Nba, la Boston del dopo Rondo
L'infortunio è la fine di un'era

Rajon Rondo, 27 anni, miglior assistman del 2012-13 con 11,1 a partita. Reuters

A volte certe decisioni diventano obbligate. Danny Ainge può anche smettere di pensare a quale direzione dovranno prendere i Celtics con l'avvicinarsi della chiusura del mercato il prossimo 21 febbraio. Il futuro è arrivato a Boston come un pugno nello stomaco con la brutta notizia dell'infortunio di Rajon Rondo al legamento crociato anteriore del ginocchio destro che ha messo la parola fine alla stagione del giocatore (CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU'). Adesso è arrivato il momento di ricominciare da capo. Se il cambio di casacca di Ray Allen è stata la prima crepa nel glorioso gruppo dei Celtics dal 2007 a oggi, l'infortunio di Rondo ha distrutto quel poco che ne rimaneva. Il playmaker stava viaggiando a 13.7 punti e 11.1 assist di media ed era stato votato come titolare all'All Star Game per la prima volta in carriera. Il play aveva appena ottenuto due triple-doppie consecutive, inclusa quella contro Atlanta, partita persa dopo due overtime e nella quale è avvenuto l'infortunio. Dopo aver lamentato dei dolori durante il riscaldamento prima della partita di domenica, Rondo è stato portato al New England Baptist Hospital e sottoposto a una risonanza magnetica che ha evidenziato la rottura del legamento. I compagni di squadra hanno appreso la notizia durante la partita contro Miami (CLICCA QUI PER LA CRONACA) e la voce si è sparsa nell'arena e nel resto dell'Nba, gettando molti nello sconforto. "Adesso dobbiamo rimanere uniti - ha detto Paul Pierce -. Mi dispiace per lui, stava disputando una bella stagione… E' una notizia sconcertante, dobbiamo avere la forza di reagire".

scenari — Ma un conto è che Pierce infili una tripla doppia e Boston batta Miami dopo due supplementari. Un altro è credere che una squadra senza Rondo possa sconfiggere gli Heat campioni in carica in una serie dei playoff al meglio delle sette partite, ammesso che i Celtics ci arrivino alla postseason. La vittoria su Miami ha interrotto una striscia negativa di sei partite che aveva già portato coach Rivers a minacciare tagli per tutti coloro che non si fossero dimostrati all'altezza. Il coach ha cambiato formazione, inserendo il rookie Jared Sullinger come centro titolare al posto di Brandon Bass. I Celtics sono ancora due partite sotto il 50% di vittorie. La dura verità è che questo infortunio non rappresenta solo la fine della stagione per Rondo, ma anche la fine del gruppo dei Celtics che vinse l'anello nel 2008 e perse le finali Nba del 2010 contro i Lakers. Ainge e Rivers forse sono stati tentati dal voler rimescolare le carte durante l'estate,ma poi, dopo un'attenta analisi e, forse, ragionando col cuore, hanno deciso di fare un ultimo tentativo con i loro vecchi guerrieri. Tuttavia, il 36enne Garnett vede sempre meno il campo e il 35enne Pierce prima di domenica era l'ombra di se stesso. Rondo invece, nonostante la sua bizzarra personalità e gli scontri con Rivers, era il leader sul campo di questi Celtics, esattamente come lo era stato nelle stagioni passate. Il giocatore aveva sviluppato una tendenza a mettersi in mostra in partite in diretta tv nazionale e nei playoff, ed erano proprio queste sue prestazioni dirompenti che forse avrebbero dato ai Celtics una qualche chance per sorprendere.

pierce via? — E' arrivato il momento di scoprire se il mercato potrà premiare una cessione di Pierce a una squadra in corsa per il titolo, visto che ha ancora un anno di contratto a 15.3 milioni di dollari. I due anni e i 23.5 milioni previsti per Garnett possono diventare un problema. La morale della storia è che i Celtics possono festeggiare una vittoria emozionante in onore di un guerriero caduto. Ma quando Rondo tornerà in campo, dovrà essere la colonna portante di un nuovo progetto a Boston. A volte le decisioni diventano obbligate.