Gli All Blacks conquistano la quinta finale mondiale (su 10 edizioni) della loro storia: nulla da fare per l’Argentina, demolita 44-6 in una semifinale senza storia. Nuova Zelanda superiore in mischia, in maul e capace di aprire continuamente spazi in mezzo al campo grazie ai suoi campioni. Altra prestazione mostruosa di Aaron Smith, che tra un mese compir¨¤ 35 anni. Mark Telea si riscatta alla grande dopo l’esclusione dai quarti per motivi disciplinari (era rientrato dopo l’orario stabilito, e se sei un All Black non puoi sgarrare), Will Jordan con una tripletta arriva a 31 mete in 30 partite giocate e Sam Cane si conferma leader di questo gruppo. Difficile comunque chiedere di pi¨´ a questa Argentina, arrivata tra le prime 4 del Mondo per la terza volta nella sua storia: ci sar¨¤ comunque una finale per il 3¡ã posto da giocarsi, per provare a replicare il podio del 2007.
LA SEMIFINALE
Pumas senza scampo, gli All Blacks planano in finale: 5? volta in 10 Mondiali
Finisce 44-6, sette mete a zero. Argentina sovrastata fisicamente e incapace di ostacolare la Marea Nera. Sabato 28 a Parigi caccia al titolo
Dominio All Blacks
¡ªI Pumas partono anche bene e sbloccano il risultato col piede di Boffelli dopo un bel multifase, ma gli All Blacks dopo 5 minuti ingranano la marcia. La maul ¨¨ sempre avanzante, l’Argentina fa quel che pu¨°, spende 2 falli pur di fermare l’avanzata neozelandese ma quando Smith e Mo’Unga muovono il pallone e aprono un’autostrada per Will Jordan non c’¨¨ pi¨´ niente da fare: 7-3. Dopo un inizio promettente i Pumas iniziano a concedere spazi e calci di punizione, ben 8 solo nel primo tempo. Telea ruba un gran pallone a met¨¤ campo e fa ripartire a mille gli All Blacks, Rieko Ioane si mangia la difesa argentina, gli avanti fanno strada una carica dietro l’altra e Jordie Barrett chiude l’azione resistendo a due botte tremende di Boffelli e Mallia: 12-3. Il match cala di intensit¨¤, Mo’Unga risponde al secondo calcio di Boffelli, poi nel finale un’altra accelerata neozelandese scava un ulteriore solco. L’azione nasce da una mischia dominante, poi Telea rompe 3 placcaggi di fila e apre lo spazio a sinistra per la facile meta di Frizell. Mo’Unga non trasforma, la Nuova Zelanda chiude il primo tempo sul 20-6.
Gestione
¡ªNemmeno il tempo di tornare in campo e gli All Blacks chiudono la questione: numero di magia di Aaron Smith che raccoglie il pallone dalla maul e sparisce dai radar argentini, ne salta 3 come birilli e segna la quarta meta. Al 49’ Frizell firma la sua doppietta personale, poi i cambi danno ulteriore linfa all’attacco neozelandese che con Christie e McKenzie costruiscono la meta del 39-6, finalizzata da Will Jordan. L’ala neozelandese al 74’ firma il suo capolavoro con una corsa di 80 metri, chiusa con uno splendido calcetto sopra la testa di Boffelli e con la meta del 44-6 finale.
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