Il Mondiale 2010 in pillole a cura di Massimo Perrone

Curiosita e cifre sui Mondiali (e sulla Nazionale, che nel 2010 compie 100 anni)

• gli anni da cui una Nazionale non riesce a fare il bis mondiale. Ultima capace di tanto, il Brasile 1958-62. L'Italia, che ci riuscì nel 1934-38, proverà in Sudafrica a sfatare questo sortilegio, 4 anni dopo il trionfo di Berlino. Tornando a quel Brasile, furono 9 i giocatori in campo per entrambi i successi: Pelé, naturalmente (unico poi a far tris nel 1970), Gilmar, Djalma Santos, Nilton Santos, Didi, Garrincha, Vavà, Zagallo e Zito. Più Bellini, fra i protagonisti della prima vittoria, fra i convocati (ma senza giocare) nel '62; Mauro e Zozimo, chiamati nel '58, in campo nel '62; Castilho e Pepe, tra i 22 in entrambe le occasioni, che non giocarono mai.
  - 4824 apr 2010
• le partite giocate dalla Spagna nelle fasi finali dei Mondiali, in 12 diverse partecipazioni. Il bilancio: 22 vittorie, 12 pareggi e 15 sconfitte. Miglior piazzamento il quarto posto del 1950: passato il primo turno con 3 successi su 3 (3-1 agli Usa, 2-0 al Cile, 1-0 all'Inghilterra), le furie rosse rischiarono di battere i futuri campioni dell'Uruguay nel primo incontro del girone finale, venendo raggiunte sul 2-2 a 17' dalla fine, poi persero 6-1 con il Brasile e 3-1 con la Svezia. Prima della guerra, la Spagna era stata l'unica capace di bloccare l'Italia con l'1-1 nei quarti di finale del 1934: gli azzurri, poi, vinsero 1-0 la ripetizione, uno degli 8 successi su 8 incontri (a parte quel pareggio, appunto) che fruttarono due titoli mondiali alla Nazionale di Pozzo.
  - 4923 apr 2010
• le presenze in nazionale di Collovati, campione del mondo nel 1982. In Spagna disputò tutte le 7 partite, venendo sostituito solo contro il Brasile (sul 2-1), da Bergomi, al 34' del primo tempo: colpa di una distorsione che non gli impedì di tornare in campo 3 giorni dopo contro la Polonia. In Messico, nel 1986, giocò solo contro la Corea del Sud: e quella fu la sua ultima partita in azzurro. Aveva esordito nel 1979, a 21 anni (3-0 all'Olanda). Nell'80/81 conservò il posto in Nazionale nonostante giocasse in serie B con il Milan. Passò all'Inter dopo la seconda retrocessione dei rossoneri, proprio nell'estate '82, quella del trionfo mondiale. Segnò 3 gol: 1 alla Romania e 2 (in due diverse partite) al Lussemburgo.
  - 5021 apr 2010
• i gol subiti dagli Stati Uniti nelle 25 partite giocate in 8 fasi finali. Ne incassarono 6 contro l'Argentina nelle semifinali del 1930, e quel terzo posto a pari merito con la Jugoslavia (la finalina non c'era) resta il loro miglior piazzamento; poi ne presero 7 (a 1) quattro anni dopo dall'Italia, nel primo turno. Mantennero la porta inviolata, però, vincendo 1-0 contro l'Inghilterra nel 1950: probabilmente la più grossa sorpresa nella storia dei Mondiali. I “maestri” inglesi, che si erano degnati di partecipare per la prima volta, venivano da 7 vittorie consecutive, 27 gol fatti e 7 subiti; gli americani, nei precedenti 2 anni, avevano fra l'altro perso 11-0 con la Norvegia, 6-0 e 6-2 con il Messico. Il gol decisivo fu realizzato di testa da Gaetjens, uno dei 3 giocatori che non avrebbe potuto disputare quell'incontro perché non era statunitense (lui, per dire, partecipò con Haiti alle qualificazioni del Mondiale successivo). In porta con gli Usa c'era Frank Borghi, ex catcher nelle leghe minori di baseball, figlio di immigrati lombardi. All'incontro di Belo Horizonte (29 giugno, arbitro l'italiano Dattilo) era presente un solo giornalista statunitense, Dent McSkimming del St. Louis Post-Dispatch, che si trovava in vacanza in Brasile. Un giornale inglese, non credendo alle agenzie, scrisse che l'Inghilterra aveva vinto 10-1. Ma quel giorno la notizia principale, nel Regno Unito, era la prima sconfitta della Nazionale di cricket contro le Indie Occidentali...
  - 5121 apr 2010
• gli anni di Vittorio Pozzo quando vinse il secondo titolo mondiale: è l'unico tecnico riuscito a fare il bis. Nato a Torino il 2 marzo 1886, Pozzo allenò i granata e il Milan, con due intervalli alla guida dell'Italia nelle Olimpiadi del 1912 e del '24. La Nazionale gli fu assegnata poi stabilmente nel 1929, e restò in sella fino al 1948 ottenendo un'impressionante serie di successi: due titoli mondiali (1934-38), un oro olimpico (1936) e due coppe Internazionali (1930-35), una sorta di campionato europeo “ristretto” di quell'epoca. Esclusi i primi due incarichi olimpici, Pozzo ottenne 60 vittorie e 16 pareggi in 87 partite, restando imbattuto per 30 incontri (tra il 1935 e il '39) e perdendone, in tutto, solo 11 in 19 anni. La sua media punti, calcolandone 3 per vittoria: 2,25. Nessun c.t. azzurro è riuscito a fare di meglio.
  - 5220 apr 2010
• gli anni di George Reader quando diresse, nel 1950, Brasile-Uruguay: è lui l'arbitro più vecchio di una finale mondiale, anche se formalmente quella era “solo” l'ultima partita del girone conclusivo. Inglese, nato a Nuneaton, nel Warwickshire, il 22 novembre del 1896, maestro di scuola, arrivato da calciatore in Terza Divisione, Reader curiosamente arbitrò soltanto 3 incontri nel massimo campionato inglese, nella stagione 1939/40, presto interrotta per lo scoppio del secondo conflitto mondiale. Poi diresse molte partite dei campionati di guerra e alcuni incontri internazionali, ma era praticamente in pensione quando, al momento della qualificazione dell'Inghilterra per la fase finale del 1950, la Fifa richiese anche l'invio di arbitri britannici. Reader fu messo in cima alla lista per la sua esperienza, diresse l'incontro inaugurale tra Brasile e Messico e impressionò tutti per la calma con cui costrinse ad uscire dal campo una quindicina di reporter che si erano precipitati a intervistare Ademir subito dopo il gol dell'1-0. Dopo avere “fischiato” anche Uruguay-Bolivia, il 16 luglio Reader fu chiamato a dirigere Brasile-Uruguay al Maracanà. Aveva 53 anni e 236 giorni e “assistette”, in posizione privilegiata, a una delle tragedie calcistiche più famose: ai brasiliani bastava il pareggio, segnarono l'1-0, ma i gol di Schiaffino e Ghiggia diedero all'Uruguay la vittoria e il titolo mondiale.
  - 5319 apr 2010
• le presenze di Stanley Matthews con la Nazionale, in un arco di tempo lunghissimo: dal 1934, quando aveva 19 anni ed esordì segnando contro il Galles, fino al 1957, quando ne aveva 42. Era in campo nel '34, alla sua seconda partita con l'Inghilterra, quando l'Italia campione del mondo rimontò da 0-3 a 2-3 e gli azzurri diventarono “i leoni di Highbury”; c'era, a San Siro nel '39, quando Piola segnò di pugno e finì 2-2; e c'era anche a Torino, nel '48, quando i bianchi stravinsero per 4-0 e, secondo la leggenda, lui tirava fuori dalla tasca un pettine per riavviarsi i capelli, prima di dribblare Eliani. Ai Mondiali non ebbe fortuna: 3 presenze tra il 1950 e il '54, zero gol, zero vittorie. Segnò 11 reti nei 54 incontri in Nazionale, più altre 2 in 30 partite disputate tra il 1939 e il '46, con il “cap” non riconosciuto ufficialmente dall'Inghilterra. Nel 1956 ricevette il primo Pallone d'Oro, e giocò nel massimo campionato inglese fino a cinquant'anni.
  - 5418 apr 2010
• i gol segnati da Romario in Nazionale. Ai Mondiali '90 era considerato una riserva, giocò solo 65 minuti contro la Scozia (Muller, entrato al suo posto, segnò il gol decisivo), e quelli del '94 rischiava di vederli in tv. Ma dopo aver saltato i primi 7 incontri delle qualificazioni fu convocato a furor di popolo per l'ultima partita contro l'Uruguay, che era a pari punti con il Brasile: finì 2-0, con una sua doppietta. Nella fase finale segnò altre 5 reti: aprendo il 2-0 alla Russia e il 3-0 al Camerun, pareggiando con la Svezia il gol di Andersson, segnando il primo gol del 3-2 all'Olanda nei quarti e firmando l'1-0 alla Svezia in semifinale. Fondamentale, poi, il rigore segnato all'Italia in finale, dopo lo 0-0 dei 120 minuti, per avviare il trionfo del Brasile. Nelle qualificazioni mondiali realizzò 11 gol in 8 partite (4 tutti insieme al Venezuela nel 2000, il suo record in Nazionale). E per capire quanto fosse decisivo si possono aggiungere i 7 gol in 4 partite nella Confederations Cup del '97 stravinta dal Brasile, e i 7 gol in 6 incontri nelle Olimpiadi del 1988 perse in finale. Le sue 55 reti le segnò in 70 partite: nel conto sono esclusi i Giochi, non considerati ufficialmente tra le gare in Nazionale.
  - 5516 apr 2010
• I secondi dopo cui l'uruguayano Batista fu espulso nel 1986 contro la Scozia. Per la precisione 55 secondi e qualche decimo, dunque durante il 56mo. Si giocava a Nezahualcoyotl, era il 13 giugno, l'entrata sulle gambe di Strachan fu durissima, ma secondo qualcuno l'arbitro, il francese Quiniou, tirò fuori per errore il “rosso”, perché voleva limitarsi a un cartellino giallo. Quella resta comunque l'espulsione più veloce in una fase finale, e Batista, 24 anni, venne convocato di nuovo in Nazionale solo nel 1993, quando ne aveva 31. L'Uruguay riuscì comunque, in 10, a tenere lo 0-0 e a qualificarsi, con appena 2 punti, tra le migliori terze, per poi venire eliminato dall'Argentina negli ottavi.
  - 5615 apr 2010
• le partite giocate da Gascoigne in Nazionale. Ai Mondiali del '90 ne disputò 6, tutte quelle dal girone eliminatorio alla semifinale, quando fu ammonito, scoppiò in lacrime sapendo che quel cartellino gli sarebbe costato la finale (era diffidato), ma poi comunque l'Inghilterra venne eliminata ai rigori dalla Germania Ovest e finì quarta, battuta anche dall'Italia. Tra il 1988 e il '98 Gazza segnò 10 gol, di cui 7 nelle qualificazioni mondiali: 1 all'Albania nell'89, 3 alla Turchia fra andata e ritorno e 1 alla Polonia nel 1992-93 (ma l'Inghilterra restò fuori dalla fase finale), 2 in 2 partite alla Moldova nel 1996-97 (senza essere convocato, poi, per la fase finale).
  - 5714 apr 2010