I due precedenti di quest'anno parlano di una netta superiorit¨¤ di Jannik, ma...
Il fascino delle Finals, un torneo del tutto particolare perch¨¦ all¡¯inizio prevede ancora i gironi, trova la sua manifestazione pi¨´ diabolica nella possibilit¨¤ che in finale si affrontino due rivali gi¨¤ incrociatisi nella fase a gruppi. Succeder¨¤ anche quest¡¯anno, e sar¨¤ la 21a volta nella storia del Masters: nelle precedenti 20 occasioni, per 12 volte si ¨¨ imposto il giocatore che aveva perso il primo confronto, l¡¯ultima un anno fa con Sinner ancora protagonista, quella volta per¨° con Djokovic. La cabala, insomma, pu¨° confortare Fritz, ma i due match di quest¡¯anno, a New York e a Torino, hanno raccontato di una netta superiorit¨¤ di Jannik. Cosa pu¨° cambiare nello scenario della loro sfida dopo cinque giorni??
il servizio
¡ª ?In una finale di un torneo cos¨¬ importante dove conta anche l¡¯aspetto psicologico, ¨¨ ovviamente fondamentale la percentuale delle prime palle di servizio. Le statistiche Atp prima delle semifinali raccontano che Sinner ¨¨ soltanto il terzo tra i quattro rimasti in gara nel rendimento al servizio. D¡¯altronde non ha avuto bisogno di grandi percentuali per dominare comunque la concorrenza e in ogni caso quando ha avuto bisogno dell¡¯aiuto della battuta lo ha ottenuto con discreta facilit¨¤, perdendol soltanto due volte, una con De MInaur e l¡¯altra con Medvedev. L¡¯americano invece ¨¨ secondo appena dietro Zverev e indubbiamente il suo servizio possiede tutte le qualit¨¤ per essere considerato tra i migliori del circuito. Per Jannik poter prendere in mano lo scambio e dettare i tempi di gioco, senza dover essere costretto ad affidarsi a contromisure che non sempre ottengono l¡¯effetto desiderato, pu¨° influire sull¡¯andamento del match: percentuali alte con la prima indirizzerebbero decisamente la sfida. Nel primo incontro di marted¨¬, i due hanno avuto un rendimento pressoch¨¦ identico al servizio, con un solo dato debordante a favore di Jannik: i punti sulla seconda dell¡¯avversario, il 59% contro il 38%. Insomma: se Fritz non metter¨¤ tante prime, la partita sembra segnata.?
la tattica
¡ª ?Nella finale di New York, Fritz dimostr¨° di non possedere ancora titoli a sufficienza per pensare di scardinare Jannik e il giudizio non ¨¨ cambiato neppure dopo il confronto nel girone, anche se si sono intraviste delle soluzioni diverse. Certamente un successo a Torino gli consentirebbe di vivere di rendita per molto e di allontanare forse definitivamente le critiche di essere troppo bello e troppo ricco per avere anche la tigna del campionissimo. La statura e le qualit¨¤ fisiche non hanno niente da invidiare ai top player, i movimenti nei colpi di rimbalzo risultano poco fluidi, strappati, privi di eleganza, eppure terribilmente efficaci. Quando riesce a dare continuit¨¤ agli scambi, puntando su servizio e dritto, riesce a gestire anche i momenti difficili. Almeno sui primi colpi, pu¨° senza dubbio reggere il ritmo da fondo del pi¨´ forte giocatore del mondo, ma se finisse nella ragnatela di Jannik alla lunga non avrebbe scampo. Alle Finals, Sinner possiede le statistiche migliori di tutti in relazione ai punti ottenuti quando ¨¨ in attacco e anche quando ¨¨ in difesa. Dati molto significativi: il ritmo che impone diventa insostenibile per ogni avversario quando tiene il pallino del gioco in mano, e dall¡¯altra parte ¨¨ pure il pi¨´ forte quando si tratta di trasformare l¡¯atteggiamento difensivo in contrattacco. Nel primo match, Fritz ha provato ad essere pi¨´ aggressivo con il dritto anche a costo di non trovare pi¨´ il campo, ma in un contesto ancor pi¨´ qualificato come pu¨° essere una finale rischia di finire fuori giri, anche perch¨¦ con gioco di volo e smorzate Jannik ha le armi per spezzargli il ritmo.?
la mentalit¨¤
¡ª ?Si affrontano due avversari che si sono incrociati due volte in poche settimane con un parziale di 5 set a zero per Sinner, un dominio che non pu¨° non aver lasciato tracce su Fritz, pur se l¡¯americano potr¨¤ giocare con la mente serena di chi non ¨¨ favorito e magari con la scaramanzia che la serie negativa prima o dopo finir¨¤. Jannik in questi giorni ha confermato la granitica forza mentale che lo accompagna da sempre e che lo porta ad alzare il livello sui punti pi¨´ critici. Il match con Zverev invece ha dimostrato una volta di pi¨´ che Fritz pu¨° essere pericoloso quando il punteggio volge a suo favore, ma ¨¨ altrettanto vulnerabile quando le cose non funzionano a dovere. L¡¯approccio alle partite di Jannik rappresenta una ferrea certezza, se il numero uno imporr¨¤ fin dall¡¯inizio la sua legge allungando subito nel punteggio, Fritz potrebbe rimanere definitivamente con la testa sotto l¡¯acqua.
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