La coppia Berrettini-Sinner contro quella argentina ha confermato una tendenza delle ultime due edizioni del torneo a squadre: se hai uno o due grandi... meglio schierarli insieme
Uno degli obiettivi del nuovo formato di coppa Davis era quello di dare al doppio, disciplina troppo spesso messa da parte nel circuito, una nuova linfa. Un riscatto, tanto da metterlo come punto decisivo in caso di parit¨¤ dopo i singolari. I doppisti puri, dunque, dovevano essere al centro della nuova Davis. Invece nulla: raramente lo sono stati.?
indicazioni
¡ª ?Se c¡¯¨¨ una cosa che ci hanno insegnato, e ci stanno insegnando, le ultime due Finals ¨¨ che va bene sapere giocare in doppio ed essere specialista, ma se c¡¯¨¨ un singolarista forte, top ten, nel nostro caso il numero del mondo Jannik Sinner (tre successi consecutivi a Malaga tra 2023 e 2024 in coppia), meglio non rischiare e mettere dentro lui. E se accanto a lui c¡¯¨¨ un altro singolarista forte, molto forte, che non se la cava male nella disciplina, meglio mettere pure lui, come ¨¨ successo nel quarto di finale dell¡¯Italia contro l¡¯Argentina con Berrettini.?
azzurri
¡ª ?Perch¨¦ quando la palla va a doppia velocit¨¤ rispetto agli avversari, i meccanismi collaudati, l¡¯affiatamento e cos¨¬ via, se ne vanno a farsi benedire. Gonzalez e Molteni, i sudamericani, sono una gran coppia di doppio, che hanno ripetutamente battuto Bolelli e Vavassori, sulla carta la nostra coppia, quest¡¯anno, ma nulla hanno potuto contro la potenza di Sinner e Berrettini, che ufficialmente non avevano mai giocato insieme in nazionale ma poco importa: tra il servizio di Matteo, le risposte di Jannik e il peso specifico della pallina diversa, la partita ¨¨ andata agli azzurri senza nemmeno troppa fatica.?
storia diversa
¡ª ?? sempre cos¨¬. O quasi. Ad esempio a Bob Bryan, capitano degli Stati Uniti, non ¨¨ andata altrettanto bene, mettendo in campo Tommy Paul e Ben Shelton, due top 15, contro il doppio australiano formato da Jordan Thompson e Matthew Ebden, con gli americani maltrattati dagli aussie. L¨¬ la storia ¨¨ diversa, perch¨¦ Thompson oltre ad essere numero 3 del mondo in doppio ¨¨ anche numero 26 del mondo in singolare, ed Ebden, ex n.1 della specialit¨¤, ¨¨ stato numero 39 al mondo in singolo, dunque non un totale sprovveduto, tutt'altro. Gli australiani, dunque, sono dei singolaristi che giocano molto, molto bene anche in coppia. Dunque, doppio ¨¨ bello, ma in Davis meglio lasciare spazio ai singolaristi. Soprattutto se uno dei due ¨¨ Jannik Sinner.
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