I Miami Heat campioni in carica perdono un pezzo importante. La franchigia ha infatti deciso di usare l'amnesty (leggi qui che cos'è e come funziona) per Mike Miller, giocatore fondamentale nelle finals del 2012 contro Oklahoma (7/8 da tre nella decisiva gara-5) e in gara-3 di quest'anno a San Antonio, comunque persa dagli Heat. Miller, già ringraziato su Twitter dagli Heat ("grazie per questi fantastici 3 anni, farai sempre parte di noi" ha scritto il proprietario Mike Airson), riceverà i 12,8 milioni che gli Heat gli dovevano fino al 2015 (6,2 e 6.6) ma Miami risparmierà circa 17 milioni in tasse quest'anno. Mossa chiaramente economica in chiave risparmio, visto che Miller era anche il più pagato dopo i Big-Three. I campioni potrebbero virare su Mo Williams, play in uscita dagli Utah Jazz che pur di lottare per il titolo sarebbe disposto a rinunciare a parecchi soldi. Proprio Heat e Spurs ci stanno facendo più di un pensierino. Miller è il terzo amnistiato nel 2012-13 dopo Tyrus Thomas (dai Bobcats) e Metta World Peace (Lakers), in attesa che Toronto decida se fare lo stesso con Kleiza. I termini per utilizzare l'amnesty scadono oggi.

ALTRE TRATTATIVE — Anche i Pelicans pensano a Oden oltre agli Heat. Detroit valuta una sign and trade per Jennings, che pare più lontano dai Bucks. Sulle tracce di Jamaal Tinsley, ennesima uscita di Utah che ha firmato John Lucas, ci sarebbero Dallas, Houston, Charlotte e Phoenix.