Pennetta tra Roland Garros e Fognini: “Troppo sensibile sotto la corazza”

Si respira sempre una certa magia sui campi rossi di Parigi. Flavia Pennetta ha partecipato a ben tredici edizioni ed ¨¨ al Roland Garros anche quest’anno, per affiancare il suo Fognini ovviamente, ma anche come commentatrice per Eurosport.

Che cos’ha di speciale questo torneo?
“Parigi ¨¨ particolare per tutti noi europei, che mediamente siamo cresciuti sulla terra rossa e da sempre sogniamo di vincere il Roland Garros. Per noi italiani poi ¨¨ sempre stato lo Slam per eccellenza. Purtroppo io non ho mai giocato benissimo qui, avrei voluto fare molto meglio. C’¨¨ stato solo un anno in cui se avessi vinto una partita le cose sarebbero potute andare diversamente: persi contro la Wozniacki una gara lottatissima, in cui praticamente ci ammazzammo. Era il 2010, alla fine trionf¨° la Schiavone. Quello fu l’anno di Francesca, ma sarebbe potuto essere quello di entrambe. Qualche rimpianto c’¨¨”.

E la pi¨´ grande emozione su questi campi?
“La vittoria su Venus Williams sul campo Centrale, secondo turno del 2008. Giocai una partita fantastica, chiusa in due set. Fu bellissimo”.

Stavolta chi vince?
?Tra le donne ormai non si possono fare pronostici. Il tennis femminile sta vivendo un momento particolare, nessuno domina davvero, il che non ¨¨ nemmeno male?.

E tra gli uomini?
“Anche qui c’¨¨ pi¨´ movimento rispetto a un tempo, i giovani sono belli solidi, giocano bene e non esistono turni facili. Nadal quest’anno ha sofferto pi¨´ del solito, ma credo che le partite a cinque set possano essere per lui un grande vantaggio. Basta che stia bene fisicamente”.

Tra i giovani chi le piace?
“F¨¦lix Auger-Aliassime, vederlo giocare ¨¨ divertente, ¨¨ sempre solare e in campo ha personalit¨¤ anche in campo”.

E Fabio come lo vede?
“Dopo il successo a Montecarlo arriva a un torneo cos¨¬ grande con maggiore consapevolezza ed una grande energia positiva, quindi lo vedo bene. Per¨° con le vittorie entra in gioco anche un altro fattore: tutti si aspettano che tu faccia ancora di pi¨´. Devi essere bravo a non pensare agli altri e concentrarti solo su te stesso”.

Suo marito ci riesce?
“Ancora non del tutto. Sembra che nulla lo tocchi, invece ci rimane male. Quando scrivono male di lui o gli mettono un’etichetta non riesce proprio a fregarsene, anzi ¨¨ molto pi¨´ sensibile di tanti altri. Quella che mostra ¨¨ solo una corazza”.

Felice di essere commentatrice?
“L’ho gi¨¤ fatto sempre per Eurosport agli Australian Open e agli Us Open facevo l’insider, mostravo al pubblico tutto quello che accadeva lontano dai campi. Qui torno a fare il commento tecnico, ¨¨ una cosa che mi piace e mi diverte”.