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Sci, Mondiali di Are, si chiude con lo slalom: quattro azzurri per un sogno

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Manfred Moelgg, 36 anni. Getty

E’ Hirscher l’uomo da battere nell’ultima gara dei Mondiali, l’Italia schiera Manfred Moelgg, Stefano Gross, Giuliano Razzoli e Alex Vinatzer mai saliti sul podio nella stagione

Quattro azzurri a inseguire un sogno. I Mondiali di Are si chiudono con lo slalom maschile (prima manche alle 11, seconda alle 14.30). L’Italia schiera Manfred Moelgg, Stefano Gross, Giuliano Razzoli e Alex Vinatzer. Per loro nessun podio in questa stagione e percorsi diversissimi per arrivare alla gara pi¨´ importante dell’anno.
MOELGG IN RECUPERO — Manfred Moelgg ha trascorso la vigilia a letto. Venerd¨¬ aveva disputato il gigante con la febbre, in zona mista sudava stando fermo. Sabato ha saltato l’incontro stampa per riposare, le sue condizioni sembrano migliorate. Ai Mondiali del 2007, sulla stessa pista, realizz¨° un miracolo: fu argento in slalom anche se alla vigilia aveva deciso di non iscriversi - lo fecero per lui gli allenatori - perch¨¦ la schiena gli faceva troppo male. In questa stagione ha un solo piazzamento tra i primi 10, il sesto posto di Madonna di Campiglio. La salute non l’ha mai assistito.
GROSS: “LA STAGIONE PIU’ DURA” — Stagione difficile anche per Stefano Gross, nono a Wengen. “E’ stata la pi¨´ dura da quanto sono entrato in Coppa del Mondo — racconta il trentino infortunatosi al ginocchio destro e alla spalla sinistra lo scorso novembre —. Avevo perso anche il piacere di sciare, ho pensato anche di chiudere l’annata in anticipo, per fortuna in queste due settimane mi sono allenato e ho recuperato un po’ di fiducia”. Gross spende qualche parola su Cl¨¦ment Noel, il 21enne francese vincitore a Wengen e a Kitzbuehel, l’uomo nuovo dello slalom mondiale: “Ha una sciata innovativa, Simone Del Dio ha fatto un gran lavoro con lui. Le linee pi¨´ rotonde ormai pagano poco, lui ¨¨ molto bravo a trovare pendenze pi¨´ alte e a fare le curve in due metri quando di solito agli altri ne servono quattro”.
VINATZER: “SONO CRESCIUTO” — Alex Vinatzer ¨¨ il tutor dello slalom azzurro. A 19 anni esordisce ai Mondiali dopo due vittorie e un secondo posto in Coppa Europa e i sedicesimi posti di Saalbach e di Schladming in Coppa del Mondo: “Rispetto ai Giochi del 2018 sono pi¨´ consapevole, l’anno scorso la convocazione arriv¨° quasi per caso, quest’anno sapevo di dover fare risultato. Tecnicamente credo di essere migliorato, in gara sono sciolto, non mi metto troppa pressione, rispetto ai tempi che faccio in allenamento non perdo troppo. A volte mi serve un po’ pi¨´ di testa, di tattica. Noel? Ha fatto un grande salto da quando Del Dio ¨¨ andato in Francia, prima faticava a qualificarsi. Scia bene, tatticamente sbaglia poco. Sar¨¤ un uomo da battere in futuro. Intanto per¨° a parit¨¤ di et¨¤ (Noel ha due anni in pi¨´, ndr) il confronto ¨¨ a mio favore”.
RAZZOLI: “SPERIAMO FACCIA FREDDO” — Discorso ancora diverso per Giuliano Razzoli. L’olimpionico di Vancouver a fine della scorsa stagione era precipitato nel ranking, partiva ormai con il pettorale 70. Poi la lenta risalita, la presa di condizione e il rientro tra i primi 30, con lo splendido quinto posto di Madonna di Campiglio: “E’ stato un percorso lungo. Mi sono detto che non volevo arrendermi fino a quando non fossi tornato ad allenarmi al cento per cento: se a quel punto mi fossi accorto di non essere pi¨´ competitivo allora avrei mollato, altrimenti no. Ho dovuto fare i conti anche per il pettorale di partenza, in certe gare avrei potuto portare a casa di pi¨´ ma mi sono controllato perch¨¦ non potevo uscire, in altre ho rischiato. Qui ai Mondiali c’¨¨ solo da dare tutto. Speriamo che la neve sia buona, che faccia un po’ pi¨´ di freddo rispetto alla gara delle ragazze. La pista ¨¤ facile, non selettiva. Il fattore decisivo pu¨° essere la neve”.
Simone Battaggia
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