Matteo Berrettini deve accontentarsi della gioia per la prima finale di un Masters 1000 dopo una settimana quasi perfetta. Quasi, perch¨¦ ¨¨ mancata la gioia finale, il successo su Sascha Zverev che invece solleva il trofeo del Masters 1000 di Madrid per la seconda volta, quarto titolo da mille in carriera. L’avversario era un altro picchiatore reduce pure da una settimana perfetta, con le due vittorie senza sbavature prima contro Rafa Nadal nei quarti e poi contro Dominic Thiem in semifinale. Matteo e Sascha si erano gi¨¤ incontrati tre volte, con il tedesco avanti 2 volte nei precedenti.
A MADRID
Berrettini k.o. con Zverev, sfuma il primo 1000. "Torner¨° per vincere, adesso Roma”
Matteo battuto in tre set non nasconde il rammarico: “Questo ¨¨ uno sport pazzo, ¨¨ stata una settimana incredibile”. Sascha: “Presto toccher¨¤ a te”
La partita
¡ªIl match ¨¨ partito subito bene per il romano che ha chiuso il primo set in vantaggio 7-6. Un tie break da fibrillazione, con il romano che avanti 5-0 si fa rimontare e rischia grosso annullando tre set point e chiudendo 10-8. Una serie positiva nei tie break che si allunga a 7 vittorie su 9 giocati nella stagione. Secondo set iniziato alla perfezione dal numero 1 italiano che non cede nemmeno un punto nei primi tre turni di battuta ma subisce un break nel nono game che manda a servire il tedesco sul 5-4. L’esperienza di 8 finali Masters 1000 contro una si sente soprattutto in questi momenti e il tedesco non si lascia sfuggire l’occasione. Tutto da rifare nel terzo parziale con Berrettini in netto calo soprattutto di concentrazione. Zverev salva una palla break nel quarto game ma subito dopo ¨¨ Matteo a cedere la battuta. Da l¨¬ in poi poco da raccontare con il tedesco a chiudere 6-3 e sollevare il trofeo di Madrid per la seconda volta.
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Consolazione
¡ªDurante la premiazione, Berrettini ammette la delusione: “? stata una bella lotta - ha detto -, spero almeno di aver fatto divertire gli appassionati. ? naturale che adesso sia deluso. Questo ¨¨ uno sport folle che ti fa vivere momenti straordinari e grandi delusioni. Adesso sono deluso, lo ammetto, ma spero di tornare qui il prossimo anno e fare meglio di cos¨¬”. da parte sua Sascha si complimenta con lo sconfitto: “Hai disputato una grande partita, so cosa provi adesso perch¨¦ ci sono passato diverse volte. Ma presto, soprattutto se continuerai a giocare cos¨¬, toccher¨¤ anche a te”.
Rilancio
¡ªAlla vigilia degli Internazionali, Berrettini arriva con un torneo vinto e una finale Masters 1000, e pensare che era stato un inizio di stagione sfortunato per Matteo, infortunato agli addominali durante gli Australian Open, ci ha messo due mesi a far guarire lo strappo agli addominali che lo ha fermato prima degli ottavi contro Tsitsipas. Una delusione che lo ha abbattuto, s¨¬, ma gli ha permesso ancora una volta di tornare pi¨´ forte, pi¨´ deciso, pi¨´ motivato che mai. Le cure dal dottor Cotorro, che si prende cura da sempre di Rafa Nadal, la fisioterapia a Valencia e poi tanto lavoro mentale con Stefano Massari, ormai un amico pi¨´ che un mental coach. Il rientro a Montecarlo, dopo tanta attesa non era stato dei pi¨´ incoraggianti: sconfitto all’esordio, Matteo aveva ammesso di aver sofferto per quella battuta d’arresto cos¨¬ precoce: “Per alcuni giorni sono stato molto abbattuto, poi mi sono ripreso” e lo abbiamo visto come si ¨¨ ripreso, superando Karatsev in una finale tiratissima e centrando il quarto titolo della carriera nell’Atp 250 di Belgrado. Ora ¨¨ tempo di aprire un nuovo capitolo.
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