Quella che doveva essere la stagione del suo rientro, quella in cui smentire ancora una volta chi dubita di lui, non ¨¨ andata come DeMarcus Cousins si aspettava. Troppi infortuni, solo 30 partite di regular season, la prima volta ai playoff, parte di una delle dinastie pi¨´ forti di sempre, chiusa con l’amara sconfitta alle Finals, giocando infortunato. A 28 anni, Boogie ¨¨ pronto a ripartire di nuovo. Dal suo vecchio numero, quel 15 che ha indossato per sei stagioni e mezzo a Sacramento, quando non fosse stato per un carattere troppo difficile si sarebbe meritato il titolo di lungo pi¨´ forte della Nba. Riparte da un nuovo obiettivo, aiutare i Lakers a diventare una squadra da titolo. E da un vecchio amico, Anthony Davis: “? stato lui a convincermi a dire s¨¬” racconta Cousins in conference call con i giornalisti di Los Angeles.
NBA
Cousins: "Convinto da Davis e Lebron. Questi Lakers sono da titolo"
Boogie parla per la prima volta dopo il s¨¬ ai gialloviola: “Io e AD abbiamo capito da tempo quanto ci miglioriamo. Se aggiungete James… Sar¨¤ una stagione esaltante”
La scelta di Boogie
¡ªCome lo scorso anno, quando pass¨° da aspirazioni di massimo salariale uscendo da New Orleans a giocare a Golden State a 5,3 milioni l’anno per rimettersi in piedi dopo l’infortunio al tendine d’Achille, la free agency di Cousins non ¨¨ stata piena di offerte. “Non avevo molte aspettative, per i problemi di salute e il fatto che ho giocato le Finals infortunato - racconta -. Ho atteso la mia opportunit¨¤, e quando ¨¨ arrivata l’ho presa”. Boogie ha detto s¨¬ alla proposta gialloviola di un anno a 3,5 milioni. Meno della passata stagione, vero, ma con la prospettiva di riformare con Davis quella partnership che in un anno insieme a New Orleans aveva mostrato tanto potenziale: “Sono stati lui e Rajon Rondo, con cui ho giocato a Sacramento e ai Pelicans, a convincermi a scegliere i Lakers. Poi ho parlato anche con LeBron. Mi hanno detto tutti la stessa cosa: vieni qui per vincere”. La presenza di Davis in particolare ¨¨ stata decisiva: “Io e AD volevamo tornare a giocare insieme. A New Orleans abbiamo capito quando ci miglioriamo l’uno con l’altro, quanto rendiamo le cose pi¨´ facili l’uno per l’altro. Se a tutto questo aggiungete LeBron… sar¨¤ una stagione esaltante”.
I Lakers e il titolo
¡ªCousins sbarca ai Lakers con due convinzioni. La prima ¨¨ di poter tornare al top (“¨¨ l’unica cosa di cui sono certo dopo la scorsa stagione e lavorer¨° tutta l’estate per riuscirci”), ora che ha superato tutti i guai fisici che l’hanno tormentato a Golden State. La seconda ¨¨ che la sua nuova squadra ¨¨ da corsa, come gli hanno detto i reclutato Davis, Rondo e James: “Questo ¨¨ un roster incredibile e con tanto talento. Sulla carta siamo assolutamente in corsa per il titolo, ma non si vince sulla carta. Dobbiamo creare un gruppo, costruire una squadra e vincere partite sul campo. Ma siamo davvero forti”. Cousins ha anche chiaro che ruolo vuole avere: “Voglio fare quello che serve alla squadra per salire di livello - dice convinto, ripetendo un mantra rimastogli inchiodato nella testa dall’anno ai Warriors -. Lascio al coach la decisione se farmi giocare o meno titolare, io voglio preoccuparmi solo di quello che posso controllare, cio¨¨ il mio impegno e la mia etica del lavoro. Quando toccher¨¤ a me mi far¨° trovare pronto”. Quella a Golden State sar¨¤ anche stata una stagione con troppi alti e bassi, ma ha lasciato a Cousins la voglia di vincere la sua sfida: quella di dimostrare a tutti di poter essere di nuovo un All Star, com’era prima dell’infortunio al tendine d’Achille del gennaio 2018. Per vincerla si ¨¨ messo addosso una nuova maglia: quella di una squadra, i Lakers, che come lui vuole tornare grande. Anche col suo contributo.
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