Il portiere Mweene, uno dei migliori numeri uno del Continente, salva i campioni in carica, nella partita contro la Nigeria, non solo con buone parate (decisivo sul penalty di Obi Mikel) ma realizzando un rigore a meno di dieci minuti dal termine. Finisce 1-1 la partita (terzo 1-1 nel girone C della Coppa d'Africa, guarda la situazione) e lascia l'amaro in bocca a entrambe le contendenti. Alla Nigeria perché ha condotto la gara fin dall'inizio, gettando più di una occasione al vento, allo Zambia perché sembrano perdute le sensazioni dell'anno passato, quello dell'incredibile vittoria in Gabon. C'è voglia, determinazione, coraggio, ma si sono moltiplicati gli errori, e sono spesso decisivi, come quello che regala il gol ai nigeriani (brutta presa di Lungu, recupero di Obi Mikel).

I rigore parato da Mweene. Ap

errore fatale — Il c.t. delle Super Eagles, Keshi, stavolta propone tre cambi rispetto all'esordio. Dentro i giovani: il laziale Onazi, Omeruo e l'esterno del Chelsea Victor Moses. Non una squadra memorabile, come le antiche Super Aquile che dominavano il continente ma lo spirito di quei tempi pare tornato, e la qualità è comunque buona. L'occasione per sbloccare il risultato viene gettata via per l'errore di Obi dal dischetto, ma il gol arriva, meritato, all'ora di gioco. Merito del recupero palla di Mikel e della bella giocata di Emenike, che trova il fondo della rete dopo un bel dribbling in area di rigore. Non soffre più di tanto la pressione zambiana la Nigeria, ma perde i meritati tre punti a causa di un gentile regalo dell'arbitro ai campioni in carica: il fallo di Onazi su Mayuka è davvero molto dubbio, il laziale sembra opporre un normale contrasto di gioco. Mweene trova l'angolo alto della porta del collega Enyeama, e ringrazia il cielo inginocchiandosi.

burkina show — Alain Traoré è uno dei nomi nuovi che ci sta regalando questa Coppa d'Africa. Oggi è stato protagonista della vittoria netta del Burkina Faso contro l'Etiopia, il 4-0 finale è aperto da una sua doppietta, la prima di questa Coppa (la seconda rete è un gioiello da fuori area). Centrocampista offensivo che ora non è più sicuro di restare al Lorient, viste le offerte che pioveranno copiose dopo le due sue ultime uscite, ha il gol nel sangue, non solo all'interno dei confini francesi, visto che qui in Sudafrica è già al terzo sigillo. Dopo l'ottimo esordio l'Etiopia si scioglie, soffre tantissimo sugli esterni (benissimo Pitroipa tra i burkinabé), e in generale le ripartenze dei rivali, e a differenza della gara contro la Nigeria, stavolta gli etiopi propongono poco anche davanti, ed escono mentalmente dal match, abbandonandolo malamente. In gol anche Djakaridja Kone e Jonathan Pitroipa, ma ben tre dei 4 gol sono arrivati nella mezzora finale, quando l'Etiopia ha avuto il vantaggio dell'uomo in più, a causa dell'espulsione del portiere burkinabè Abdoulaye Soulama. Inaccettabile a questo livello il lasciarsi andare e solo un po' di fortuna e leggerezza altrui, gli evitano una goleada. Questo risultato mette nei guai la Nigeria, costretta vincere nell'ultima gara proprio contro il Burkina Faso, se non vuole abbandonare subito il Sudafrica e la CAN 2013.