la curiosit¨¤
Speedy Sinner: a Torino in campo solo 5 ore e mezza
Fargli i complimenti ¨¨ diventato esercizio ripetitivo, routine dolcissima come le sue vittorie in due set a cui nessuno ha voglia di rinunciare. Ma qualcuno, per sottolineare la grandezza del tennis di Jannik Sinner, ha optato per lĄŻironia: "Chi era presente allĄŻInalpi Arena per vederlo contro Ruud dovrebbe chiedere un rimborso del biglietto. ? durata troppo poco". E ancora: "Jannik era di fretta perch¨Ś aveva affittato il campo per unĄŻora soltanto". O poco pi¨´: nemmeno 70 minuti per avere ragione del norvegese e prendersi unĄŻaltra qualificazione allĄŻultimo atto delle Finals. LĄŻanno scorso perse contro Djokovic, stavolta lo attende Fritz: e mai come stavolta lĄŻazzurro sogna di prendersi il titolo di Maestro. Poi, gi¨¤ che cĄŻera, in semifinale si ¨¨ appuntato unĄŻaltra stelletta sul petto: i 69 minuti di lunghezza del match contro Ruud rappresentano la seconda gara pi¨´ corta nelle ultime 15 edizioni delle Finals per quanto riguarda la fase ad eliminazione diretta. Chiamatelo Speedy Jannik.?
il dato
ĄŞ ?69 minuti per avere ragione del numero 7 al mondo in una sfida che ha smesso di essere equilibrata appena ¨¨ cominciata. O forse gi¨¤ non lo era pi¨´: Jannik del resto ha preso in mano lo scambio al primo punto e ha pensato di dare il benvenuto al turno di servizio del norvegese strappandoglielo subito. Nel tempo di un caff¨¨ dopo la lauta cena del sabato sera si era gi¨¤ 3-0. Prima delle chiusura in 69 minuti. Ovvero lo stesso tempo che Ruud ha impiegato nel 2022 per avere la meglio su Rublev, ancora in semifinale e ancora a Torino. Considerando anche le edizioni londinesi e andando a ritroso fino al 2011 per prendere in esame le ultime 15 fasi ad eliminazione diretta delle Finals, cĄŻ¨¨ solo una partita che ¨¨ durata meno. Ovvero Djokovic-Nishikori, 19 novembre 2016: erano le semifinali, si giocava a Londra e Nole prevalse 6-1 6-1 sul giapponese, anche se poi non ebbe la meglio su Murray in finale. La gara del serbo dur¨° un paio di minuti in meno rispetto al match-lampo di Sinner: unĄŻora e 7. Jannik avr¨¤ preso nota: magari in unĄŻaltra occasione prover¨¤ a scrivere anche questo record. Ma se per vincere il titolo di Maestro dovesse servire qualche minuto in pi¨´, varr¨¤ assolutamente la pena aspettare.?
la "maratona" con fritz
ĄŞ ?Quello che colpisce del novembre torinese di Sinner ¨¨ che le sue gare sono fulminee. Un esempio pratico? Nelle quattro partite delle Finals torinesi giocate fin qua ¨¨ rimasto in campo in tutto meno di 5 ore e mezzo: una miseria, sostanzialmente. ? bastata unĄŻora e 24 per avere ragione di De Minaur allĄŻesordio, unĄŻora e un quarto contro Medvedev, poi lo spettacolare score di 69 minuti soltanto per mandare a casa Ruud con impressionante nonchalance. LĄŻunica "maratona"? Poco pi¨´ di unĄŻora e 40 minuti contro Fritz, match concluso comunque con un doppio 6-4. Piccolo monito per la finalissima: lo statunitense ¨¨ colui che ha trattenuto Jannik per pi¨´ tempo sul terreno di gioco. Ed ¨¨ stato anche lĄŻavversario capace di conquistare pi¨´ game contro Sinner durante queste Finals: 8.?
velocizzare la pratica
ĄŞ ?Come si misura la crescita di un campione? Dal fatto che il tempo di permanenza totale sul veloce indoor dellĄŻInalpi Arena, questĄŻanno, ¨¨ quasi uguale al solo match contro Alcaraz giocato allo Us Open di due anni fa. Erano i quarti di finale, pi¨´ che una partita una battaglia di nervi, colpi e accelerazioni da fondo campo: vinse Alcaraz al quinto set dopo 5 ore e un quarto. Poco meno della durata delle intere quattro gare alle Finals giocate dallĄŻazzurro. Ecco, dopo due anni Sinner si ¨¨ abituato a velocizzare la pratica. Come nella finale dellĄŻultimo Us Open, contro Taylor Fritz che stavolta lo aspetta al varco nellĄŻultimo atto torinese: a Flushing Meadows questĄŻanno ¨¨ finita 6-3 6-4 7-5 per Sinner in due ore e un quarto. Non moltissimo, trattandosi di una gara Slam. Poco, per essere una finalissima.
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