Quarto successo consecutivo per gli Houston Rockets, che battono al Toyota Center i Portland Trail Blazers e confermano di aver trovato un’identit¨¤ ben precisa dopo la partenza di James Harden. Trionfo dei Phoenix Suns, che rimediano alla brutta sconfitta subita contro Oklahoma City e superano in casa i Golden State Warriors di Steph Curry, e vittoria anche per i Los Angeles Clippers, che espugnano Miami nonostante le assenze di Kawhi Leonard e Paul George.
Nba
I Rockets provano a decollare. I Suns accecano i Warriors
Quarto successo consecutivo per Houston, ancora uno stop per Golden State. I Clippers senza Kawhi e Paul George espugnano Miami
Houston Rockets- Portland Trail Blazers 104-101
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Gli Houston Rockets (8-9) rimontano uno svantaggio di 20 punti accumulato nel primo quarto e conquistano la loro quarta vittoria consecutiva, battendo i Portland Trail Blazers (9-8) al Toyota Center. La squadra di coach Stephen Silas ha fatto una grandissima partita, specialmente nei due quarti centrali (69 punti segnati), esaltandosi con transizioni veloci e la ricerca di un pace ritmato e avvolgente. La novit¨¤ di questi Rockets ¨¨ la difesa, fondamentale per recuperare dal -20 e vincere la gara. Dalla partenza di James Harden, Houston ¨¨ la squadra con il miglior defensive rating della Nba. In attacco, Wall e compagni hanno prodotto buona pallacanestro, malgrado il deficitario 13/47 (27.7%) dall’arco. Il rientro di Christian Wood (+16 plus/minus), recuperato dopo il problema alla caviglia destra, ¨¨ stato pi¨´ che positivo. Per lui 22 punti (8/12 al tiro) e 12 rimbalzi in un crescendo entusiasmante. Anche la coppia Wall-Oladipo si ¨¨ comportata egregiamente, in particolar modo nella met¨¤ campo difensiva. L’intesa ¨¨ ancora lontana ma pi¨´ che possibile. Dipo (25 punti, 7 rimbalzi e 5 assist) ha segnato canestri importanti, anche nel finale, ed ha avuto continuit¨¤ lungo la gara, nonostante un’ostinata insistenza nel tiro da tre (2/10). Wall, invece, ha chiuso con 20 punti, 6 rimbalzi e 5 assist in 30’. Grande impatto anche della panchina di Houston, che ha surclassato quella di Portland nei punti segnati: 33-18. Portland si ¨¨ persa e ritrovata pi¨´ volte durante la partita. Il tiro da tre punti (17/41, 41.5%) ha fatto la differenza per gli uomini di Coach Terry Stotts e ha permesso loro di restare emotivamente dentro la gara quando gli avversari sembravano averne preso il controllo nel terzo quarto. Damian Lillard con 30 punti, 9 assist e 5/11 dall’arco, Gary Trent Jr. (23 punti, 7 triple) e Anfernee Simons (14 punti, 8 rimbalzi e 4/9 da tre) hanno sostenuto interamente il peso dell’attacco. Male Carmelo Anthony, 6 punti (3/15) in 38’, malgrado un notevole impegno difensivo. Dopo essere andata sotto di 20 nel primo quarto, Houston ha chiuso sul +3 il primo tempo (53-50) e sul +9 il terzo quarto (86-77). Portland si ¨¨ rifatta sotto nell’ultimo periodo con tre triple di Trent Jr. ed ¨¨ arrivata a giocarsela nei possessi finali. Decisivo per i Rockets un layup appoggiato al tabellone di Oladipo a 26.2’’ dalla sirena (101-98) e il successivo 2/2 dalla lunetta di Eric Gordon.
Houston: Oladipo 25 (11/23, 2/10 da tre, 1/1 tl), Wood 22, Wall 20. Rimbalzi: Wood 12. Assist: Wall 6.
Portland:Lillard 30 (11/23, 5/11 da tre, 3/4 tl), Trent Jr. 23, Simons 14. Rimbalzi: Kanter 13. Assist: Lillard 9.
Phoenix Suns- Golden State Warriors 114-93
Entrambe alla seconda partita del back-to-back, Phoenix (9-8) e Golden State (10-9) sono state protagoniste di una gara non entusiasmante, pervasa da scarsa lucidit¨¤ e stanchezza psicofisica. Hanno vinto i Suns e l’hanno fatto piuttosto nettamente, dopo aver preso il largo nel terzo quarto (33-24) e aver toccato il +28 nei minuti finali. Concreta nelle due met¨¤ campo e negli uno contro uno, dominante nel pitturato (52 punti contro i 40 degli avversari), coerente e democratica nello sviluppo offensivo (34 assist complessivi su 41 canestri segnati). La squadra di coach Monty Williams, priva di Devin Booker, ha sempre controllato la partita e l’ha conservata attraverso equilibri definiti e certezze. Come Mikal Bridges (20 punti, 5 assist e 2 recuperi), straordinario difensore (anche su Curry) e attaccante efficace, specialmente dalla lunetta (7/8). La mano esperta di Chris Paul (13 punti, 4 assist, 3 rimbalzi e 2 recuperi) si ¨¨ vista, come quella di Jae Crowder. L’uomo chiave della gara, per¨°, ¨¨ stato Frank “The Tank” Kaminsky con i suoi 12 punti, 13 rimbalzi e 8 assist in 25’ uscendo dalla panchina. C’era un po’ di curiosit¨¤ attorno al duello tra i giovani centri James Wiseman e Deandre Ayton. In un basket sempre pi¨´ perimetrale, vedere all’opera due talenti con quella struttura fisica e caratteristiche tecniche differenti rappresenta sempre un motivo d’interesse. Pochi fuochi d’artificio e tanti spunti: Wiseman ha chiuso con 5 punti (2/9) e 6 rimbalzi, mentre Ayton ha firmato una doppia doppia da 12 punti e 13 rimbalzi. Golden State ha faticato tantissimo a trovare ritmo offensivo, malgrado i 27 punti di Steph Curry. Draymond Green ha illuminato con qualche bel passaggio qua ¨¨ l¨¤ ma il gioco degli uomini di Steve Kerr non ¨¨ mai decollato. Non hanno di certo aiutato le percentuali al tiro (38/99, 38.4% complessivo e 11/38, 29% da tre) e nemmeno quelle del grande ex Kelly Oubre Jr. (4 punti), profondamente deleterio con il suo 1/11 dal campo. I Warriors soo apparsi scarichi e depotenziati. Grazie a questo successo, Phoenix interrompe la striscia di tre sconfitte consecutive e supera il 50% di vittorie.
Phoenix:Bridges 20 (6/10, 1/4 da tre, 7/8 tl), Crowder 16, Nader 16. Rimbalzi: Kaminsky 14. Assist: Kaminsky 8.
Golden State:Curry 27 (10/20, 5/10 da tre, 2/2 tl), Wiggins 16, Paschall 12. Rimbalzi: Wiseman 6. Assist: Green 6.
Miami Heat- Los Angeles Clippers 105-109
I Los Angeles Clippers (14-5) espugnano l’American Airlines Arena, per la prima volta nella stagione arricchito da 1500 spettatori, e superano i Miami Heat (6-12) in una gara intensa a livello agonistico ma carente in termini di estetica del gioco. Le due squadre, condizionate da infortuni e protocollo Covid (tra gli assenti Jimmy Butler e Goran Dragic per gli Heat, Paul George e Kawhi Leonard per i Clips), si sono affrontate con generosit¨¤, senza risparmiarsi e hanno scritto sul parquet un intreccio per nulla noioso e scontato. Los Angeles ¨¨ andata sotto di 18 nel primo quarto ed ¨¨ rientrata piano piano, fino al dilagante terzo periodo, vinto 40-19 e alimentato da un parziale di 20-2, che ha permesso alla squadra di coach Tyronn Lue di chiudere sul +19 (88-69). Ad un pessimo inizio nelle conclusioni dall’arco ¨¨ seguita una devastante grandinata di triple (17/42), che ha travolto Miami senza lasciarle la minima opportunit¨¤ di reagire. Sei giocatori in doppia cifra per i Clippers con Nicolas Batum davanti a tutti per merito dei suoi 18 punti con un 6/9 dalla distanza (oltre a 6 rimbalzi, 2 assist e 2 recuperi). Gli Heat, a dir poco modesti qualitativamente, non hanno mai mollato e non si sono disuniti nemmeno dopo la terrificante imbarcata subita nel terzo quarto. Sono arrivati a contatto nel finale, senza trovare le giocate per completare la rimonta. Tyler Herro, tornato sul parquet dopo 7 gare d’assenza, ha chiuso con 19 punti, 10 rimbalzi e 5 assist, mentre gli ottimi Gabe Vincent e Max Strus, entrambi nel roster con un two-way contract, ne hanno aggiunti rispettivamente 18 (con 4 assist, 4 rimbalzi e 2 recuperi) e 12 (4/6 da tre). Sono mancati i canestri di Bam Adebayo: 16 punti (6/16 al tiro), 13 rimbalzi e 7 assist in 35’.
Miami:Herro 19 (8/21, 1/6 da tre, 2/2 tl), Vincent 18, Adebayo 16. Rimbalzi: Adebayo 13. Assist: Adebayo 7.
Los Angeles:Batum 18 (6/12, 6/9 da tre), Williams 17, Morris/Jackson 16. Rimbalzi: Ibaka 13. Assist: Jackson 6.
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