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Rugby, l'Italia vince anche a Cardiff: ¨¨ il Sei Nazioni pi¨´ bello di sempre
Come due anni fa, l¡¯Italia espugna Cardiff, ma stavolta lo fa al culmine di un percorso che sancisce il miglior Sei Nazioni di sempre: il Galles ¨¨ sconfitto per 24-21 e gli azzurri ottengono il terzo risultato utile nel Torneo, dopo il pari in Francia e la vittoria sulla Scozia. ? un risultato sul quale c¡¯¨¨ profondissimo il marchio del nuovo c.t. Gonzalo Quesada, che, facendo quello che non era riuscito mai a nessun suo predecessore, piazza l¡¯Italia momentaneamente al terzo posto, agganciando a 11 punti Scozia e Francia (che nelle prossime ore affronteranno Irlanda e Inghilterra). L¡¯Italia aveva chiuso il Sei Nazioni con due vittorie solo nel 2013 e nel 2007, allenata da due francesi, prima Pierre Berbizier e poi Jacques Brunel. Ma un¡¯Italia come quella forgiata in appena tre mesi di lavoro dal tecnico argentino non si era mai vista prima: solida fisicamente e soprattutto mentalmente, strutturata, organizzata, in poche parole finalmente degna di questo palcoscenico. Il Galles, con 5 sconfitte su 5, chiude ultimo con 4 punti (grazie ai bonus difensivi) e con il cucchiaio di legno.
SOLIDI
¡ª ?Al 5¡¯ il grande intervento a terra di Danilo Fischetti offre all¡¯Italia la punizione appena fuori dai 22 che Paolo Garbisi trasforma per il 3-0. Un altro tenuto, stavolta di George North, costretto a recuperare un pallone perso dai compagni, forzato da Michele Lamaro, permette a Garbisi di centrare di nuovo i pali al 14¡¯. Partita essenzialmente fisica, tesa, ma con gli azzurri pi¨´ solidi e attenti. E la meta che arriva al 20¡¯ ¨¨ semplicemente la conseguenza di una netta superiorit¨¤: da un lungo assedio alla linea di meta, la palla esce per i trequarti, con Garbisi che apre a Monty Ioane l¡¯intervallo giusto per andare a schiacciare senza opposizione. La trasformazione va per¨° larga. Che il Galles si senta smarrito, mentalmente e tatticamente, ¨¨ confermato alla mezz¡¯ora, quando su un comodo calcio di liberazione di Garbisi verso i 22, l¡¯apertura Sam Costelow e l¡¯estremo Cameron Winnett, solissimi, vanno insieme sull¡¯ovale, si scontrano e lo lasciano cadere in avanti. Organizzazione e placcaggi fanno della difesa azzurra un muro invalicabile e i gallesi, ostinatamente, ci vanno a sbattere la testa. Non ne approfittano nemmeno quando possono giocare una touche profonda nei 22 azzurri, perch¨¦ quando poi aprono ¨¨ Nick Tompkins che si fa cadere il pallone dalle mani. E al riposo si va sull¡¯11-0 per l¡¯Italia.
sicurezza
¡ª ?Il Galles sembra partire con un piglio diverso, ma alla prima occasione l¡¯Italia lo incenerisce: da una touche vinta sui 10 metri difensivi, palla che volta fra i trequarti per il break di Ioane, che poi scarica sull¡¯out di destra per Lorenzo Pani, che scappa via, rientra mandando per margherite due gallesi e sprinta fino in fondo. E Garbisi trasforma per il 18-0 al 47¡¯. Poi per la terza volta dall¡¯inizio della partita, Costelow manca la touche su calcio di punizione: se la testa non risponde, le speranze di riaprirla sono pari a zero. Di fronte per altro a un¡¯Italia mai vista cos¨¬ matura e sicura, che d¨¤ l¡¯idea di avere la situazione in mano senza troppi problemi. Come quando al 58¡¯ i gallesi sembrano entrare pericolosamente nei 22, ma appena l¡¯uomo va gi¨´ placcato, arriva il fallo conquistato da Federico Ruzza sulla conquista a spegnere la fiammata. Al 62¡¯ si vede finalmente il Galles, che con una bella combinazione tra Rio Dyer e Tomos Williams arriva a 5 metri dalla meta, ma ¨¨ miracoloso il placcaggio di Ross Vintcent (subentrato a Lorenzo Cannone) sul mediano di mischia a negare una meta ormai fatta. Che arriva per¨° al 64¡¯, quando da una touche a 5 metri i gallesi, dopo il tentativo della maul respinto, riescono a schiacciare tra una marea di maglie e mani con il tallonatore Elliott Dee. Costelow la trasforma. I padroni di casa sembrano rianimarsi, gli azzurri concedono un paio di punizioni che regalano campo, ma non ci sono conseguenze. Tra il 71¡¯ e il 74¡¯ l¡¯Italia ha due occasioni dalla piazzola e non le manca, prima con Garbisi e poi con Martin Page-Relo (subentrato a Varney) per il 24-7 della definitiva sicurezza. Il Galles con orgoglio chiude assediando i 22 azzurri, fino alla meta allo scadere firmata dalla subentrata seconda linea Will Rowlands, che dopo vari pick and go riesce a sfondare da corta distanza. E nell¡¯ultima azione arriva anche la meta di Mason Grady, che su un ovale vagante a met¨¤ campo, riesce a calciare avanti alle spalle degli azzurri, raccoglie e va a schiacciare. Ioan Lloyd le trasforma entrambe per il 24-21 finale.
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