LaVine e Gilgeous-Alexander fanno i fenomeni: Chicago e Oklahoma City sognano i playoff
Dentro/fuori. La seconda serie di partite del play-in proponeva sfide affascinanti, senza prova d’appello. Le vincono in trasferta e in volata Chicago a Toronto e Oklahoma City a New Orleans. Si giocheranno dunque i playoff da ottava testa di serie di Conference venerd¨¬, nella notte italiana, rispettivamente a Miami e Minneapolis. Per Raptors e Pelicans invece rimorsi, rimpianti e la consapevolezza di una stagione iniziata con grandi aspettative e finita da enorme delusione.
La storia suggestiva, prepartita, era DeRozan contro il suo passato. Beh, lui vince a “casa sua”, ma il palcoscenico se lo prende l’altro grande realizzatore dei Bulls, Zach LaVine. Che riacciuffa per i capelli la stagione di Chicago quando sembrava gi¨¤ finita. Da sotto 19 punti, in Canada. Ne segna 39, immancabile nel secondo tempo, e griffa una rimonta clamorosa. I Bulls sono ancora in piedi. Si giocheranno i playoff a Miami nella sfida con gli Heat di Jimmy Butler. Toronto chiude una stagione gi¨¤ deludente nel modo pi¨´ deludente possibile. Dilapidando un comodo vantaggio di fronte ai propri tifosi: tirando 18/36 ai tiri liberi, la lunetta diventa un incubo. Commettendo 10 palle perse nel secondo tempo. L’utopia dei giocatori intercambiabili non ha funzionato, con Poeltl arrivato a met¨¤ stagione come centro classico per salvare il salvabile prima e questa eliminazione cocente al play-in poi. Il giocattolo ¨¨ rotto e il futuro di franchigia potrebbe essere molto diverso dalla fisionomia attuale con Coach Nurse ai titoli di coda e almeno un big con le valigie in mano. Sar¨¤ un’estate di cambiamenti, in Canada.
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La partita
¡ª58-47 Toronto all’intervallo grazie alla tripla da met¨¤ campo a segno di Van Vleet che chiuder¨¤ 2 assist corto dalla tripla doppia. Poi i Raptors allungano 66-47: massimo vantaggio di serata. Sembra tutto facile, tutto scontato. E invece…Invece LaVine segna 17 punti nel terzo periodo che gli ospiti chiudono in linea di galleggiamento, sotto 72-81 dopo 36’. L’inerzia della partita cambia, ora i Bulls ci credono, rinfrancati dagli errori in lunetta degli avversari (con la figlia di 9 anni di DeRozan che urla per disturbare i tiratori) dalle palle perse altrui forzate dai pestiferi Beverley e Caruso. La guardia con origini italiane segna la tripla del pareggio a quota 91, poi la tripla ¨¨ firmata da Beverley e vale il 96-93, primo vantaggio esterno dal 29-28. DeRozan si toglie la soddisfazione della schiacciata a una mano col tuono, Siakam completa la frittata dei padroni di casa. Dopo un imperdonabile fallo di Caruso ai suoi danni, sotto di 3 punti con 12” da giocare, sbaglia il secondo e il terzo tiro libero. Finita. I Bulls proseguono la caccia ai playoff, la stagione di Toronto ¨¨ gi¨¤ al capolinea.
Toronto: Siakam 32 (12-19, 1/3, 5/11 tl), VanVleet 26, Barnes 19. Rimbalzi: VanVleet 12. Assist: VanVleet 8. Chicago: LaVine 39 (10/15, 2/7, 13/15 tl), DeRozan 23, Vucevic 14. Rimbalzi: Vucevic 13. Assist: White 5.
Davvero un tuono, quello Thunder. Inatteso, persino. Ma i ragazzi di Oklahoma City crescono in fretta. Meglio allenati da Coach Daigneault di quelli di Coach Green, che pasticcia una volta di pi¨´ in questa disastrosa stagione e pur con la squadra migliore a disposizione perde l’ultima sfida buona per aggrapparsi ancora alla speranza playoff. Capolinea dunque per New Orleans, delusione enorme, ben oltre l’infortunio di Zion Williamson. Invece OKC si giocher¨¤ i playoff venerd¨¬ notte in gara secca a Minneapolis con i Wolves, oltre ogni previsione pre-stagionale. La Big Easy ci regala lo splendido duello (indiretto) tra i giovani fenomeni Ingram e Gilgeous-Alexander. 30 punti alla fine per l’asso dei Pels, 32 e soprattutto la vittoria per quello Thunder.
La partita
¡ª32-29 Thunder dopo il primo quarto grazie a 14 punti di Dort che chiuder¨¤ con 27, massimo stagionale. A met¨¤ secondo quarto il lituano Valanciunas ¨¨ gi¨¤ in doppia doppia punti/rimbalzi: un colosso. I Pelicans dominano sotto i tabelloni. 63-.57 Pels all’intervallo, grazie ai 15 punti nel secondo periodo di Murphy. Gilgeous-Alexander con appena 7 punti, e tirando 3/10, mai in lunetta per gli ospiti: un problema…Risolto presto, comunque: straripa nel terzo periodo, realizzando 17 punti, e quando Giddey manda a segno la tripla gli ospiti salgono 95-85, loro massimo vantaggio. La schiacciata di Richardson vale il contro-sorpasso del 101-100 e si arriva in volata, con Giddey, 20 anni, che sfiora la tripla doppia - corto di un rimbalzo - e gestisce i possessi offensivi da veterano. Mentre Green si scorda Valanciunas in panchina, imperdonabile. 111 pari, 1’30” da giocare. Ingram e Gilgeous-Alexander segnano canestri pesanti, Giddey e Dort i tiri liberi sotto pressione. OKC +3, ultimo possesso Pels. Green ha finito i time out e non pu¨° rimettere nella met¨¤ campo avversaria. Risultato? Palla persa. Vince la squadra meglio allenata, vince Oklahoma City.
New Orleans: Ingram 30 (9/17, 1/2, 9/11 tl), Murphy 21, Jones 20. Rimbalzi: Valanciunas 18. Assist: Ingram 7.
Oklahoma City: Gilgeous-Alexander 32 (9/17, 2/5, 8/8 tl), Giddey 31, Dort 27. Rimbalzi: Giddey 9. Assist: Giddey 10.
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