Quant’¨¨ bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non v’¨¨ certezza. Lorenzo il Magnifico nel 1400 non poteva immaginare che sei secoli dopo la razza umana avrebbe generato semidei quasi immortali. Tom Brady, Vince Carter e Zdeno Chara. Giovinezza. Per loro un’opinione, un punto di vista, un modo diverso di intendere l’essere sportivo. E non stiamo parlando — con tutto il rispetto per fenomeni generazionali — di tennisti o nuotatori, ma atleti che praticano sport di contatto: football, basket, hockey. Due su tre si possono definire violenti, senza l’accezione negativa del termine, pura constatazione delle forze che si scontrano.
SPORT USA
Vecchio a chi? Da Brady a Carter, con dieta e allenamenti si abbatte il muro dell’et¨¤
Le grandi star dello sport Usa stanno alzando sempre pi¨´ l’asticella della longevit¨¤: ecco come fanno
ASTICELLA - L’asticella sembra spostarsi sempre pi¨´ in su. Una volta a 35 anni si era vecchi. Broadway Joe Namath, uno dei pi¨´ grandi quarterback della sua epoca, capace di guidare i New York Jets al loro unico Super Bowl nel ‘69, si ritir¨° a 34 anni, complice anche uno stile di vita (come si deduce dal soprannome...) non esattamente da sportivo. Nella Nhl ¨¨ meno raro (curiosamente visto che le botte sono superiori a quelle che si prendono nel basket), pur levando le eccezioni. Come Gordie Howe, che, dopo aver detto stop a 43 anni,torn¨° 24 mesi dopo per giocare con i due figli, Mark e Marty con gli Houston Aeros della World Hockey League, prima di disputare un’ultima stagione Nhl con gli Hartford Whalers alla tenera et¨¤ di 52 anni (segnando 15 gol, quindi da protagonista). Nel ‘97 fece poi una comparsata con i Detroit Vipers della Ihl a 69 anni, diventando il primo a pattinare in sei decenni. Il caso pi¨´ eclatante ¨¨ quello di Brady. Il 42enne quarterback dei New England Patriots, che a febbraio ¨¨ diventato il pi¨´ vincente nella storia della Nfl mettendosi al dito il 6¡ã anello, sembra ringiovanire anzich¨¦ invecchiare. Dice di dover tutto al “TB12 Method”, un sistema di allenamento e di alimentazione che punta sulla flessibilit¨¤ del corpo. Ormai leggendari i gelati all’avocado che fanno parte della sua dieta, anche se recentemente ha ammesso che ogni tanto una fettina di pancetta se la concede. Nei giorni scorsi ha ristrutturato il contratto coi Pats, essendosi “meritato” un aumento che ne fa ora il 6¡ã pi¨´ pagato nel ruolo. I soldi non sono mai stati la sua priorit¨¤. Il fatto che la moglie, l’ex supermodel Gisele Bundchen, guadagni pi¨´ di lui, non guasta... Si ¨¨ sempre sacrificato (nelle 20 stagioni da pro’ non ¨¨ mai stato il pi¨´ remunerato nel suo ruolo) per lasciar spazio alla squadra sotto il tetto salariale in modo da poter ingaggiare giocatori che gli diano maggiori chance di vittoria. Quanto andr¨¤ avanti? Il Goat (Greatest Of All Time) ha detto di voler andare avanti sino a 45 anni. Almeno. Merito anche della genetica? Non secondo quanto sostiene Fergus Connolly, “football performance director” della University of Michigan, college dove ha giocato Brady: “Il gene Colia1, quello che produce il collagene, importante componente connettivo dei tessuti, ¨¨ stato associato con infortuni a legamenti e tendini. E’ vero che chi ha certe combinazioni di quel gene pu¨° essere pi¨´ o meno portato a questo tipo di problemi, ma non ¨¨ una garanzia che non accadano. Conta molto di pi¨´ come ci si prende cura del proprio corpo”. E nessuno ¨¨ pi¨´ maniacale di Brady. A letto alle 20.30, sveglia alle 5.30, dieta che non prevede mai la presenza di zuccheri, farina bianca, olio d’oliva, sale iodato, pomodori, peperoni, funghi, melanzane, caffeina e latticini.
PRIMATO - Carter ¨¨ fresco di firma con gli Atlanta Hawks, per quella che sar¨¤ la sua 22a stagione Nba, un record. Diventer¨¤ anche il primo cestista a mettere piede sul parquet in 4 decenni. Anche per Vinsanity la preparazione ¨¨ la chiave del successo. Arriva al palazzo prima di tutti (“Non posso permettermi di prepararmi in fretta e furia” ha raccontato), dopo le partite invece d’andare a casa dedica almeno un’ora a un allenamento defatigante. A volte lavora sulla parte superiore del corpo, altre su quella inferiore. Pu¨° essere un training basato su cardio, pesi o una combinazione di entrambi.”Devo trattare il mio corpo come una macchina d’epoca, una Chevy del ‘64, richiede manutenzione” ha detto Carter. “Trattamenti, massaggi, niente zuccheri, molte noccioline”: pure Mike Conley e Tony Allen hanno imparato da Vince ai tempi dei Grizzlies. Per Allen c’¨¨ dell’altro: “La passione per il basket, che lo spinge oltre i limiti del fisico”.
BASEBALL - Nel baseball ¨¨ decisamente meno raro vedere giocatori che scavallano gli “anta”. Il pi¨´ vecchio in attivit¨¤ nelle Major ¨¨ Fernando Rodney, lanciatore dei Washington Nationals, 42 anni compiuti il 18 marzo. Ha scavalcato da poco Ichiro Suzuki, il giapponese dei Seattle Mariners ritiratosi dopo le due partite che hanno aperto la stagione nella sua Tokyo, a 45 anni suonati (saranno 46 a ottobre). Il recordman assoluto resta per¨° Jack Quinn. Nato nell’Impero austro-ungarico nel 1883, venne ingaggiato a 14 anni da una squadra semiprofessionistica della Pennsylvania, notato dal manager impressionato da come aveva rilanciato in campo una pallina finita sugli spalti, da dove stava assistendo al match. Divenne per 23 stagioni pitcher per 9 squadre, chiudendo la carriera nel ‘33 a 50 anni con i Reds, dopo aver vinto 2 World Series (‘29 e 30) con i Philadelphia Athletics. Per dover di statistica, Satchel Paige, lanciatore cresciuto nelle “Negro Leagues” e ritiratosi dalle Major nel ‘53 a 47 anni, torn¨° nel ‘65 per una gara con i Royals a 59. Vale il discorso fatto per Howe.
LOTTATORE E GINNASTA - Chara, figlio di un lottatore olimpico di greco-romana, capitano dei Boston Bruins, 42 anni compiuti a marzo, il pi¨´ anziano giocatore Nhl in attivit¨¤, non mostra segni di cedimento. Anche nel suo caso, dieta e cura del fisico sono le chiavi. “Mio padre mi diceva — ha raccontato il ceco —: se fai qualcosa, falla bene, non accontentarti mai della mediocrit¨¤. Pochi mi davano una chance di diventare una stella dell’hockey visti i miei 209 centimetri (senza pattini, il pi¨´ alto nella storia della lega, ndr.) ma pap¨¤ mi spieg¨° che se fossi riuscito a diventare un buon ginnasta e acrobata, avrei avuto successo anche sul ghiaccio. E cos¨¬ ¨¨ stato”. Anche lui punta il dito sulla preparazione: “Sono un pensatore, mi piace iniziare presto e prepararmi con un piano ben preciso in mente. Che poi diventa routine. E’ come veder comporre un grande puzzle”. Che solo i grandi vecchi sono riusciti a completare.
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