Gallo influenzato, Mago fantasma
Toronto batte Denver con Gay

Niente derby azzurro, ma Toronto-Denver è stata comunque un grande spettacolo. Senza Danilo Gallinari, k.o. per influenza (LEGGI QUI IL SUO BLOG), e con Andrea Bargnani nel ruolo di comparsa, il protagonista è stato Rudy Gay, che firma a 4”8 dalla fine il 109-108 (il tabellino) che consegna ai Raptors la terza vittoria consecutiva. L’ex di Memphis, limitato da problemi di falli dopo i 13 punti del primo quarto, è al secondo tiro della vittoria in 6 partite in Canada. “Ho giocato poco per colpa dei falli - ha detto Gay -, ma i miei compagni si sono comunque fidati di me e mi hanno fatto prendere l’ultimo tiro”.

Andrea Bargnani, 4 punti contro Denver. Reuters

DERBY MANCATO — Doveva essere l’ultima sfida stagionale tra Bargnani e Gallinari (nella prima, il 3 dicembre, Denver aveva vinto 113-110 con 13 punti del Gallo nonostante i 23 del Mago). Danilo invece si è arreso all’influenza (in dubbio anche per stanotte a Brooklyn), mentre Andrea ha solo fatto atto di presenza. E’ alla terza partita dopo quasi 2 mesi di stop e tornava dopo aver perso una gara per influenza (era in dubbio fino all’ultimo), ma questo non basta a giustificare una prestazione con due soli sprazzi: il canestro dalla media nel primo quarto e quello in girata nel terzo, gli unici a bersaglio della sua serata. Ha sbagliato tiri facili per uno col suo talento e non ci ha mai messo grinta, in nessun lato del campo. Coach Casey nell’ultimo periodo lo ha tenuto a guardare in panchina. "Non era lui, non aveva la stessa energia. Credo che l'influenza che ha avuto gliene abbia tolta un po'" ha detto il coach del Mago

IN BILICO — Il colpo di classe di Gay (22,3 punti con i Raptors) ha inflitto a Denver la seconda sconfitta di fila, nonostante i Nuggets abbiano chiuso col 51,8% dal campo, vinto 45-38 la sfida a rimbalzo, dominato 70-34 in area e trasformato in 30 punti le 17 palle perse di Toronto. I Raptors hanno vinto una sfida tirata perché sono partiti meglio e hanno poi saputo resistere nei lunghi momenti senza il faro Gay, per merito di DeRozan e del 7/10 da tre dell’ultimo quarto (4/6 di Lucas III). Denver, che ha saputo assorbire le assenze di Gallinari, Andre Iguodala e Wislon Chandler, ha giocato meglio quando Ty Lawson si concentrato sulla produzione di punti (24 nel secondo e quarto periodo) piuttosto che sull’aiuto ai compagni (8 assist su 9 in primo e terzo periodo). Il play si è preso il tiro della disperazione, ma l’ha spedito sul ferro.

LA PARTITA — Toronto parte a razzo (22-9) grazie allo show (fatto anche di giocate spettacolari) di Gay e DeRozan e al 2/10 al tiro di Denver. I Nuggets, capito come giocare senza Gallinari e Iguodala, tornano sotto già nel finale di primo quarto e nel secondo grazie a super Lawson (14 punti) arrivano fino al 54-52 dell’intervallo. Gay torna in panchina con 4 falli dopo 1’09” di ripresa e gli ospiti ne approfittano per sorpassare con Faried sul 65-63 a 7’06” dalla sirena. I Nuggets dominano sotto canestro (9 rimbalzi offensivi nel 3° periodo) e in area, ma Toronto arriva avanti 82-78 alla sirena e, con Bargnani in panchina e Gay in campo con 5 falli, prova la fuga grazie alle 5 triple su 5 a bersaglio in avvio di quarto periodo. Lawson e Miller tengono in partita Denver, che sorpassa sul 108-107 a 42” dalla fine con due tiri di Randolph, in serata di grazia. I Raptors affidano a Gay l’ultimo possesso: il nuovo eroe di Toronto non delude i suoi tifosi e fa esplodere l’Air Canada Centre.
Toronto: BARGNANI 4 punti (2/4 da due, 0/3 da tre), 1 rimbalzo, 2 palle perse in 17’57”. DeRozan 22 (8/17, 0/1, 6/6 tl), Gay 17, Lucas 14. Rimbalzi: DeRozan 8, Valanciunas 8. Assist: Lowry 10.
Denver: Lawson 29 (11/17, 1/3, 4/6 tl), Randolph 16, Faried 15. Rimbalzi: Faried 11. Assist: Lawson 9.