Cesare Prandelli, c.t. della Nazionale italiana. Ap

Da oggi si fa sul serio. Perché oggi parte ufficialmente l’operazione “Brasile 2014”. Ed in vista dell’esordio nel Girone di qualificazione (previsto per venerdì a Sofia contro la Bulgaria), Prandelli ammonisce: “Sono un po’ preoccupato. Hanno una squadra rinnovata, con forte spirito d’appartenenza, e giochiamo in uno stadio complicato. Avremo problemi, e dovremo superare molti ostacoli: considerando che il nostro è tra i gironi più difficili”. La fiducia nel suo gruppo, però, è altissima. “Il recente Europeo ha detto che siamo la seconda forza del nostro continente. Per questo gli avversari ci affronteranno in maniera diversa”.

Novità — Le spiega direttamente il c.t. “Stiamo cambiando il modo di stare in campo. Anche i problemi fisici di Balotelli stanno influendo, per questo ho convocato attaccanti con caratteristiche diverse come Osvaldo e Pazzini. Inoltre molte squadre nel nostro campionato dietro giocano a tre: e visto il poco tempo a disposizione, sarebbe presuntuoso trovare equilibrio in due giorni sconvolgendo meccanismi che i calciatori adottano nei propri club”.

Cassano — Tra gli esclusi ancora Fantantonio. “Lui stesso ha detto di essere al 50%-60%. E non abbiamo il tempo di recuperare giocatori. Quando sarà al top faremo scelte dal punto di vista tecnico, al momento devo puntare su chi mi assicura intensità ed integrità fisica”.

Sebastian Giovinco. 10 presenze in Nazionale. Bozzani

Giovinco e Osvaldo — “Sebastian ha già fatto il salto di qualità, adesso deve trovare continuità. E’ maturato, per noi è sempre stato un giocatore importante”. Poi sul romanista. “E’ il prototipo dell’attaccante moderno. All’Europeo non lo portai perché nell’ultimo mese e mezzo di campionato era troppo nervoso”.

Italiani — “Sono sempre più presenti nelle formazioni titolari dei vari club. “Ricordo che due anni fa in Supercoppa tra Inter e Roma ce ne erano due. Adesso è diverso. Lo scorso anno la Juventus, adesso anche il Milan (contro il Bologna il solo Boateng era straniero nella formazione iniziale). Questo è un vantaggio indubbio per la Nazionale”.

Conte — Discorso che vira ancora sul tecnico bianconero: “Ha preso 10 mesi di squalifica per omessa denuncia, cosa dovevano fare: dargli l’ergastolo? Discorso diverso è per chi l’illecito sportivo lo commette, o ne commette molti. L’omessa denuncia è un problema difficile da valutare, magari in questi anni tutti sono stati marginalmente coinvolti sentendo voci o chiacchiere. Ripeto, valutare l’omessa denuncia è molto difficile”.

Zeman e Totti — “Noi tecnici abbiamo avuto sempre una considerazione molto alta di Zeman, a Coverciano nello studio del 4-3-3 lui è il riferimento dei movimenti offensivi. Perché è stato ai margini dei grandi club negli ultimi anni? Non lo so”. Poi su Totti: “Lui è il calcio, vorremmo non smettesse mai. Spero i giovani prendano il suo posto”.

Infortunati — Rimangono da valutare De Rossi, Astori e Balzaretti. I primi due restano a Coverciano e verranno valutati nei prossimi giorni. Preoccupa di più il laterale della Roma che arriverà stasera in ritiro intorno alle 17 (problemi familiari ndr.) e domani eseguirà degli accertamenti. Nel frattempo è stato convocato l’atalantino Peluso.

insigne — A Coverciano ha parlato anche l'attaccante per la prima volta in Nazionale: "Napoli da scudetto? Se continuiamo a giocare così, possiamo giocarcela con chiunque, anche se la Juve ha grandi campioni e di Inter e Milan non mi fido. Penso di aver fatto bene con Zeman, che mi ha insegnato tanto. Sul momento non ho creduto a questa chiamata, ringrazio il c.t., credo di essermela alla fine meritata. Era uno dei miei sogni, insieme a quello di esordire in A con la maglia del Napoli". Il suo idolo, ha rivelato, è Alessandro Del Piero: "Guardavo i suoi gol, l'ho sempre ammirato. Mi dispiace di non poterlo affrontare, non poter scambiare la maglia. Del Piero non ha ancora trovato squadra? Dirò a De Laurentis di portarlo a Napoli...".