Nba, Chicago, Derrick Rose sul suo rientro: "Devo riacquistare fiducia"

Derrick Rose, 24 anni, è fermo da aprile. Reuters

Derrick Rose non è ancora certo di tornare a giocare in questa stagione e ha dichiarato che, a questo punto, gli ostacoli al suo rientro dopo l’intervento chirurgico al ginocchio sinistro sono più di natura mentale che fisica. "In questo momento potrei fare tutto, ma per riuscirci devo riacquistare fiducia - ha detto il più giovane di sempre ad aver vinto il premio di Mvp -. Sto cercando di tornare alla normalità: capirò di essere pronto soltanto quando scenderò in campo senza pensieri e la mia reazione sarà quella giusta". Rose ha spiegato che tornerà quando le sue condizioni saranno "normali", poi ha rimarcato il concetto con queste parole: "Se dovesse succedere nel giro di qualche giorno sarebbe perfetto, ma in caso contrario sarei comunque sereno".

10 mesi dopo — Rose ha parlato a 10 mesi esatti di distanza dalla rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro: il suo stato di forma è diventato oggetto di una continua soap opera, ma Derrick ha precisato che non c’è stata nessuna pressione da parte dei Bulls e ha smentito le voci di una frattura con la dirigenza. Reggie Rose, fratello e manager di Derrick, ha attaccato i Bulls dichiarando che la scelta del club di non effettuare nessuna operazione prima della scadenza del mercato potrebbe rappresentare "un fattore decisivo" nel momento in cui Rose dovrà decidere se tornare o meno entro fine stagione. La settimana scorsa Rose ha ricevuto il via libera per tornare a giocare, ma avrebbe confidato ai compagni che non rientrerà fin quando non si sentirà abbastanza sicuro da schiacciare appoggiandosi sul piede sinistro. Ci sarebbero dunque tutti gli elementi per pensare che i Bulls e la loro stella non siano sulla stessa linea d’onda: "Sono solo invenzioni – ha spiegato Rose -. La gente crede a tutto, ma sono l’ultima persona che si metterebbe a discutere: non sto cercando lo scontro con il club. Va tutto bene e le storie che ho sentito recentemente sono assurde, soprattutto perché so che non sono vere". Rose ha anche difeso Reggie, spiegando che suo fratello ha il diritto di esprimere la propria opinione a prescindere che lui la condivida: "È mio fratello e in ogni caso avrò sempre bisogno del suo sostegno: ha rilasciato quelle dichiarazioni perché in quel momento si sentiva in dovere di dire la sua. È la sua opinione: io penso che il club si sia impegnato tantissimo per starmi accanto, ma Reggie aveva bisogno di togliersi questo peso".

100% — Gli ostacoli dal punto di vista mentale non hanno colto di sorpresa Rose: il suo agente, l’ex giocatore B.J. Armstrong, lo ha preparato in tal senso e gli ha consigliato di non affrettare i tempi. "Se rientrassi prima del previsto e succedesse qualcosa, tutti mi chiederebbero perché ho preso questa decisione: di conseguenza ho deciso di prendermi il mio tempo per essere pronto, perché tornerò soltanto quando sarò al 100%", ha ammesso Rose.

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