Bargnani per Pau Gasol
Solo una pazza idea?

Tutti sanno che i giornalisti Nba hanno una grossa responsabilità. Cosa possiamo fare per far sì che i Lakers diventino campioni? Che sta succedendo ai Lakers? Forse Kobe zoppica? Scherzi a parte, abbiamo una buona idea e saremmo alquanto sorpresi se non si verificasse. Crediamo che sia praticamente ovvio, guardando le partite dei Lakers, che Pau Gasol non arriverà in fondo alla stagione nonostante le notizie che arrivano da Los Angeles riguardo all'assenza di progetti di scambio che lo riguardino. Tuttavia, sarebbe utile misurare la lunghezza del naso dei dirigenti dei Lakers. Mike D'Antoni ha già trovato quel feeling con Antawn Jamison che il giocatore probabilmente non ha mai avuto con l'ex coach Mike Brown. Nelle prime dieci partite dei Lakers sotto le gestioni Brown e Bernie Bickerstaff, Jamison ha segnato 3.8 punti di media e non è mai andato in doppia cifra. Nelle ultime quattro partite, prima di domenica sera, Jamison ha segnato una media di 17.8 punti e 9.5 rimbalzi, facendone registrare rispettivamente 33 e 12 contro Denver (ricordiamo che nelle prime dieci partite Jamison aveva segnato un totale di 38 punti). Nella sconfitta di domenica contro i Magic, Jamison ha segnato 10 punti, finendo la partita al posto di Gasol. Sì, lo stile di allenamento influisce anche sulle carriere dei giocatori.

Pau Gasol, 32 anni, 12,6 punti a partita. Ap

problema — E il motivo è ovvio: Jamison è un giocatore che si adatta meglio al sistema di gioco di D'Antoni. Il coach non crede nei post up, anche se ha dovuto ricorrere a questo schema in alcune occasioni vista l'assenza di Steve Nash. Il suo gioco si basa sui tiratori e sul pick and roll e pick and pop del lungo. Gasol potrebbe essere questo lungo, ma purtroppo per lui c'è già Dwight Howard, il quale dovrà essere assolutamente riconfermato dai Lakers nella prossima estate. E faranno bene a renderlo felice, visto quel che può fare quando è triste. E Howard domenica contro i Magic, ironia della sorte, che hanno fatto sistematicamente fallo su di lui nel secondo tempo, non ha fatto un granché, sbagliando 12 tiri su 21. D'Antoni ha quindi le mani legate, ma non si può ignorare un talento come Gasol, bisogna sostituirlo.

Andrea Bargnani, 27 anni, 17 punti a partita. Reuters

soluzioni — Non che questa sia una novità, visto che è più di un anno che girano voci e ipotesi: Josh Smith, forse Ryan Anderson da New Orleans, ottimo per il gioco di D'Antoni. Sarebbe un giocatore giusto, ma un Gasol a New Orleans non avrebbe senso per gli Hornets che vogliono o fare bella figura ai playoff o andare in lotteria con buone probabilità di pescare una scelta alta. C'è solo uno scambio che deve avvenire: Gasol per Andrea Bargnani e Jose Calderon. I Lakers probabilmente aggiungerebbero anche un playmaker come Darius Morris. Una scelta ovvia per i Lakers, Bargnani è il giocatore perfetto per gli schemi di D'Antoni, e questo è addirittura il motivo per il quale Bryan Colangelo, general manager di Toronto ha cercato per anni di ingaggiare D'Antoni. Perché no? A Phoenix hanno fatto davvero bene e Colangelo ha fallito l'obiettivo Steve Nash durante l'estate. Bargnani, ex prima scelta del draft, non è più ben visto a Toronto. Ma parliamo comunque di un giocatore alto 213 cm con un ottimo tiro da tre e che gira per il campo come pochi lunghi sanno fare. Nash è ancora fuori e quando ritornerà non sarà più quel giocatore da 30 minuti. Calderon è all'ultimo anno di contratto e un playmaker che gioca col pick and roll e sa segnare potrebbe essere un ottimo sostituto per Nash.

strada obbligata — Gasol guadagnerà 19 milioni di dollari per le prossime 2 stagioni con una trade addition del 15%. È davvero uno sforzo oneroso, ma Colangelo non ha altra scelta. Deve raggiungere i playoff, e, nonostante un avvio non troppo brillante, i Raptors ci sono vicini potendo contare su pezzi pregiati come Jonas Valanciunas e DeMar DeRozan. L'arrivo di Pau potrebbe voler dire avere il miglior pacchetto lunghi a Est, qualcuno che possa fare da tutor a Valanciunas e rivitalizzare la carriera dello spagnolo visto il chiaro disinteresse mostrato con i Lakers. Inoltre, se i Raptors dovessero qualificarsi ai playoff, manterrebbero la loro scelta al draft in virtù dell'accordo messo in piedi dai Rockets per l'arrivo di James Harden. Questo rafforzerebbe le misure prese da Colangelo nella costruzione della squadra e nella questione dei rinnovi contrattuali. Inoltre Toronto deve lasciarsi alle spalle Chris Bosh e diventare finalmente una squadra da playoff. Durante l'offseason Colangelo ha preso dei rischi con alcuni acquisti come Landry Fields e John Lucas e può contare adesso un playmaker di alto livello come Kyle Lowry. Pau potrebbe divertirsi molto con questa squadra e, allo stesso tempo, garantire a D'Antoni l'organico giusto per arrivare al successo. E ne ha veramente bisogno vista la confusione che regna nei Lakers. Purtroppo non abbiamo ancora nessuna idea per i Wizards.