Lo strano anno
di Robert Kubica

Dalla sua prima e unica vittoria in F.1 che avveniva a Montreal proprio di questi tempi nel 2008 agli 0 punti in classifica in questo 2009. "Pazienza, questo è l'automobilismo. In F.1 si vince e si perde in tanti. L'Italia? Mi ha dato tanto e mi piace. Io e Alonso in Ferrari? Io non sogno"

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ISTANBUL (Turchia), 5 giugno 2009 - Come cambiano le cose. Prendete Robert Kubica, il 24enne talento della Bmw: un anno e due giorni fa di questi tempi andava a conquistare sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal la prima (e per ora unica) vittoria in F.1, e con un bottino di 46 punti si portava a due lunghezze dal leader del Mondiale, Felipe Massa.

classifica bizzarra — Così, guardando la classifica bizzarra di questo 2009, si fatica a credere che il nome di Kubica sia in fondo, 0 punti e un 11° posto come miglior piazzamento in 6 Gp, con il solo Kazuki Nakajima messo peggio, in virtù di un 12° come miglior risultato. Ci sarebbe da uscirne pazzi... "La realtà è che ogni anno ha la sua storia, questo è l'automobilismo, - attacca Robert -, ma non è frustrante. La Formula 1 è uno sport complesso, fatto di tante persone. Se questa situazione dipendesse al 100% da me mi potrei preoccupare, ma anche chi guarda la F.1 solo in tv capisce come i risultati dipendano da tanti fattori. Quello che possiamo fare è continuare a lavorare per risalire".

Robert Kubica. LaPresse

Smarrimento — Il fondo si è toccato due settimane fa a Monaco, con le due Bmw relegate in fondo al gruppo in qualifica "e di sicuro qui sarà facile fare meglio" ironizza Kubica, oggi 3°, che pensa amaramente all'occasione sprecata di Melbourne. "Nell'incidente con Vettel nel finale e con il motore rotto in Malesia ho perso parecchi punti. Ma la realtà è che non siamo competitivi come ci aspettavamo, siamo ben al di sotto delle aspettative e penso che si noti". Non lo dice Kubica, ma conoscendo la sua combattività, non può non essere preoccupato dallo smarrimento di cui pare essere preda la Bmw, tra le prime squadre a lavorare sulla monoposto 2009, quella che ha pesantemente insistito per avere il kers (per non usarlo nemmeno qui), quella che solo qui ha fatto debuttare il doppio diffusore. "I team grossi non si vedono quando vincono sempre, ma nei momenti di difficoltà. Guardate cosa hanno fatto Ferrari e McLaren... Noi dobbiamo fare lo stesso, con passi doppi per raggiungere gli altri".

il SOGNO FERRARI — Ma il futuro del pilota polacco sarà lontano dalla squadra di Monaco di Baviera e magari potrebbe avvicinarsi all'Italia, paese che un po' lo ha adottato? "I risultati di quest'anno non influiranno sulle mie decisioni. Io sono tranquillo e sereno e per ora penso a lavorare qui. Quanto all'Italia, mi hanno appiccicato addosso questa etichetta, ma io sono polacco, anche se non nascondo che l'Italia mi piace, ci ho vissuto tanto e mi ha dato tanto, sia per i risultati a livello sportivo che nella vita privata, con persone che mi hanno fatto crescere tanto". In Italia, molti tifosi sognano sulla Ferrari una coppia Kubica-Alonso. È un sogno pure di Robert? "Io non sogno" taglia corto. Piuttosto, ripensando alla Bmw che si trova per le mani, è più facile che abbia gli incubi.