L' azzurro, battendo Rune, ha qualificato Djokovic. C'¨¨ un caso analogo nel Masters WTA del 2014
Jannik Sinner come Simona Halep. Come? Che c¡¯entra l¡¯azzurro con la tennista rumena? Prima, poco, ma da oggi hanno in comune che entrambi sono stati cos¨¬ sportivi da essere vittime di loro stessi, pi¨´ precisamente del loro mancato biscotto. Jannik si ¨¨ rifiutato di buttare fuori Novak Djokovic, non accettando la sconfitta con Holger Rune, che avrebbe eliminato il numero uno del mondo, mentre la Halep rimase vittima dello stesso contorto meccanismo alle Finals Wta del 2014, in quel di Singapore. In quel caso la sua carnefice, in finale, fu un altro cannibale del tennis, Serena Williams, che si leg¨° al dito la sconfitta subita da Simone nel girone. Come spesso accade, ai migliori non piace essere battuti, men che meno umiliati o derisi.
il precedente
¡ª ?La rumena era nel girone insieme all¡¯americana, alla canadese Bouchard e alla serba Ana Ivanovic. Alto livello senza dubbio, in una Wta molto diversa che ora si pu¨° solo rimpiangere. Serena e la Halep vinsero il loro match di esordio rispettivamente contro la Ivanovic e contro la Bouchard, e nello scontro diretto due giorni dopo, incredibile, a vincere fu la rumena. Non solo vinse, Simona, ma diede una vera e propria lezione alla Williams: 6-0 6-2, la peggior sconfitta per la n.1 del mondo da 20 anni a quella parte. Un¡¯umiliazione vera e propria, con Serena che a fine match si disse addirittura imbarazzata da se stessa, in quella che rimase la peggior sconfitta in carriera per la pi¨´ giovane delle Williams fino al 2018, quando perse 6-1 6-0 dalla Konta, ma in quell¡¯occasione a stento si reggeva in piedi.
la storia si ripete
¡ª ?Tornando a quelle Finals, la Halep poteva eliminare Serena perdendo contro la Ivanovic in 2 set all'ultima giornata. Halep perse il primo set contro la serba ma reag¨¬ e vinse il secondo. Perse alla fine 7-6 3-6 6-3 ma quel set vinto elimin¨° Ivanovic a favore di Serena, che fin¨¬ seconda nel girone dietro a Simona. Destino volle che le due si rincontrarono in finale. Risultato? Un 6-3 6-0, stavolta a favore della Williams, che distrusse l¡¯avversaria soprattutto nel secondo set, conquistando il quinto Masters della carriera. Tremenda vendetta. Provocare il pi¨´ bravo e poi dargli una scialuppa di salvataggio mentre il mare ¨¨ mosso non ¨¨ sempre una buona idea.
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