I Sixers dell'era Bynum
La gioventù è al potere

Andrew Bynum, 24 anni, 19,1 punti di media nel 11-12 con i Lakers. Ap

Di solito, quando una squadra giovane riesce ad arrivare lontano nei playoff, ci si complimenta con essa e la si lascia maturare. Ma nei due mesi e mezzo successivi alla serie di semifinale della Eastern Conference contro Boston portata fino a gara-7, Philadelphia ha infranto questo cliché. Con Elton Brand è stata usata la clausola amnesty, mentre a Lou Williams è stata mostrata la porta. In questi giorni, l'All Star Andre Iguodala è stato ceduto a Denver nell'ambito della trattativa a quattro che ha portato Dwight Howard ai Lakers e Andrew Bynum a Philadelphia. Nell'affare Sixers hanno spedito il lungo Nikola Vucevic, il rookie Maurice Harkless e una scelta del draft a Orlando, ricevendo in cambio anche il veterano Jason Richardson dai Magic.

dato tutto — Per quanto i Sixers possano essere stati la cenerentola della scorsa stagione, sanno benissimo che non avrebbero mai potuto eliminare Chicago al primo turno dei playoff se Derrick Rose non si fosse infortunato gravemente al ginocchio. Inoltre, c'era la convinzione che il gruppo che ha concluso la stagione scorsa avesse raggiunto il suo massimo, per questo motivo sono stati onesti con se stessi e non sono rimasti a guardare. Perdere Brand e Iguodala vuol dire fare un passo indietro sul fronte ali, e sacrificare Brand (all'ultimo anno del suo oneroso contratto) per prendere Nick Young non ha comunque molto senso. Ha invece molto più senso sfruttare il desiderio dei Magic di diventare come i Bobcats e acquistare attraverso un giro complicato Bynum, un giocatore alto 213 cm che può essere determinante sia in fase offensiva che difensiva.

i nuovi sixers — L'impatto sul gioco di Bynum arriva principalmente in difesa. Nonostante i Sixers avessero già una delle migliori cinque difese del campionato, hanno ottenuto il miglior difensore sul perimetro in circolazione. Da questo punto di vista, quindi, il miglioramento è quasi nullo, ma la presenza di Bynum si farà sentire soprattutto in attacco. Per la prima volta dall'addio di Allen Iverson nel 2006, i Sixers potranno contare su un giocatore abile ad attirare i raddoppi di marcatura, prerequisito per un attacco di qualità, e per la prima volta da quando Charles Barkley se n'è andato nel 1992, avranno qualcuno a cui dare la palla in post basso. Questo aprirà gli spazi per le guardie Jrue Holiday e Evan Turner, mentre Richardson e Dorell Wright potranno contribuire alla causa dei Sixers con più tiri dal perimetro rispetto alla stagione scorsa. Ma sarà interessante vedere come coach Doug Collins gestirà la rotazione dei lunghi e l'acquisto di Kwame Brown (o la riconferma di Spencer Hawes, secondo i vostri gusti), che adesso sembra uno spreco di 6 milioni di dollari (o 13 nel secondo caso).

strategie — Se i Sixers avessero previsto la riuscita di questa trattativa avrebbero dovuto (o perlomeno così avremmo sperato) comportarsi in maniera diversa un mese fa. Ma quel che è fatto è fatto e a parte i 18,6 milioni di dollari dovuti a Richardson nelle prossime tre stagioni, nessuno dei loro contratti è particolarmente oneroso. Il rischio è che Bynum diventi un free agent fra un anno, ma come ha detto lui stesso "c'è una banca in ogni città", e questa in particolare dista meno di 90 chilometri dal posto in cui è cresciuto. Quando parleranno di rinnovo col loro nuovo centro, i Sixers potranno farlo forti del regolamento che permette loro di offrirgli un contratto più lungo (5 anni invece di 4) e remunerativo (attorno ai 100 milioni di dollari) di qualunque altra squadra. Inoltre, scambiare Iguodala con Bynum ringiovanisce il roster dei Sixers. Adesso la squadra potrà contare su un nucleo di cinque ragazzi - Holiday, Turner, Thaddeus, Young, Lavoy Allen e Bynum - che avrà 25 anni o meno all'inizio della prossima stagione. Se Collins continuerà a fare il suo lavoro e se il gruppo sarà ancora più forte della mera somma delle sue parti, si prospetta un'altra avventura che può arrivare lontano ai playoff. Al momento è difficile dire con certezza a che altezza della Eastern Conference si trovino i Sixers, e a meno che Kevin Garnett non ceda di schianto, il livello dell'intera Atlantic division aumenterà.

le stelle — Per tanti aspetti, Turner avrà adesso i riflettori puntati su di sé. Il giocatore è stato seconda scelta assoluta due anni fa, ma non è mai riuscito a rispettare le aspettative in lui riposte, tranne qualche sporadica grande partita. Oltre a dover migliorare il tiro in sospensione, Turner dovrà giocare più da playmaker, visto che Iguodala porterà i suoi 5.5 assist a partita a Denver. Gli otto anni di un sottovalutato Iguodala con i Sixers sono finiti e adesso vedremo se Bynum potrà rivelarsi quel giocatore franchigia che i fan di Philly si aspettano. Un nuovo giorno è arrivato a Philadelphia, tre quinti dei migliori di una squadra sorprendente se ne sono andati, e al loro posto c'è un limite più alto.