Djokovic cannibale, ma per Sinner la sconfitta ¨¨ un trampolino di lancio
Il Maestro dei maestri ¨¨ Novak Djokovic, ma Jannik Sinner sta imparando in fretta e molto bene. Il verdetto delle Finals torinesi ci proietta gi¨¤ sulla prossima stagione. La sfida ¨¨ lanciata, lo sport italiano ha trovato un vero campioncino che ci accompagner¨¤ con le sue imprese per i prossimi anni. CĄŻ¨¨ da essere orgogliosi di questo ragazzo di appena 22 anni che incarna i migliori valori dello sport. I nostri giovani hanno trovato un esempio da seguire, gli appassionati di tennis lĄŻazzurro che pu¨° regalare loro grandi soddisfazioni. Un tempo cĄŻerano Nadal, Federer e lo stesso Djokovic a trasmetterci lĄŻadrenalina ogni volta che scendevano in campo. Da oggi in poi ci penser¨¤ Jannik. In una settimana ha fatto capire al mondo del tennis che ¨¨ pronto a rovesciare le gerarchie. Il futuro sta tutto nella sua racchetta. Il numero uno del ranking mondiale ¨¨ oggi un obiettivo concreto, la prima vittoria in un torneo del Grande Slam deve arrivare nella prossima stagione. Sinner ha dimostrato di migliorare in fretta.?
Negli ultimi sei mesi il suo tennis ha fatto un evidente salto di qualit¨¤. Da giocatore che ambiva a entrare tra i primi dieci del mondo ce lo ritroviamo oggi al numero 4, con al suo attivo delle Finals giocate da tennista navigato. La sconfitta, netta, contro Novak Djokovic ¨¨ solo un trampolino di lancio verso obiettivi pi¨´ ambiziosi. Battere il fuoriclasse serbo due volte in una sola settimana sarebbe stata unĄŻimpresa quasi fuori dal comune. La differenza con Nole cĄŻ¨¨ ancora e si ¨¨ vista. Ma non ¨¨ cos¨Ź grande come lĄŻandamento della partita potrebbe far pensare. Lo Jannik di ieri forse per la prima volta nella sua carriera ha patito la pressione. CĄŻera lĄŻItalia intera che faceva il tifo. Per una domenica nelle piazze e dentro i bar non si parlava di calcio, ma di tennis e del rosso della Val Pusteria a cui ¨¨ impossibile non voler bene per i modi semplici ed educati. E anche per quella sportivit¨¤ che paradossalmente, forse, gli ¨¨ costata il torneo. Ha fatto bene Goran Ivanisevic, allenatore di Nole, a lodare lĄŻazzurro per il successo sul danese Rune nella fase a gironi che ha salvato Djokovic dallĄŻeliminazione. CĄŻ¨¨ chi avrebbe fatto due calcoli lasciando nel baratro il numero uno del mondo. Jannik no, ha vinto quel match perch¨Ś non voleva tradire il proprio pubblico. E forse anche perch¨Ś stava coltivando lĄŻambizione di ritrovare Djokovic in finale e batterlo ancora.?
Lui, il Cannibale del tennis moderno, ha dimostrato ancora una volta come i suoi 36 anni siano solo una data riportata nei documenti. Stagione dopo stagione, sta riscrivendo i libri di storia del tennis. Dopo il primato negli Slam (24) adesso si ¨¨ preso anche i record di successi nelle Finals (7) che condivideva con Roger Federer. Gli altri si ritirano e lui va avanti, solo contro i piccoli fenomeni della Next Gen. Invece di sentire la fatica, trova linfa vitale dai suoi successi e non ha nessuna voglia di smettere. Guarda avanti e non si pone limiti. Nella sua testa frulla sicuramente lĄŻidea di conquistare anche il Grande Slam. E cio¨¨ la vittoria in una sola annata dei quattro Major: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open. Potrebbe essere il coronamento di una carriera memorabile e insuperabile. Nel 2024 ci prover¨¤ senzĄŻaltro, anche perch¨Ś potrebbe essere lĄŻultima occasione. Ecco, Sinner prenda esempio da Nole e metta ancora pi¨´ intensit¨¤ nel suo tennis. A cominciare dalle finali di Coppa Davis che si giocheranno questa settimana a Malaga. ? lui lĄŻalfiere della squadra azzurra, ci regali unĄŻaltra grande gioia.
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