E' la vigilia di Italia-Brasile. E Cesare Prandelli avrebbe tanta voglia di parlare “solo” di una sfida classica e senza tempo, resa ancor più suggestiva dalla location, Salvador, a casa della Seleçao. Ma le proteste che hanno interessato tutto il Brasile, in questi giorni, inscenate dai dimostranti contro le spese sostenute per gli investimenti per lo sport, mentre vengono rivendicati aiuti per chi soffre la fame, qui, costringono il c.t. dell’Italia ad una conferenza stampa bivalente. Campo e sociale diventano due temi paralleli, quasi una sovrapposizione calcistica. Purtroppo poco riuscita. Una cosa è chiara, e netta, nella posizione dell’allenatore della Nazionale: “Tornare a casa? Non ci pensiamo proprio”.

Cesare Prandelli con Riccardo Montolivo in conferenza stampa. Afp

VIOLENZA E SICUREZZA — “Tornare a casa, dopo le proteste sociali che si sono scatenate in tutto il Brasile? No, assolutamente no, non ci stiamo proprio pensando. Però finché siamo rimasti a Rio de Janeiro c’era la massima tranquillità. Tra Recife e qua a Salvador, per precauzione ci hanno chiesto di rimanere in albergo. Balotelli è uscito? Si confonde in mezzo ai locali, c’era un permesso speciale per lui (ride ndr). In realtà era circondato da bambini bisognosi - precisa poi -, lui appoggia un progetto sociale, di solidarietà qui in Brasile (Mata Escura Novo Rumo ndr). Le manifestazioni civili possono stimolare i miglioramenti di un Paese, quando sfociano in violenza diventa preoccupante. Sono tanti a manifestare, un milione e mezzo solo a Rio, quindi preoccupa, perché diventa difficile capire chi ha intenzioni bellicose, in mezzo a tanta gente. Spero che domani si possa vedere una partita spettacolare, e che fuori dallo stadio non ci siano problemi”.

VERSO IL BRASILE — “Oggi proveremo (un altro modulo, ndr) per dare ancora più equilibrio a questa squadra. Contro il Brasile faremo giocare giocatori freschi. La differenza non la fanno tanto i gesti tecnici, ma la condizione fisica. Dalla mia squadra contro la Seleçao mi aspetto coraggio. Non voglio passare 90’ nella nostra metà campo. Balotelli o Neymar? Sarebbe interessante vederli assieme. Il caldo? Dovremmo avere tutti lo stesso tempo per prepararsi a certe condizioni, climatiche e logistiche. Noi abbiamo dovuto giocare una gara di qualificazione mondiale (a Praga con la Repubblica Ceca, ndr) subito prima della Confederations Cup. Contro il Giappone fisicamente non avevamo modo di reagire. Vincere per evitare la Spagna? Alla Spagna non ci pensiamo proprio”.

SI CAMBIA — Cesare Prandelli cambia. Modulo e giocatori, in prospettiva Brasile. Il perché lo aveva spiegato in conferenza stampa, pochi minuti prima dell'inizio dell'allenamento della vigilia, allo stadio Fonte Nova di Salvador. "Servono forze fresche". Contro il Giappone l'Italia ha finito senza gambe e fiato. E allora, siccome tra l'altro mancano Pirlo per squalifica e De Rossi per infortunio, e quindi due cambi sono già obbligati, spazio al turnover.

faraone stop — Non si è allenato con i compagni El Shaarawy, fermato da una contusione al piede sinistro patita nel primo allenamento a Salvador. Gli uomini ruotati rispetto ai titolari contro il Giappone, dopo aver visto le prove tattiche, sembrano essere ben cinque.

PROVE E NUMERI — Davanti a Buffon solita difesa a quattro, con Abate e De Sciglio terzini, ma nella seduta tutta aperta ai media (rispetto ai soliti 15' di concessione classica, alla vigilia) tra quelli provati titolari stavolta c'è Bonucci, al posto di Barzagli, accanto a Chiellini. In mezzo, ai fianchi di Montolivo, impostato davanti alla difesa, ci sono Aquilani da interno destro e Marchisio da interno sinistro. Larghi, attaccanti esterni, Diamanti sulla fascia destra e Candreva sull'altra corsia. Balotelli centravanti. Poi Prandelli ha provato anche un modulo diverso, ma con gli stessi interpreti. Quindi a gara in corso (o forse persino dal 1') potrebbe passare dal 4-3-3 o 4-1-4-1, come lo si voglia chiamare, al 4-2-3-1. Con Aquilani che "si abbassa" accanto a Montolivo, e Diamanti che "si alza", dietro Balotelli, mentre Candreva trasloca sulla destra, con Marchisio dall'altra parte.

Il brasile — E questa dovrebbe essere la formazione del Brasile. Non c'è Paulinho, parte titolare il laziale Hernanes. In più persiste un dubbio fra Oscar e Lucas. LA FORMAZIONE: Julio Cesar; Daniel Alves, Thiago Silva, Dante, Marcelo; Luis Gustavo, Hernanes; Oscar (Lucas), Neymar, Hulk; Fred.