Van der Merwe show, che Scozia! Per il titolo c'è anche lei: Inghilterra stesa 30-21

A Murrayfield gli inglesi si illudono con la meta di Furbank in apertura, ma le magie di Russell e la tripletta dell'ala la inceneriscono. Domani con Francia-Italia si completa il terzo turno

Dallo spareggio per restare in corsa per il titolo esce la candidatura, decisamente più concreta e credibile, della Scozia, che a Murrayfield piega per 30-21 l'Inghilterra nella terza giornata del Sei Nazioni di rugby. La squadra del c.t. Greg Townsend riscatta così la sconfitta in casa con la Francia e si piazza momentaneamente al secondo posto in classifica con 9 punti, a -6 dalla capolista Irlanda e a +1 sugli inglesi, in attesa però della sfida di domani tra Francia (4) e Italia (1). E per il quarto anno di fila la Calcutta Cup, il trofeo in palio nelle sfide fra le due squadre dal 1879,è della Scozia: una serie che ha un solo precedente, nella striscia fra il 1893 e il 1896. Dopo la seconda settimana di stop, l'Inghilterra ospiterà la capolista Irlanda a Twickenham, mentre la Scozia aprirà il turno ospite dell'Italia a Roma.

rimonta

Inizia benissimo l'Inghilterra, che va in meta già al 6' con l'estremo George Furbank: George Ford ritarda un tempo di gioco il passaggio e crea un buco nel quale far infilare Elliot Daly, che poi trova l'estremo a sostegno e gli scarica l'ovale per la comoda segnatura. Ford trasforma e al 15' infila anche un piazzato. L'Inghilterra è organizzata, concreta, disciplinata e, soprattutto, agguerrita. Ma basta poco per far ribaltare la situazione. Al 20' Sione Tuipulotu riceve sula linea del vantaggio e con un delizioso passaggio piatto innesca la corsa di Huw Jones, che entra nei 22 e poi con un offload, da terra, serve Duhan van der Merwe, che resiste a due placcaggi e si scaraventa in meta. Passano 9 minuti e l'ala fa doppietta: un passaggio inaccurato colpisce Furbank in faccia a metà campo, gli scozzesi recuperano e vanno subito al largo dove all'altezza dei propri 10 metri si fa trovare già pronto van der Merwe, che s'invola lungo l'out e chiude in tuffo alla bandierina. Russell le trasforma entrambe e al 35' infila anche un piazzato per il 17-10. Prima dell'intervallo però Ford infila un gran bel drop dalla linea dei 10 metri e riporta i suoi a -4.

tripletta

Ma la ripresa si apre con la tripletta di van der Merwe. Un calcio di liberazione di Russell viene stoppato, ma l'ovale è recuperato da Cam Redpath (da poco subentrato al centro Tuipolotu), che sguscia vai dal primo difensore e buca una line difensiva messa male, viene poi fermato, conserva bene il possesso e dalla ruck che ne nasce all'altezza dei 10 metri in zona centrale, la palla esce per Russell, che, alla velocità della luce, per evitare il placcaggio in arrivo, con uno splendido calcio scaglia l''ovae verso l'angolo di sinistra, dove, a tempo col perfetto rimbalzo, arriva van der Merwe, che raccoglie e schiaccia. Russell che completa il lavoro con la trasformazione. E dire che alla vigilia dal fronte inglese ci si diceva ottimisti nel pensare di poter limitare l'influenza di Russell, visto l'ingresso nello staff del c.t. Steven Borthwick dell'irlandese Felix Jones, che fino al Mondiale il ruolo di allenator della difesa nel Sudafrica, lo specialista autore della blitz defence, una delle armi decisive per il trionfo iridato degli Springboks. Tra il 58' e il 66' Russell infila due piazzati. Nota di colore al 62': Borthwick manda fa esordire l'apertura Fin Smith (che rileva Ford), nipote di Tom Elliot, pilone che ha indossato la maglia della nazionale scozzese per 14 volte negli ani 50. Intanto, dopo il piazzato di Russell, la Scozia pasticcia sulla ricezione del calcio d'invio, l'altro neo entrato Immanuel Feyi-Waboso (subentrato al centro Henry Slade) spunta fuori dal lato chiuso, supera Redpath e firma la sua prima meta in nazionale, che però Smith non trasforma. Al 79' finisce la partita di van der Merwe, che placcando l'ala avversaria Tommy Freeman, lo rovescia e fa cadere pericolosamente: cartellino giallo. Ma cambia poco, perché la partita finisce.