Dream Team o Londra 12?
Kobe: "Potremmo batterli"

Kobe Bryant, 33 anni, ha già vinto l'oro nel 2008 con Team Usa. Reuters

La domanda riaffiora ad ogni Olimpiade da quando il primo Dream Team ha stregato il mondo 20 anni fa. Non devono sorprendere quindi le osservazioni che arrivano al ritiro della rappresentativa a stelle e strisce e nemmeno le risposte diplomatiche del veterano Kobe Bryant riguardo a come si comporterà questa squadra rispetto agli illustri predecessori. “Dal punto di vista del gioco, loro erano fisicamente più dotati rispetto a noi, potendo contare su gente come David Robinson, Patrick Ewing e Karl Malone - dice Bryant - Ma alcuni di loro, specialmente tra le riserve, erano molto più vecchi, diciamo a fine carriera. Noi invece possiamo contare su un gruppo di ragazzi giovani con la voglia di mettersi in gioco. Quindi non saprei, sarebbe molto dura, ma credo che potremmo farcela”. Come dargli torto, considerando che Bryant non ha mai giocato in nessuna squadra che non ritenesse all'altezza di battere tutti? Anzi, sarebbe stato sorprendente il contrario. Ma le opinioni su un ipotetico scontro diretto tra queste due squadre sono qualcosa che preferiremmo lasciare alla fantasia dei patiti della storia di questo sport e ai fan del fantabasket.

il confronto — Il Dream Team originale, capitanato da Michael Jordan, Magic Johnson, Charles Barkley e il veterano Larry Bird avrebbe sicuramente dichiarato di ritenersi più forte di questa o qualsiasi altra squadra venuta dopo di loro. Ma bisogna ammettere che sarebbe molto interessante avere vedere Bryant, LeBron James, Kevin Durant, Carmelo Anthony, Chris Paul e il resto della ciurma affrontare i loro beniamini in un testa a testa. Se vogliamo parlare di un confronto tra le migliori rappresentative olimpiche della storia, non sarebbe giusto escludere le altre, come la squadra del 1960, il Dream Team II, la nazionale del 2008 che contava su cinque giocatori presenti a Londra e anche quella del 2000 che conquistò l'oro a Sydney, solo per fare alcuni esempi. Se qualcuno avesse un programma per simulare un milione di volte queste partite immaginarie, probabilmente ci sarebbero 500.000 risultati diversi.

sfida generazionale — I professionisti di 20 anni fa sarebbero in grado di battere le stelle del college di 32 anni prima o la nuova generazione di questi tempi? Non lo sapremo mai. Ma nessun membro di qualsiasi di queste squadre cederebbe di un solo millimetro. Noi però siamo d'accordo col con coach Mike Krzyzewski, vice allenatore del Dream Team originale, quando dice che ogni squadra venuta dopo Barcellona 1992 dovrebbe astenersi dall'usare la parola Dream per descriversi e dal fare paragoni. Francamente, noi non ci sentiamo di contraddirlo.