I modelli di un periodo irripetibile per il grande cantiere di Sarnico, che oggi costruisce anche superyacht. Ma soprattutto tra gli Anni 60 e 70 conquist¨° il mondo con i suoi piccoli gioielli
Dalla 'Plancia' - come l'aveva ribattezzata l'ingegner Carlo Riva, leggenda della nautica scomparsa nel 2017 - si guarda il bellissimo lago d'Iseo e si domina il cantiere italiano pi¨´ famoso nel mondo. Qui, a Sarnico sulla sponda bergamasca del Sebino, arriv¨° nel 1842 un mastro d'ascia comacino: Pietro Riva che conquist¨° i pescatori del luogo, rimettendo in sesto gran parte delle barche rimaste danneggiate in una tempesta. ? l'inizio di una storia incredibile, tra alti e bassi, che diventa di successo nello scorso secolo: dopo una prima parte legata ai successi delle barche sportive, ¨¨ negli Anni 50 - grazie alle visioni di Carlo Riva, classe 1922 - che il brand diventa sinonimo di eleganza sull'acqua, dalla Florida alla Costa Azzurra. Motoscafi leggendari, linee raffinate, una costruzione in legno che definire 'artigianale' ¨¨ poco. Poi arriveranno la vetroresina e la Rolls-Royce che acquista il cantiere nel 1990, i materiali compositi e gli yacht di grandi dimensioni, il gruppo Ferretti di cui fa parte del 2000 e la sede a La Spezia. Ma il mito, con tutto il rispetto per il presente, appartiene alle barche del passato: quelle realizzate in legno. Riviviamole.
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