Djokovic, ricorso respinto dalla Corte federale: lascia l’Australia

La sentenza all’unanimit¨¤. Niente appello, sar¨¤ espulso: “Molto deluso, ora mi prendo un po’ di tempo per riposare”. Al suo posto in tabellone l’italiano Caruso. Il ministro Hawke: “Difesi i sacrifici del Paese”

Con una decisione unanime i giudici James Allsop, Anthony Besanko e David O’Callaghan hanno respinto il ricorso di Djokovic contro la seconda cancellazione del visto. Le motivazioni saranno pubblicate pi¨´ tardi. “Mi prender¨° del tempo per riposarmi e riprendermi. Sono estremamente deluso dalla sentenza” ha commentato Djokovic, che ora dovr¨¤ lasciare il Paese: dovrebbe partire alle 22.30 locali (le 12.30 in Italia) con destinazione Dubai. I legali hanno rinunciato a presentare ulteriori ricorsi, perch¨¦ i tempi tecnici per una nuova udienza non avrebbero comunque consentito Djokovic di scendere in campo domani sera. Al suo posto in tabellone entra da lucky loser Salvatore Caruso, n. 150 del mondo. Sar¨¤ lui ad affrontare il serbo Kecmanovic nell’ultimo match sulla Rod Laver Arena.

La sentenza

Alle 5.45 di Melbourne (le 7.45 italiane) la corte ha reso pubblica la sentenza. Il capo del collegio Allsop ha chiarito che questa domanda non ¨¨ un ricorso contro la decisione del governo esecutivo: il compito della corte era semplicemente quello di valutare se la decisione presa dal ministro dell’Immigrazione Alex Hawke fosse illegale, irrazionale o legalmente irragionevole. La corte ha ritenuto che i motivi delineati dagli avvocati di Novak Djokovic non lo dimostrassero. Significa che era corretta la decisione presa dal ministro dell’Immigrazione Alex Hawke di annullare i visti di Djokovic. “Rispetto la Corte e sono cooperer¨° per organizzare la mia partenza - sono le parole del comunicato diramato dopo la sentenza -. Sono a disagio per il fatto che in queste settimane l’attenzione sia stata su di me e ora spero che si sposti sul gioco e sul torneo che amo. Voglio augurare il meglio ai giocatori, allo staff, ai tifosi dell’Australian Open. Voglio anche ringraziare la mia famiglia, i miei amici, il mio team, i miei tifosi, e i miei connazionali per il supporto continuo. Siete stati tutti una grande fonte di forza per me”.

Che cosa succede

Il serbo rimarr¨¤ in stato di fermo a Melbourne fino alla sua espulsione. Di norma un ordine di espulsione include anche un divieto di ritorno in Australia per tre anni, ma ci sono eccezioni. E’ stata quindi confermata la motivazione con cui il ministro aveva annullato il visto di Djokovic non vaccinato contro il covid-19, ovvero che la sua presenza sul territorio australiano potrebbe essere un rischio per la salute e l’ “ordine pubblico” e “potrebbe essere controproducente per gli sforzi di vaccinazione da parte di altri in Australia”.

Seguiranno aggiornamenti.