Miami Heat-San Antonio Spurs 88-92

Tutto e il contrario di tutto. Tony Parker nell’azione che decide gara-1 e regala agli Spurs il fattore campo, s’intestardisce in palleggio, rischia di cadere, di perdere palla un paio di volte. Poi s’inventa una magia, un tiretto in sospensione totalmente fuori equilibrio allo scadere dei 24", con 5 sul cronometro del match, e stende Miami. Nonostante la tripla doppia di LeBron (18 punti con 18 rimbalzi e 10 assist) e un Wade che ha giocato ancora ad alti livelli. Ma le troppe palle perse e alcuni possessi offensivi mal gestiti dagli Heat sono risultati letali. Duncan, dopo un avvio in sordina, è stato superlativo, ma l’mvp va di diritto al franco-belga.

primo tempo — Alla faccia della presunta ruggine, gli Spurs partono con un 9-2 che costringe Spoelstra a chiamare timeout dopo soli 2'. Come previsto, è Kawhi Leonard ad occuparsi di LeBron. La replica è immediata, un 13-4 che li riporta avanti (15-13) con un ottimo Chalmers. Con Leonard in panchina, il Prescelto passa sotto le cure di Danny Green, peraltro produttivo anche in attacco. Duncan pare l’unico texano che non riesce ad entrare in partita, chiudendo il primo periodo con 0/5 dal campo, ma 5 rimbalzi e 3 assist. Cosa ben più grave però, commette anche il 2° fallo, per colpa di un folle tentativo di anticipo di Diaw su LeBron. Al 12' Miami è avanti di 1 (24-23) pur tirando col 53% dal campo contro il 43% di San Antonio. La differenza arriva dall’arco: Ray Allen e Mike Miller colpiscono a ripetizione e arriva il primo minibreak che dà il +5 agli Heat (31-26 a 9'50" dalla pausa) grazie al 5/10 da tre. Che una tripla di Norris Cole trasforma in 6/11 per il 38-29 poco dopo. I texani faticano tantissimo contro la difesa aggressiva di Miami e sotto l’altro canestro si preoccupano invece di chiudere gli spazi per le penetrazioni di LeBron finendo col chiudere malissimo sull’arco. Popovich ributta nella mischia Duncan che trova il suo primo canestro, seguito dalla terza tripla di Green che rimette in carreggiata San Antonio (38-34 a -6'48"). Duncan fa -2 ma si scatena Wade, con 3 canestri in fila. Una grande entrata di Cole riporta i floridiani a +8 (46-38). La forza di Miami è l’ottima circolazione di palla e di conseguenza la distribuzione dei punti. Con Duncan ormai definitivamente in partita, San Antonio riesce ad andare al riposo sotto solo di 3 (52-49) col caraibico top scorer a quota 12 (9 rimbalzi), con LeBron a quota 10 con 7 rimbalzi e 5 assist. Punteggio che è un lusso per i texani visto il 41% al tiro contro il 51% degli Heat. L’alto livello del match è quantificabile con le sole 4 palle perse collettive (2 a testa).

ripresa — Miami cerca di strappare con Bosh ma San Antonio ha sempre la risposta pronta e resta lì grazie a Ginobili. È il tema di tutto il terzo quarto, con un buon apporto ai bianconeri che arriva anche da Gary Neal, ex Treviso e Virtus Bologna (5 punti in fila). Dall'altra parte James attacca sempre il canestro mentre Wade pare quello di gara-7 contro Indiana. Leonard fallisce due volte dallo stesso angolo la tripla del sorpasso e Allen mette quella del +5 (72-67) sul nono assist di LBJ. Manu dalla lunetta fissa il punteggio sul 72-69 a fine periodo. Parker mette la quinta, gli Heat perdono qualche pallone di troppo ed ecco che arriva il primo vantaggio esterno dopo il 2-9 iniziale. Lo firma il play francese dalla lunetta (76-77 a -7'40") con gli Heat che dopo l’intervallo hanno 12/30 al tiro. Miami non trova più il canestro e fatica addirittura ad arrivare al tiro (5 perse in 8' dopo le 4 totali dei primi 3 periodi) e Parker in sospensione fa 79-85 con 3'30" da giocare. Dopo un rimbalzo offensivo tramutato in canestro dal Prescelto, Green infila la pesantissima tripla dell’81-88 a 2’07” dalla sirena. Ora c’è LeBron su Parker ed è lui in attacco a mettere l’83-88, prima del fallo dello stesso Green sul tiro da tre di Ray Allen, che ai liberi fa 86-88 con 1'28" da giocare. Duncan si procura un fallo molto generoso e con il 2/2 ai liberi riporta gli Spurs a +4 (86-90) a 1’08. Bosh sbaglia da tre a -1', Parker fa lo stesso a -38", Manu manda James in lunetta per il -2 (88-90) a -31". Ultimo attacco Spurs: Parker eccede nel palleggio, rischia di perder palla un paio di volte, non si sa come mantiene vivo il palleggio e trova un canestro, un jumper fuori equilibrio, a 5" dalla sirena e allo scadere dei 24 (confermato dall’instant replay) che regala l’1-0 ai biancoargento. Gran partita, gran finale, ma serie che si preannuncia lunga, nonostante sia saltato il fattore campo già al primo tentativo. Ci sarà da divertirsi.

Miami: James 18 (18 rimbalzi e 10 assist), Wade 17, Bosh e Allen 13. San Antonio: Parker 21 (6 assist), Duncan 20 (14 rimbalzi), Ginobili 13, Green 12.