il tema
Il nodo "concessioni" fa discutere la MotoGP: tenerle o abolirle?
Torna d¡¯attualit¨¤, non senza tensioni e polemiche, la questione delle concessioni in MotoGP. Se ¨¨ vero che in MotoGP disporre delle concessioni aiuta i team a recuperare il gap rispetto alle Case con le moto pi¨´ competitive, ¨¨ altrettanto vero l¡¯opposto, che perderle pu¨° diventare un problema. Indubbiamente, pur non essendo miracolose, le concessioni incidono sullo sviluppo e sulla competitivit¨¤ dei bolidi MotoGP, condizionando prestazioni e risultati. Anche grazie a questi nuovi regolamenti, Case con il gap tecnico come Ducati prima e poi Suzuki, Ktm e Aprilia hanno fatto grandi passi avanti tradotti in risultati positivi in gara e campionati. Ovvio che ogni Casa tiri l¡¯acqua al proprio mulino: le concessioni vanno bene se ad usufruirne sei tu e vanno meno bene quando a trarne vantaggio sono gli avversari. Comunque, un Team MotoGP ¨¨ ¨C meglio dire sarebbe ¨C ben contento di perdere tali concessioni perch¨¦ ci¨° significa aver superato il gap con le moto delle Case avversarie e aver fatto risultati, significa mettersi in gioco con le stesse regole degli altri, diventare protagonisti ¡°ad armi pari¡±.?
cosa sono
¡ª ?Cosa sono concretamente le concessioni in MotoGP e quanto ¡°pesano¡±? Per dare una mano ai Team esordienti in MotoGP considerati meno competitivi, dal 2014 il regolamento introduceva le concessioni (¡°Factory con concessioni¡±) poi perfezionate nel 2016 e tutt¡¯ora in vigore con la normativa che prevede che siano riservate alla Case ancora prive di podi o vittorie. Una bella spinta. Un nuovo sistema per offrire vantaggi nello sviluppo dei motori e consentire test privati. Nove motori, invece di 7, da utilizzare nel corso della stagione e, soprattutto, senza l¡¯obbligo di doverli sigillare, che consente lo sviluppo tecnico durante il campionato. Inoltre 6 wild card (invece di 3) in GP da svolgere con un proprio pilota-collaudatore, prove praticamente libere, anche a ridosso di un Gran Premio, con piloti titolari o tester. Tale sistema si basa su una somma di punti ottenuti con risultati nell¡¯arco di due stagioni. Per usufruire di tali benefici una Casa non deve aver ottenuto 6 punti in quel periodo. Una vittoria di gara vale 3 punti, 2 punti ogni secondo posto, 1 per il terzo. Stando a queste regole, le concessioni si perdono se si sommano sei punti in due anni (tre per una vittoria, due per un secondo posto e uno per un terzo). Cos¨¬ la prima a perderle ¨¨ stata Ducati, poi Suzuki che le ha recuperate e poi perse di nuove (come noto, la Casa giapponese ha dato forfait da fine 2022), quindi a fine 2021 ¨¨ toccato a Ktm e adesso tocca ad Aprilia.?
il caso ktm
¡ª ?Come non ricordare la storica vittoria MotoGP di Miguel Oliveira su Ktm al GP di Stiria il 25 agosto 2020? La Ktm, dal 2017 nella classe regina, era stata brava a giocarsi le proprie carte sfruttando la possibilit¨¤ di provare le RC16 nei vari circuiti prima delle gare, essendo ancora in regime di concessioni. Dopo i risultati 2020, Ktm doveva rinunciare alla spinta delle concessioni: quindi meno motori, sviluppo contingentato dai regolamenti validi per tutti, solo 3 wild card e solo con il proprio pilota-tester, prove ridotte di numero e fatte solo con il collaudatore. Un ritorno alla ¡°normalit¨¤¡± che poi ha inciso negativamente nelle due successive stagioni e che la Casa austriaca ¨¨ intenzionata a superare nel 2023, considerata stagione di gran rilancio. In questo senso va letto anche il ritorno in gara al GP di Spagna 2023 del ¡°collaudatore¡± Dani Pedrosa, dopo due anni come wild card al GP di Stiria 2021. Solamente nei tre giorni del week end di gara si pu¨° fare il test ¡°effettivo¡± raccogliendo dati utili per una ulteriore spinta allo sviluppo del mezzo. Obiettivo 2023 della Ktm ¨¨ andare oltre il gi¨¤ buono 2022, iniziato bene, forti a fine stagione, ma a zig zag a met¨¤ campionato. La scelta di Pedrosa ¨¨ un modo nuovo di interpretare come ovviare la perdita delle concessioni, tornando a misurarsi direttamente in corsa, pur se solo una volta.?
cos¨¬ l'aprilia
¡ª ?Adesso tocca ad Aprilia. Anche la Casa di Noale, reduce da una stagione di alto profilo con la prima vittoria in MotoGP, la prima pole, podi e in lotta per il terzo posto finale fino all¡¯ultima gara con Alex Espargaro, non pu¨° godere quest¡¯anno delle concessioni. Ci¨° ¨¨ positivo per Aprilia che dimostra di aver recuperato il gap tecnico con le Case avversarie. Al contempo apre a nuovi interrogativi che spetta al campionato in arrivo rispondere. Un contributo arriver¨¤ dal nuovo team satellite RNF. Si vedr¨¤ in pista quanto incider¨¤ questo nuovo supporto. Di sicuro si riaprir¨¤ la discussione sulle concessioni, se mantenerle, se modificarle, se eliminarle. Su questo nodo, il Ceo Dorna Carmelo Ezpeleta ha le idee chiare: ¡°Il mio desiderio ¨¨ che tutte le Case perdano le concessioni. Ricordo che le concessioni sono state introdotte grazie alla generosit¨¤ di Honda e Yamaha che hanno permesso a Ducati, all¡¯epoca il terzo contendente, avesse le concessioni. Poi sono arrivate Suzuki, Ktm e Aprilia. S¨¬, mi aspetto che nessuno le possa pi¨´ utilizzare perch¨¦ ci¨° dimostrerebbe che tutte le moto in pista sono competitive¡±.
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