energia
Benzina e gasolio in Italia: da dove arriva il petrolio. Libia in testa
Il 26 agosto il governo di Khalifa Haftar, che guida la parte est della Libia, ha annunciato lo stop alla produzione e all'esportazione di petrolio. L'unico esecutivo libico riconosciuto a livello internazionale ¨¨ quello con sede a Tripoli (la capitale della parte est ¨¨ Bengasi), ma ¨¨ nella parte orientale del Paese che si trovano la maggior parte dei giacimenti petroliferi. Lo stop alla produzione, confermato da diversi ingegneri impegnati in giacimenti nell'est della Libia, ha destato diverse preoccupazioni relative a un possibile aumento del prezzo del petrolio e, di conseguenza, anche dei carburanti. Tra i Paesi pi¨´ esposti a questo rischio c'¨¨ l'Italia, che ha nel Paese nordafricano il suo primo fornitore di greggio. L'attuale situazione potrebbe costringere il nostro Paese a riferirsi a un altro fornitore in fretta, con il pericolo di dover comprare a prezzi pi¨´ alti.
la situazione geopolitica
¡ª ?La Libia ¨¨ tornata a essere il primo fornitore italiano di petrolio dopo 10 anni. Un "ritorno al passato" dovuto anche all'attuale situazione geopolitica, in particolare alla guerra di Ucraina e alla situazione mediorientale. Lo scontro bellico tra Mosca e Kiev ha portato l'Italia e i suoi alleati a interrompere le importazioni marittime di petrolio russo. La guerra tra Israele e Hamas cominciata il 7 ottobre 2023, invece, ha avuto come conseguenza una riduzione dell'importazione dal Medio Oriente, dovuta soprattutto alle difficolt¨¤ che si incontrano nell'attraversare il Mar Rosso. La Libia, come detto, ¨¨ dunque tornata a essere il nostro primo fornitore: l'Italia ha importato circa 6.253.000 tonnellate dal Paese nordafricano da gennaio a giugno 2024 (tutti i dati riportati nell'articolo sono dell'Unem,?Unione energie per la mobilit¨¤, l'associazione che deriva dall'Unione petrolifera italiana). Si tratta del 22,3% del totale. Rispetto al 2023, ¨¨ stato importato dalla Libia il 37,7% in pi¨´ del greggio.?
gli altri grandi fornitori
¡ª ?Il secondo fornitore italiano di petrolio ¨¨ l'Azerbaijan: da questo Paese l'Italia ha importato?4.423.00 tonnellate di greggio nei primi sei mesi del 2024 (15,8% del totale, -17,3% sul 2023). Chiude il podio il?Kazakhstan con?4.368.000 tonnellate (15,6% del totale, +22,1% sul 2023). Come gi¨¤ accennato prima, ¨¨ notevolmente calata l'importazione da Paesi mediorientali quali l'Iraq e l'Arabia Saudita, con variazioni rispettivamente del -32,4% e del -23,3% sul 2023. Questi Paesi rimangono comunque fornitori importanti per l'Italia: il greggio importato da Baghdad equivale al 10% del totale, mentre quello di Riad incide al 7%. Da un punto di vista regionale ¨¨ l'Africa l'area da cui l'Italia importa pi¨´ petrolio (36,6% del totale, +15,7% sul 2023), seguita dai Paesi ex Urss (31,4%, -1,5% sul 2023). Al terzo posto proprio il Medio Oriente (17,8% del totale, -28,2% sul 2023), medaglia di legno invece per l'America (11,1%, -10,0% sul 2023). Ultima posizione per l'Europa, da cui l'Italia ha importato il 3,1% del suo greggio nei primi 6 mesi del 2024 (-23,8% sul 2023).?
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