Il Chang Circuit, secondo i tecnici della Brembo, rientra nella categoria delle piste altamente impegnative per i freni, con tre curve molto dure per gli impianti e per questo decisive
La MotoGP ¨¨ pronta a scendere in pista per il diciassettesimo round della stagione 2023, con la lotta iridata fra Pecco Bagnaia e Jorge Martin che entra sempre pi¨´ nel vivo. In Thailandia i piloti gareggeranno sul Chang International Circuit a 410 km a nord dalla capitale Bangkok, nella localit¨¤ di Buriram. Secondo i tecnici della?Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i ventidue piloti della classe regina, il tracciato thailandese rientra nella categoria delle piste altamente impegnative per i freni. In una scala da 1 a 6 merita un indice di difficolt¨¤ pari a 6, tanto da richiedere l¡¯impiego dei dischi da 355 mm di diametro, anche se non ¨¨ escluso l'utilizzo di dischi da 340 mm o 355 mm di diametro ventilati. Il layout della pista, lunga 4.554 metri e da percorrere per 26 giri, si caratterizza per l¡¯alternanza di rettilinei lunghi al termine dei quali ¨¨ necessario frenare molto forte con curve da seconda e terza marcia dove ¨¨ fondamentale prendere il ritmo.
Chang Circuit: le caratteristiche
¡ª ?Le MotoGP?al Chang Circuit fanno ricorso ai freni in sette delle dodici curve del tracciato per un totale di 26 secondi al giro, equivalenti al 29% dell¡¯intero GP. Quattro delle sette frenate sono racchiuse nelle prime cinque curve della pista, complici i lunghi rettilinei che le precedono. Nella seconda met¨¤ del tracciato, l¡¯unica degna di nota ¨¨ la curva 12 con una frenata da 213 metri, necessari per passare da 270 a 72 km/h.?
Sette frenate
¡ª ?Delle sette frenate del Chang Circuit, ben tre sono quelle considerate altamente impegnative per i freni, altrettante sono di media difficolt¨¤, l'ultima ¨¨ leggera. La pi¨´ dura in assoluto per l¡¯impianto frenante ¨¨ alla curva 3, preceduta da un rettilineo di quasi un chilometro. In questa staccata le MotoGP frenano da 327 chilometri orari a 77 chilometri orari in 6 secondi, durante i quali le moto percorrono 293 metri con una decelerazione di 1,8 G.
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