Una comprensibile delusione e la consapevolezza di essersi fermato, ancora una volta, davanti a uno dei pi¨´ grandi campioni di sempre. Matteo Berrettini analizza con lucidit¨¤ e un mezzo sorriso la sconfitta nella semifinale dell'Australian Open contro Rafa Nadal: "Sono entrato in campo con l'assetto mentale sbagliato - racconta -. Non mi sentivo agganciato, lui in compenso giocava colpi straordinari, non per niente ¨¨ in corsa per entrare nella storia". Peccato che il feeling giusto sia arrivato tardi, quando ormai non ci si poteva pi¨´ permettere di sbagliare: "Forse, se fossi entrato in campo con una concentrazione diversa, il match sarebbe stato pi¨´ tirato. Questo ¨¨ uno sport maledetto. Devi sempre provare a chiedere di pi¨´ a te stesso altrimenti queste partite non si vincono. Basta guardare quello che sta facendo Rafa".
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Berrettini col sorriso: "Ho fatto un bel torneo. Due mesi fa, a Torino, piangevo
Il romano riconosce la grandezza del mancino: "Io sono entrato in campo un po' sfasato poi sono cresciuto. Con un fenomeno come Rafa non puoi sbagliare"
Crescita
¡ªDalla semifinale di New York del 2019 a quella di Melbourne 2022 sono passati due anni e mezzo, da allora non ci sono pi¨´ stati incroci tra i due e quello di oggi ¨¨ stato un buon metro per misurare la propria crescita: "All'epoca ero partito a tutta, poi sono calato. Questa volta invece sono cresciuto e posso essere orgoglioso di averlo messo un po' in difficolt¨¤ anche se la sua grandezza ¨¨ venuta fuori dopo, alla grande".
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Rafa ha avuto ottime parole per lui, preconizzando un futuro luminoso: "Parole che mi fanno piacere - continua Matteo -, abbiamo parlato un po' nello spogliatoio, ¨¨ davvero una grande cosa per me potermi confrontare con un giocatore come Rafa. Cerco di imparare sempre qualcosa dai migliori".
Dimenticare Torino
¡ªSe si pensa a solo due mesi fa, quando Matteo usciva in lacrime dal match di esordio delle Nitto Atp Finals di Torino, ancora una volta fregato dal fisico fragile, non si pu¨° che essere grati e consapevoli che la strada ¨¨ quella giusta. "? vero. Ci penso spesso e oggi non lo avevo ancora fatto - sorride il ragazzone romano che da luned¨¬ sar¨¤ con pieno merito numero 6 del mondo -. Durante il torneo ho avuto piccoli problemi fisici tra stomaco e caviglia, e sono stato in grado di gestirli. Pian piano sto imparando anche questo e no, non posso proprio dire di essere scontento, merito una pacca sulla spalla".
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