocare il doppio? Sinner è pronto e chi è in coppia con lui sa che in questo momento avrà un compagno su cui potere contare al 100%, che ti trascinerà, come è successo oggi a Sonego. Jannik e Lorenzo sono molto amici ma è apparso evidente come il torinese, che non era sceso in campo nel primo singolare (quello perso da Arnaldi), dopo un inizio un po' così è stato messo subito a proprio agio da Sinner, con un’intesa naturale che potrebbe fare anche le fortune dell’Italia, a Malaga e anche oltre.

il calmante

Sonego è uno molto passionale, capace di grandi imprese e purtroppo anche di qualche disastro, ha bisogno di stare tranquillo e di essere a sua volta tranquillizzato, per poter dare il meglio in campo. E chi meglio di Sinner, di questo Sinner, per metterlo a proprio agio? I risultati si sono visti: la prestazione di Sonego contro i due olandesi è stata strepitosa. L’Italia del tennis si è aggrappata a Sinner e lui non è andato a fondo, anzi: ha tirato i suoi compagni giù dall’aereo, come disse Roberto Baggio dopo la doppietta in Italia-Nigeria ai mondiale del 1994. "Not today", oggi non si torna a casa. Anzi, a questo punto si punta dritto all’Insalatiera più importante del mondo, quella che non è più tornata in Italia dal 1976.