Il tallonatore del Tolosa domani capitano al posto di Parisse: “Con il Galles le abbiamo create, ma poi non siamo stati bravi. Conosciamo il loro livello, punti d’incontro fondamentali”
Sfruttare le opportunit¨¤ avute con il Galles e rimaste solo tali. E’ con questo obiettivo che l’Italia si prepara ad affrontare l’Irlanda all’Olimpico di Roma, nella sfida che domani (ore 16) completer¨¤ la terza giornata del Sei Nazioni. A guidare gli azzurri, in assenza di Sergio Parisse (stop obbligatorio per la concussion) ci sar¨¤ Leonardo Ghiraldini. “E’ stata una settimana con un giorno in pi¨´ di preparazione, abbiamo lavorato con grande intensit¨¤ e ci siamo preparati bene. Ma sappiamo che la cosa fondamentale sar¨¤ mettere in pratica tutto quello su cui stiamo lavorando dall’inizio del Torneo”.
capitano —
Per il tallonatore del Tolosa sar¨¤ il cap numero 102 (17 da capitano) e, come nel caso di Parisse e Alessandro Zanni, ultimi veterani rimasti in gruppo, potrebbe essere l’ultimo Sei Nazioni. “In squadra giocatori di qualit¨¤ ce ne sono — dice Ghiraldini —. Soprattutto alla Benetton Treviso stanno formando i giocatori nella maniera migliore, hanno iniziato un processo non solo tecnico e fisico, ma anche mentale. E sappiamo quanto conti in questo sport: loro hanno una chiara direzione, un obiettivo e lavorano ogni settimana sapendo bene cosa fare per raggiungerlo e ben supportati dallo staff. Ovviamente giocare in Nazionale e nel Sei Nazioni ¨¨ diverso dal club, sono diversi pressione, livello, intensit¨¤, impatti fisici. Questo ¨¨ lo step successivo che devono fare per continuare a crescere e per portare risultati anche qui in Nazionale”. Dopo le due sconfitte con Scozia e Galles, cosa deve cambiare per pensare di mettere in difficolt¨¤ l’Irlanda? “Con il Galles abbiamo creato delle opportunit¨¤ che non siamo riusciti a sfruttare per una nostra mancanza di performance nei punti d’incontro. Punti d’incontro che sono una forza dell’Irlanda: loro possono tenere il pallone per tantissime fasi e hanno grandi qualit¨¤ dei giocatori in difesa. Noi vogliamo giocare il nostro rugby, sappiamo quale sia il loro livello, noi nelle prime due partite non ci siamo espressi pienamente come volevamo per 80 minuti. E’ in questo che noi dobbiamo vincere la nostra partita”.
ultima —
L’Italia ha sconfitto l’Irlanda nel Sei Nazioni una sola volta, nel 2013, in una stagione caratterizzata dal buon cammino della Benetton Treviso nella Celtic League. Situazione simile a quella attuale? “Siamo in quella posizione, ero a Treviso anche io e vincevamo molte partite e in Nazionale eravamo in tanti. Scendevamo in campo con la confidenza costruita settimana dopo settimana, una condizione che poi ti aiuta anche in Nazionale, ma a quella partita arrivammo in condizioni e con motivazioni diverse: era l’ultima del Torneo, la giocavamo in casa e volevamo salutare il nostro pubblico con una vittoria, loro non avevano obiettivi. Oggi per¨° i club irlandesi sono vincenti e la loro nazionale ¨¨ la seconda potenza mondiale”.
Roberto Parretta
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