Rockets, all-in da titolo. Ma Russ e il Barba possono convivere?
I Rockets nelle ultime tre stagioni hanno vinto pi¨´ partite che in qualsiasi triennio della loro storia. Eppure non ¨¨ bastato per arrivare nemmeno una volta a giocarsi il titolo. Per questo a Houston qualcosa doveva cambiare, dopo l’ennesima delusione per l’ennesima eliminazione ai playoff contro i Warriors. Con Russell Westbrook accanto a James Harden anzich¨¦ Chris Paul, i Rockets sentono di avere pi¨´ chance di giocarsi il titolo, un all-in all’insegna di talento e irriverenza che appesantisce il libro paga fino al 2022-23 (stagione in cui sia Westbrook che Harden avranno una player option da oltre 47 milioni di dollari ciascuno) ma che andava fatto perch¨¦, come ha promesso patron Fertitta, questa squadra vuole vincere e doveva migliorare. E’ un ribaltone con tanti rischi, perch¨¦ ¨¨ vero che Harden e Westbrook hanno chiesto e ottenuto di giocare insieme come ai tempi di Oklahoma City, ma ¨¨ anche vero che dal 2012 sono cambiati entrambi cambiati tanto. Sar¨¤ ancora una volta Mike D’Antoni, come ¨¨ riuscito a fare con Harden e Paul, a trasformare la nuova coppia nel motore del successo dei Rockets.
Dubbi e certezze
¡ªHarden e Westbrook sono rimasti amici da quando il Barba ha lasciato Oklahoma City. E’ il pilastro da cui Houston deve cominciare a costruire la sua nuova identit¨¤. Come fece quando nel 2017 decise di affiancare Paul al Barba. Se ai tempi di Oklahoma City gli mvp 2017 e 2018 erano giocatori diversi, negli ultimi 7 anni la trasformazione di Harden in costruttore di gioco ha cambiato tutto. E anche il suo essere diventato superstar. “Quando giocavo ai Thunder ero felicissimo del mio ruolo di sesto uomo e pensavo che fosse quella la mia dimensione - raccontava Harden qualche tempo fa -. Solo quando sono arrivato a Houston ho capito che potevo essere una stella”. Se ai Thunder Westbrook era il Robin di Batman Durant e Harden un insostituibile sesto uomo, ora dovranno imparare di nuovo a giocare insieme, a condividere un pallone che entrambi amano tenere in mano, trovando il modo di alternarsi nell’essere portatore di palla e finalizzatore. D’Antoni, il cui contratto scade a fine stagione, dovr¨¤ gestirne minutaggio e impiego, ricalcando quello che ha fatto per tenere insieme Harden e Paul. il Barba e Russ promettono di essere una coppia esplosiva, esuberante, con pochi eguali in Nba, non insuperabile in difesa ma atletica e devastante in attacco.
Addio Paul
¡ªL’arrivo di Westbrook per Houston significa l’addio a Paul. Nonostante le smentite di facciata, i rapporti tra il 34enne CP3 e Harden si erano deteriorati nell’ultima stagione, con la convivenza divenuta difficile e macchiata da pi¨´ di qualche battibecco diventato pubblico. Paul aveva detto ai Rockets che avrebbe capito se avessero deciso di cederlo per prendere qualcuno pi¨´ giovane: nelle settimane che hanno preceduto il draft, e poi prima dell’inizio della free agency, il g.m. Daryl Morey ha cercato pi¨´ volte una squadra disposta ad assorbire il contratto da 124 milioni in tre anni per cui Paul ¨¨ a libro paga con la speranza di poter inseguire Jimmy Butler, ma non ha trovato nessuno (nemmeno New York, a cui CP3 ¨¨ stato offerto). La trade coi Thunder significa addio a uno dei giocatori pi¨´ intelligenti in circolazione che comincia per¨° a mostrare i segni del tempo, di 15 anni di carriera cominciati proprio a Oklahoma City. Westbrook sembra il sostituto perfetto, la star che dovr¨¤ con Harden far salire i Rockets al livello successivo: quello in cui Houston ¨¨ in campo in giugno per giocarsi il titolo. Il talento attorno alle due star non manca. Per riuscire nella missione, D’Antoni deve trasformarli da due vecchi amici felici di ritrovarsi alla coppia pi¨´ forte in circolazione.
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