Pap¨¤ Vito ¨¨ l'ospite della puntata: "Domenica? sul muretto non avevo il coraggio di guardare. Per Marco ho tolto tempo e affetto alla mia famiglia, ma tutto questo ci ripaga. I complimenti di Rossi e Stoner mi emozionano. La VR46 e la Ducati sono una grande famiglia, mio figlio non ¨¨ mai stato cos¨¬ sereno"
Era un bambino piccolo e riccioluto, Marco Bezzecchi, affascinato da quelle motine che andavano avanti e indietro sulle piste di minimoto di Rimini. Ma allo stesso tempo, quelle due ruote gli facevano anche tanta paura. E quello tra il desiderio e il timore, era un dilemma che per quel ragazzino di neanche dieci anni non era facile da affrontare. ¡°Agli inizi, se sentiva avvicinarsi una moto, prendeva e si buttava nell¡¯erba. E mia moglie, ¡®ma cosa lo porti a fare, non vedi che ha paura?¡¯. Poi per¨° il giorno dopo, Marco tornava alla carica: ¡®Pap¨¤, andiamo a girare?¡¯. E tornavamo in pista¡±. Ci sono momenti durante la chiacchierata, nei quali senti che Vito Bezzecchi si commuove. Il pap¨¤ di Marco ¨¨ l¡¯ospite di Paolo Ianieri e Zoran Filicic in questa puntata di MotoG-Podcast, nella quale Bezzecchi senior racconta della grande gioia provata domenica in quel di Assen, per una gara vissuta ¡°nel box davanti ai monitor, tranne l¡¯ultimo giro, quando sono andato al muretto. Ma fino all¡¯ultima curva non ho avuto il coraggio di guardare¡±, dice con la voce che si incrina nel ripensare a quell¡¯istante.?
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¡ª ?L¡¯altro momento in cui le emozioni rischiano di prendere il sopravvento, ¨¨ quando Vito racconta i tanti sacrifici fatti per far correre Marco. ¡°Sono stati davvero tanti e so di aver tolto affetto e tempo a mia moglie e alle mie altre due figlie. Tutto quello che abbiamo raggiunto ¨¨ anche grazie a loro¡±. Del resto, la famiglia Bezzecchi ¨¨ molto unita: ¡°Sono molto felice, ho una famiglia meravigliosa, Marco adesso abita con la fidanzata, ma tuta la sua roba ¨¨ nella mia officina, per cui viene spesso l¨¬, poi la sera prima di ogni partenza per e gare la tradizione vuole che venga a casa nostra a mangiare: piadina, affettato, polpette, che gli piacciono molto, la classica cena romagnola¡±.
ha una grande squadra
¡ª ?Il podio era l¡¯obiettivo di questa prima stagione, ed ¨¨ stato raggiunto. Il prossimo¡ ¡°Chiaramente il prossimo ¨¨ la vittoria, ma io non ho nessuna fretta, sono stracontento di come stanno andando le cose, e voglio solo dire grazie alla Vr46, all¡¯Academy, alla Ducati e a tutti. Lavorano a testa bassa, io ho la fortuna di vivere le cose da vicino, vedo l¡¯impegno che ci mettono tutti, da uccio a Pablo (Nieto; n.d.r.) a Matteo (Flamigni; n.d.r.), a volte la sera sono io che vado da loro a dire, ragazzi andiamo a mangiare e loro ancora l¨¬ a lavorare. Soprattutto, vedo Marco totalmente felice e sereno, si percepisce benissimo di quanto si trovi bene con queste persone. E non dimentichiamo che ¨¨ un rookie, sta ancora imparando, ogni weekend per noi ¨¨ nuovo¡±. La sua qualit¨¤ migliore? ¡°? molto caparbio e testone. Del ragazzino che si affacciava al mondo delle moto ¨¨ rimasta la voglia di imparare continuamente. All¡¯inizio era timoroso, ma non c¡¯¨¨ mai stato un momento in cui mi ha detto che non aveva voglia di provarci, anzi. Non si ¨¨ mai tirato indietro per imparare e lo sta facendo tuttora¡±.
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¡ª ?Del resto, le sue qualit¨¤ si sono viste velocemente, Marco ¨¨ stato notato e preso sotto la sua ala da Valentino Rossi (¡°La pima volta che Marco ha conosciuto Vale ¨¨ stato nel 2015 in Qatar, quando sostitu¨¬ Manzi sulla Mahindra¡±), poi crescendo ha conquistato l¡¯attenzione di Casey Stoner. ¡°Parliamo di Vale e Casey, due dei pi¨´ grossi talenti che ci siano stati nella moto, sentire Stoner dire certe cose su Marco mi rende solo orgoglioso¡± dice Bezzecchi. Che con Marco condivide tutto, ma in modo molto rispettoso. ¡°Io faccio pochi commenti. Fino al 2012 eravamo solo io e Marco, lui correva e io gli facevo da meccanico. Poi, una volta passato alle ruote alte non ho mai sindacato le cose che facevano i suoi uomini. Sarebbe molto poco rispettoso anche nei loro confronti. Marco sa che io ci sono, se serve, ma non ¨¨ giusto che mi intrometta¡±.
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