Negli ultimi due GP ha percorso in testa il 70% dei giri, raccogliendo solo 11 punti: poco per lo spagnolo, con una moto che sta fissando nuovi record per Borgo Panigale
Il pericolo della fuga. Il tempo di trovarsi in testa al Mondiale per una notte, dopo la Sprint Race dell'Indonesia, che l'indomani ha subito dovuto cedere lo scettro a Pecco Bagnaia, attuale leader e suo rivale nella lotta al titolo 2023: Jorge Martin vive un paradosso. Non appena lo spagnolo della Ducati Pramac ha respirato l¡¯aria della vetta iridata, l'ha persa subito, scivolando a valle e raccogliendo poco in due gare in cui aveva dominato. Nel GP di Indonesia era leader solitario ed ¨¨ caduto al 12. giro quando aveva 3¡± sulla concorrenza; nel GP di Australia ha dominato fino all¡¯ultimo giro, quando in nove curve ha subito il crollo della gomma e terminato al 5¡ã posto finale, vedendo sfumare vittoria e punti pesanti nell¡¯inseguimento a Bagnaia.
frenesia e strategia
¡ª ?In due GP Martin ha evidenziato una velocit¨¤ notevole, superiore agli altri, per¨°?capitalizzata in minima parte: ha percorso da front runner 38 dei 54 giri di gara, il 70% del totale, raccogliendo per¨° solo 11 punti. Pochi per il ritmo che aveva, pochissimi per alimentare speranze iridate. Andare in fuga, con foga, anche con una scelta controcorrente come quella della gomma morbida al posteriore in Australia, non ha pagato. Questione di strategia e frenesia, ma pure di attitudine alla lotta al vertice. Dinamica, questa, che Bagnaia padroneggia alla grande e che contraddistingue la sua statura di campione. Nelle stesse due gare, infatti, Pecco ha raccolto un primo e un secondo posto, con ¡®soli¡¯ 8 giri al comando e la piazza d¡¯onore a Philip Island artigliata proprio all¡¯ultimo passaggio, dopo una gara a lungo fuori dai primi tre. Morale: Pecco ¨¨ bravissimo ad aspettare che la gara si sviluppi e affondare di conseguenza il colpo al momento giusto, ottimizzando le situazioni favorevoli. Dote da campione.
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lacuna da colmare
¡ª ?Nel GP di Thailandia, previsto nel week end (qui gli orari di prove e GP) sulla pista di Buriram, la lotta incrociata fra Bagnaia, leader del Mondiale piloti con 27 punti di vantaggio su Martin riparte, con quattro round al termine e l¡¯inerzia della partita nelle mani dell¡¯iridato della Ducati numero 1. Questione di esperienza nella lotta al vertice e caratura: trovatosi spalle al muro, Pecco ha ribaltato la pressione, facendola girare addosso al suo avversario come un boomerang. Buriram, fra l¡¯altro, ¨¨ l¡¯unica pista dell¡¯attuale calendario dove la Ducati non ha mai vinto: facile che domenica sera a Borgo Panigale possano riempire anche questo vuoto in bacheca.
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i record ducati
¡ª ?Il duello iridato Bagnaia-Martin, con un Marco Bezzecchi a 73 punti dal leader del Mondiale e tenuto in corsa quasi solo dall¡¯aritmetica, va incastonato in una stagione in cui la Ducati sta collezionando cifre da primato. Con quello di Johann Zarco in Australia, la casa italiana ha infatti colto il 13¡ã successo dell¡¯anno, fissando il suo nuovo record in una singola stagione, migliorando le 12 del 2022 e portandosi a tiro del primato assoluto della Honda con i 15 trionfi nel 1997 e 2003. Inoltre, la Ducati, da 56 GP di fila si qualifica in prima fila, da 42 sale sul podio e da 12 conquista la pole: tutte sequenze che in Thailandia possono proseguire. Per accentuare il timbro di una stagione trionfale.
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