Sinner, parla l'avvocato: "Jannik non voleva accettare l'accordo con la Wada, poi..."

Jamie Singer ha raccontato ulteriori retroscena su quanto sia stato complicato convincere il numero uno ad accattare

Uno dei legali di Jannik Sinner, James Singer, è tornato a raccontare alcuni retroscena dell’accordo con la Wada. Dopo aver svelato alcuni retroscena subito dopo l’ufficializzazione della squalifica di tre mesi per il numero uno al mondo, l’avvocato ha aggiunto ulteriori dettagli?in una breve intervista rilasciata a BBC Sport. “? successo tutto in modo incredibilmente rapido, nel giro di un paio di giorni", ha detto Singer. Nonostante la celerità di questo accordo, le difficoltà non sono mancate. Il principale “ostacolo” è stato proprio Jannik, che, secondo quanto raccontato dal suo legale, voleva ribadire un’innocenza già sentenziata da un tribunale indipendente.

le parole

"Quando ho detto a Jannik che avremmo dovuto accontentarci di tre mesi, lui mi ha risposto: ‘Perché dovremmo accettare se il primo tribunale indipendente non mi ha dato alcuna sospensione, perché dovrei accettare tre mesi adesso?'", ha raccontato Singer. "Il mio consiglio è stato: 'Non si sa mai cosa succederà in un'udienza. Sappiamo che la Wada sta spingendo per un anno, se non accettiamo la loro offerta andranno in tribunale chiedendo un anno e chissà cosa potrebbero fare i tre giudici' - ha aggiunto il legale del campione Slam - Quindi la possibilità di tre mesi, secondo me, era una buona possibilità”. Secondo quanto riportato sempre dalla BBC, la Wada avrebbe tentato due volte di raggiungere un accordo con Sinner e il suo team. Dopo un primo rifiuto, a inizio febbraio sono iniziate le discussioni per quella che è stata la decisione finale: squalifica di tre mesi, ritorno agli allenamenti il 13 aprile in strutture pubbliche e in campo il 4 maggio, pronto per gli Internazionali d'Italia.