Steve Nash, l'organizzatore dell'evento. Usa Today Sports

Oramai lo “Showdown” di Steve Nash, il match di beneficenza nella quale calciatori e cestisti Nba si sfidano nel cuore del Lower East Side di Manhattan, è diventano un’appuntamento fisso dell’estate newyorchese, e anche quest’anno non ha deluso. Gol, grandi giocate, qualche liscio, non solo da parte dei cestisti Nba, e tantissimo divertimento per tutti, protagonisti e spettatori. Alla fine ha vinto la selezione “Usa” che ha superato 9-7 la squadra “World” capitanata proprio da Steve Nash, alla sua prima sconfitta in sei edizioni di Showdown.

Simone Sandri con Marco Belinelli, tra i protagonisti italiani dello Showdown. Usa Today Sports

gli italiani e noah — Evento molto “italiano” non solo per la solita regia dell’organizzatore, il guru del marketing newyorchese Venanzio Ciampa, ma anche per la presenza in campo di Massimo Ambrosini, che deve decidere del suo futuro dopo aver chiuso la sua storica parentesi rossonera, di Giuseppe Rossi e di un Marco Belinelli che non ha sfigurato con la palla tra i piedi. Il protagonista assoluto però alla fine si e’ rivelato un Joakim Noah in grande spolvero, autore anche della rete decisiva a un paio di minuti dalla conclusione. “Trash talker” per eccellenza il lungo di Bulls ha riservato ai suoi avversari il solito trattamento vocale che lo ha reso celebre nella Nba, prendendo di mira soprattutto Beli. A far divertire il pubblico newyorchese che non ha voluto mancare l’occasione di vedere grandi stelle calcare un campetto pubblico nella confusone di Chinatown, ci hanno pensato sopratutto Rossi e Sammy Amoebi, talentino del Newcastle. Presenti allo Showdown, tra gli altri anche Emmerson Boyce, capitano del Wigan trionfatore nella FA Cup, Rod Fanni (Marsiglia), Sacha Kljestan (Anderlecht), Stuart Holden (Bolton) e l’ex milanista, ora in forza al Malaga Oguchi Onyewu, oltre al cestista Baron Davis, il quale però, rallentato da una serie di problemi fisici, si e’ accomodato in panchina senza mai lasciarla.

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Gli organizzatori dello Showdown all'apertura delle contrattazioni del Nasdaq

l fondatore — Una giornata davvero speciale soprattutto per Steve Nash iniziata in modo decisamente sorprendente. Gli organizzatori dello Showdown, infatti, hanno aperto la giornata di contrattazioni al Nasdaq suonando la leggendaria campanella. Qualcosa di veramente speciale che ha commosso il play dei Lakers. “Sei anni fa abbiamo creato questo evento dal nulla quasi per gioco con l’idea di poter far divertire su un campo di calcio cestisti Nba e stelle del soccer e fare del bene allo stesso tempo - si è lasciato scappare Nash - e adesso con lo Showdown siamo al Nasdaq ad aprire le contrattazioni...”.

beli "mancino" — Prima del match arriva la notizia del forfait dell’ultimo minuto di JR Smith, per quello che avrebbe dovuto essere il suo vero e proprio esordio con il soccer, imbottigliato nel traffico dopo un giornata passata ad Atlantic City. Poco male, in campo si divertono tutti, a cominciare da Noah fino a un Belinelli pungolato dal suo entourage (il fratello Umberto e il suo amico Alessandro Saponaro) per la sua posizione in campo. “Mi hanno detto di giocate più a sinistra, visto che a calcio sono mancino...” dice Beli all’inizio delle ripresa, dopo i consigli tattici dei suoi “tecnici”. Come sempre nessuno ci sta a perdere ma alla fine si devono inchinare tutti davanti alla giocata di Noah che a un paio di minuti dalla fine rompe la parità trovando l’angolino con una bella conclusione. Cala così il sipario su di una partita davvero speciale che New York oramai ha adottato.