A Lilla finisce 13-13: gli azzurri difendono alla grande per un tempo, poi il rosso a Danty lascia in 14 i padroni di casa e il secondo tempo ¨¨ tutto italiano. Meta di Capuozzo, ma manca la vittoria con il calcio a tempo scaduto che non centra i pali
Poteva essere storia. Non lo ¨¨ stato per pochi centimetri. All'81', partita finita: Paolo Garbisi calcia dalla piazzola per il 16-13 dell'Italia in Francia. Il pallone scivola a terra dalla piazzola, il tempo per calciare sta per scadere, Garbisi deve affrettare il tiro e colpisce il palo. E la vittoria resta un sogno. Una beffa atroce per gli azzurri di Quesada.
CHE PARTITA
¡ª ?Una bella Italia, coraggiosa, che soffre, ma che difende splendidamente, pareggia per 13-13 a Lilla con la Francia nel match che ha completato la terza giornata del Sei Nazioni. Gli azzurri del c.t. Gonzalo Quesada soffrono per tutto il primo tempo, ma non lasciano scappar via i Bleus, che poi proprio prima dell¡¯intervallo restano con un uomo in meno, poi nel finale il clamoroso incidente dalla piazzola nega all¡¯Italia la prima, storica vittoria in casa della Francia nel Sei Nazioni. Il pareggio taglia praticamente fuori dalla corsa al titolo la squadra del c.t. Fabien Galthie, che resta quarta con 6 punti, alle spalle di Irlanda (15), Scozia (9) e Inghilterra (8). L¡¯Italia aggancia invece il Galles a quota 3. Dopo la seconda e ultima settimana di pausa, il Torneo riprender¨¤ con Italia-Scozia, Inghilterra-Irlanda (sabato 9 marzo) e Galles-Francia (domenica 10).
che difesa!
¡ª ?Dopo un avvio aggressivo e incoraggiante degli azzurri, al 7, al primo affondo, la Francia passa: da una mischia appena fuori dai 22, i bleus attaccano in avanzamento e si portano a ridosso della linea di meta sotto i pali, dove Cameron Woki da terra ricicla per Charles Ollivon, che ha un controllo piuttosto scomposto, ma riesce a tenere l¡¯ovale in mano atterrando di schiena, secondo l¡¯arbitro oltre la linea. Thomas Ramos la trasforma, poi al 14¡¯ infila anche il piazzato conquistato dalla mischia all¡¯altezza dei 22. Un placcaggio alto permetterebbe all¡¯Italia di andare per i pali, ma Paolo Garbisi sceglie la touche, la conquista c¡¯¨¨, ma sullo sviluppo dell¡¯azione la difesa francese con Jonathan Danty costringe Tommaso Menoncello al tenuto e l¡¯attacco sfuma. Intorno al 25¡¯ la Francia ha due punizioni nei 22 azzurri, sceglie sempre di giocare con la touche e la mischia, ma la difesa stavolta regge egregiamente. C¡¯¨¨ per¨° anche un pizzico di ingiustificata supponenza, come quando Monty Ioane, invece di liberare al piede un pallone davanti ai suoi pali, prova insensatamente a contrattaccare, si fa placcare per poi mettere nei guai Nacho Brex, il cui calcio viene stoppato, per fortuna senza conseguenze letali. Si gioca praticamente solo in una met¨¤ campo, anzi meno di met¨¤, ma gli azzurri riescono a mettere una buona pressione e costringono i francesi a diversi errori. ? innegabile che gli azzurri ci mettano cuore, muscoli e attenzione, reattivit¨¤, ma cos¨¬ si possono solo limitare i danni. Come quando il gigantesco Posolo Tuilagi si scaraventa oltre la linea, ma viene miracolosamente tenuto alto dagli azzurri. Intanto si fa male Matthieu Jalibert, entra Yoram Moefana, ma i bleus restano senza apertura di ruolo. Allo scadere un placcaggio troppo alto di Danty che colpisce testa contro testa Brex, costa il giallo al francese e offre al mediano di mischia azzurro Martin Page-Relo l¡¯opportunit¨¤ di tentare la via dei pali da 40 metri per il 3-10 sul quale si va al riposo.
quanti errori
¡ª ?La ripresa si apre con lo choc per i padroni di casa: il giallo di Danty diventa rosso e la Francia giocher¨¤ in 14 fino alla fine. Ma al primo attacco i francesi conquistano una comoda punizione per il piede di Ramos per il 13-3. Il copione della partita comunque non cambia, anzi, la costante ¨¨ una incredibile serie di errori da una parte e dall¡¯altra, forse dettati dalla frenesia. Al 60¡¯ fallo a terra francese sui 22 davanti ai pali, alla piazzola va Paolo Garbisi per il 6-13. L¡¯Italia ora non gioca affatto male, riesce finalmente a coniugare possesso e metri guadagnati. C¡¯¨¨ poi da aggiungere che se la Francia sta giocando in maniera cos¨¬ confusa dall¡¯inizio, molto merito sar¨¤ forse anche dell¡¯atteggiamento e della dedizione degli azzurri. E al 70¡¯ l¡¯Italia trova anche la meritata meta: determinante un break centrale e profondo di Menoncello, con l¡¯azione che poi si sposta verso sinistra dove ¨¨ determinante il passaggio d¨¬ Leonardo Marin (subentrato a Federico Mori) a liberare il tuffo di Ange Capuozzo. Gabrisi trasforma ed ¨¨ pareggio a 8 minuti dalla fine. E all¡¯81¡¯ una strepitosa difesa di Manuel Zuliani in ruck poco oltre i 10 metri offensivi regala all¡¯Italia la punizione che vale la partita: va Garbisi. E la beffa ¨¨ servita poco dopo.?
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