Il disastro aereo del volo Jeju Air 2216 in Corea del Sud ha riportato alla luce la potenziale pericolosit¨¤ di un bird strike, ossia della collisione tra un aeromobile e uno o pi¨´ volatili. Ecco quanto sono frequenti e rischiosi questi fenomeni e quali misure vengono prese in atto per contenerne i danni
Tra le possibili cause del disastro aereo del volo Jeju Air 2216 in Corea del Sud, le ipotesi pi¨´ accreditate comprendono anche un "bird strike". Si tratta della collisione dell'aeromobile con uno stormo di uccelli, fenomeno storicamente alla base di pi¨´ di un incidente, e inizialmente indicato come possibile causa anche dello schianto del volo Azerbaijan Airlines 8243 in Kazakistan, ma in quest'ultimo caso si ¨¨ concluso che il danneggiamento dell'aeromobile fosse da attribuire ad un ordigno militare. La frequenza dei bird strike, in un mondo in cui ogni giorno pi¨´ di 90.000 aerei passeggeri e 100.000 aerei merci prendono il volo, non ¨¨ totalmente irrisoria, ma la stragrande maggioranza delle volte il tutto si conclude senza danni n¨¦ feriti. Ecco probabilit¨¤, rischi e contromisure adottate dai costruttori di aerei.?
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casistiche
¡ª ?La commissione birdstrike dell'Enac, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, riporta che nel 2023, su un totale di?1.376.435 voli passeggeri in Italia,?2.279 di essi hanno registrato collisioni con volatili. Di queste, il 4% ha generato un effetto sul volo, e il 2% ha causato un danneggiamento all'aeromobile. Stando alle statistiche dell'Enac, la fase di atterraggio sarebbe quella pi¨´ esposta ad un rischio di bird strike: il 51% delle collisioni con volatili avvenute nel 2023 negli aeroporti italiani si ¨¨ verificato in questa fase di volo. Naturalmente, anche la quota incide notevolmente sui rischi, con il 62% dei bird strike registrati ad una quota di zero piedi e oltre il 90% sotto i 3.500 piedi. Da considerare inoltre anche la stagionalit¨¤ del fenomeno, che tende ad intensificarsi nei mesi estivi, toccando l'apice a luglio, quando si verificano il 17,8% del totale delle collisioni con la fauna. Infine, anche l'orario gioca un fattore importante: il mattino ¨¨ il momento della giornata in cui si verificano la maggior parte dei fenomeni di bird strike, con un picco considerevole tra le 9:00 e le 10:00, e anche la fascia serale tra le 17:00 e le 19:00 risulta esposta in misura maggiore rispetto alla media. Con il calare del sole, scende anche l'incidentalit¨¤. A livello globale, il tasso di incidenza del fenomeno del bird strike varia dai 2.8 agli 8.2 casi ogni 10.000 voli, in base al paese considerato, e circa il 6-7% di questi fenomeni ha un qualche tipo di impatto sul volo.?
i rischi
¡ª ?Si calcola che dal 1905, anno in cui ¨¨ stata registrata la prima collisione di un aeromobile con un volatile, ad oggi, 804 persone siano decedute in seguito ad un incidente aereo causato da un bird strike. Valore che, se dovesse essere confermata l'ipotesi di contatto con uccelli anche per lo schianto del volo Jeju Air 2216, salirebbe a 973. Il rischio pi¨´ comune comportato da un bird strike ¨¨ la rottura del motore dell'aeromobile: l'Enac riporta che, a fronte di 160 ingestioni di volatili in propulsori di aerei, 22 di essi hanno riportato danni. Ci¨° avviene solitamente quando la massa degli animali risucchiati dal propulsore ¨¨ tale da danneggiare almeno una paletta della turbina, generando un effetto "a cascata" che pu¨° portare anche alla distruzione del motore o all'incendio. Questo ad esempio ¨¨ ci¨° che accadde al volo?US Airways?1549, protagonista del noto ammaraggio nel fiume Hudson del 2009. Anche l'aviazione militare non ¨¨ esente dal rischio di bird strike: tra i pi¨´ recenti casi di cronaca, il tragico schianto dell'MB339-A delle Frecce Tricolori presso l'aeroporto di Torino Caselle nel 2023.?
prevenzione
¡ª ?Il bird strike, soprattutto quando abbinato ad uno o pi¨´ altri imprevisti problematici, ¨¨ ancora oggi tra i principali fattori di incidentalit¨¤ tra gli aeromobili. Per questo, l'Easa e l'Faa, rispettivamente l'agenzia per l'aviazione europea e l'equivalente statunitense, impongono che ogni nuovo aeromobile sia in grado di sopportare senza danni l'impatto con un oggetto fino a 1,8 chilogrammi di massa in un qualsiasi punto dell'aereo. I motori degli aerei di linea pi¨´ recenti, inoltre, sono dotati di un sistema di spegnimento automatico nel caso in cui si verifichi la collisione con un oggetto di massa superiore ad 1,8 kg, per contenere i danni da bird strike. Questo evidenzia tuttavia quanto possa risultare rischioso imbattersi a bassa quota in un folto stormo di uccelli: nel caso dell'ammaraggio nel fiume Hudson del 2009, dei volatili sono finiti in entrambi i motori, provocandone lo spegnimento . Per questo, ¨¨ cruciale agire anche "da terra", con segnalazioni tramite torre di controllo di eventuali stormi in posizioni potenzialmente pericolose ed attivit¨¤ di contenimento della fauna. Come evidenzia l'Enac, sono molteplici le misure adottate dai singoli aeroporti, come l'impiego di cannoncini a gas radiocomandati, sistemi di allontanamento acustico, torce laser e sistemi a distress-call fissi o portatili.?
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