lotta al titolo
In MotoGP esistono i giochi di squadra? Storie ed effetti sul Mondiale 2020
Tre gare alla fine, sei piloti in 32 punti: che vinca il migliore, si dice. Sar¨¤ cos¨¬? Negli ultimi tre round iberici dell¡¯8 e 15 novembre a Valencia e del 22 novembre a Portimao si decider¨¤ il titolo MotoGP 2020, mondiale anomalo per le restrizioni da Coronavirus, con appuntamenti condensati e due gare sullo stesso circuito per ben 10 GP sul totale di 15. C¡¯¨¨ poi l¡¯assenza di Marc Marquez che ha tolto il punto di riferimento rappresentato dal numero uno delle ultime stagioni ma al contempo ha spinto le motivazioni e le speranze di vittoria dei suoi avversari. Insomma, una MotoGP combattuta e spettacolare, con l¡¯attesissimo finale trilling.
incertezza
¡ª ?Gli otto vincitori diversi nei primi undici round fanno capire l¡¯aria che tira in questo campionato anche se ci¨° avvenne anche nel 2016, nella prima stagione della Michelin in sostituzione della Bridgestone, con 9 vincitori diversi, campionato finito con Marquez davanti a Rossi e a Lorenzo. Una MotoGP infuocata: i tempi sul giro di prove e qualifiche sono assai ristretti, come ad esempio nell¡¯ultimo GP di Teruel i dodici piloti della Q2 racchiusi in meno di otto decimi (0¡¯¡¯760)! E oggi la classifica vede i primi sei piloti in 32 punti! Il 23enne spagnolo della Suzuki Joan Mir, con sei podi (di cui tre secondi posti ma nessuna vittoria), ha 14 preziosissimi punti di vantaggio sul secondo Quartararo (Yamaha), 19 sul terzo Vi?ales (Yamaha), 25 sul quarto Morbidelli (Yamaha), 28 sul quinto Dovizioso (Ducati), 32 sul sesto Rins (Suzuki). L¡¯assenza forzata di Marc Marquez per i postumi della caduta di Jerez ha inciso e incide ma ¨¨ il ¡°fattore gomma¡± ad aver condizionato fin qui il campionato e, verosimilmente, a decretarne il risultato finale. Per questo motivo non si pu¨° dire oggi che ci sia un favorito.
record
¡ª ?Ci¨° vale anche per Mir, capoclassifica pur senza essere ancora salito sul gradino pi¨´ alto del podio. Mai in 72 anni di storia della classe regina del Motomondiale un pilota ha conquistato il titolo senza aver vinto almeno una gara. In questo quadro diventano decisive le tattiche dei singoli piloti (specie dei primi 2-3: attaccare o restare prudenti?) e la possibilit¨¤ o meno dei ¡°giochi di squadra¡±, sia in Suzuki che in Yamaha e Ducati, senza dimenticare Honda che con i suoi piloti (in primis Nakagami e Marquez jr ) pu¨° ¨C involontariamente o meno ¨C favorire o sfavorire uno dei contendenti al titolo. Giochi di squadra, per nulla scontati, perch¨¦ tutti i piloti sopra citati vogliono vincere e tutti, pur con diversi gradi di possibilit¨¤, sono in grado di conquistare la corona.
dettagli
¡ª ?In particolare, in Suzuki, Rins pu¨° ancora giocarsi le sue (ultime) chance; in Yamaha Quartararo e Vi?ales sono divisi da cinque punticini e Morbidelli dopo l¡¯exploit di Aragon 2 ¨¨ l¨¬; in Ducati tira una brutta aria e fra i suoi piloti sar¨¤ difficile trovare la quadra. Si vedr¨¤. Tutto pu¨° accadere. Soprattutto difficile credere a chi gi¨¤, nei team, mette le mani avanti giurando e spergiurando che non verranno impartiti ¡°ordini di scuderia¡±. Nel motociclismo, da sempre, non solo nel Motomondiale, ci sono stati giochi di squadra e ordini di scuderia favorendo alcuni piloti e conseguentemente danneggiando altri. Ci¨° perch¨¦ l¡¯obiettivo ¨¨ vincere e a quell¡¯obiettivo tutto (o quasi tutto) si sacrifica e anche perch¨¦ ¨C specie nelle grandi Case italiane del motociclismo dei decenni scorsi (Guzzi, Gilera, MV Agusta, Bianchi, Mondial, Benelli, Morini, Ducati) - il pilota era al ¡°servizio¡± della Marca.
un po¡¯ di storia
¡ª ?Non solo: ci sono stati anche piloti non della stessa squadra che hanno interferito nella bagarre finale fra due avversari, anche con azioni di ¡°rallentamento¡± nella logica che ¡°il nemico del mio nemico ¨¨ mio amico¡±. E i regolamenti FIM? C¡¯erano e ci sono e recitano bene ma poi... consentono di razzolare male: ¡°I piloti devono guidare in modo responsabile e che non provochi pericoli per altri concorrenti o partecipanti, sia sulla pista che sulla pitlane. Ogni violazione di questa regola pu¨° essere penalizzata¡± ... Quanti episodi incresciosi, a volte con contraddizioni e controversie irrisolte e code polemiche alquanto spiacevoli? Come non ricordare Valentino Rossi che accus¨° Marc Marquez di averlo rallentato nel GP di Malesia 2015 dopo un burrascoso tete-a-tete in pista con la commissione che pun¨¬ il Dottore per il famoso gesto di reazione? La logica, o il monito, in questi casi non cambia: vinca il migliore, rispettatevi, la pista non ¨¨ il Circo Massimo della corsa delle bighe.
suzuki
¡ª ?Dunque, con l¡¯atteso finale thrilling della MotoGP, ci saranno o no gli ¡°ordini di scuderia¡±? A meno di fatti rilevanti nelle prossime due gare in Spagna (l¡¯out di uno dei protagonisti per caduta o per k.o. tecnico) fino all¡¯ultimo GP in Portogallo ci sar¨¤ il ¡°liberi tutti¡±, ognuno potr¨¤ giocare le proprie carte. Perch¨¦ gli ordini di scuderia siano fattibili e proficui servono nella Casa/Team un sistema interno consolidato e costruttivo nella scala gerarchica e una situazione non conflittuale fra squadra e piloti e soprattutto fra gli stessi piloti. Questa, attualmente, ¨¨ la situazione favorevole che c¡¯¨¨ in Casa Suzuki, dove c¡¯¨¨ armonia e rispetto fra i piloti e dove l¡¯ottimo direttore d¡¯orchestra Brivio ai suoi piloti pu¨° solo raccomandare: ¡°Non fatevi del male fra di voi, non buttatevi fuori!¡±. Poi, chi fra Mir e Rins ¨¨ davanti dopo i prossimi due round spagnoli ha diritto al trattamento dovuto al ¡°capitano¡±.
yamaha
¡ª ?Pi¨´ complessa la situazione in Casa Yamaha, dove oggi non ¨¨ possibile dare ordini n¨¦ ai piloti del Team ufficiale, tanto meno a quelli del Team esterno: si rischia di incrinare i delicati equilibri interni anche in prospettiva 2021. Tocca a Vi?ales e Quartararo, ma anche a Morbidelli, dar prova di saggezza e maturit¨¤ dimostrando sul campo di poter saper fare da soli. E se Rossi rientra? A Valentino serve un risultato di prestigio per se stesso ma se proprio fosse indispensabile il proprio supporto, evidentemente darebbe una mano al ¡°suo¡± Morbidelli.
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ducati e gli altri
¡ª ?E Ducati? Non c¡¯¨¨ una situazione interna per poter ¡°dare ordini¡± e gestire il ¡°gioco di squadra¡±. Si pu¨° provare con Miller che ¨¨ per¨° come cercare di addomesticare un leone... affamato. Borgo Panigale non pu¨° che cercare di mettere tutti i piloti nelle migliori condizioni tecniche. Honda? I suoi piloti sono liberi di fare la loro corsa puntando a vincere almeno una gara. Solo involontariamente Nakagami, Marquez Jr, Crutchlow possono interferire nel gioco iridato altrui. Idem per Ktm.
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