Lo spagnolo passato con Gresini pronto al rientro se i giapponesi tornassero competitivi? Tra i piloti contattati c'¨¨ anche Di Giannantonio, ma restano dubbi sul contratto da un solo anno
Sono giorni, settimane, mesi complicati per la Honda, sprofondata in una crisi tecnica e gestionale che non ha pari nella storia della pi¨´ grande Casa motociclistica al mondo e che ha portato al clamoroso addio di Marc Marquez. Colpa di una moto, la RC213V, nervosa e complicata con la quale nessuno dei piloti ¨¨ competitivo (l¡¯eccezione ¨¨ la vittoria di Alex Rins ad Austin), sempre che riescano a correre. Causa infortuni, solo in 3 dei 16 weekend fin qui disputati i piloti Honda ¡ª Marquez e Joan Mir in HRC, Rins e Takaaki Nakagami in LCR ¡ª, sono scesi contemporaneamente in pista: Portogallo, Francia e Indonesia. Salvo Nakagami, sempre presente, Marquez ha saltato 5 GP (in Germania e Olanda ha corso solo le Sprint), Mir 4, mentre Rins, che era rientrato in Indonesia ma a Phillip Island si ¨¨ nuovamente fermato, non ci sar¨¤ anche in Thailandia ed ¨¨ a quota 11. Per non parlare delle cadute, dove la HRC, ultima nel Mondiale a squadre con 85 punti (a 441 dalla Pramac) guida per¨° la classifica delle scivolate: 1¡ã Marquez con 25, 2¡ã Mir con 21.
Sviluppi sbagliati
¡ª ?Un disastro dovuto a una moto difficile, poco reattiva e imprevedibile all¡¯avantreno, conseguenza dell¡¯involuzione tecnica che ha fatto seguito all¡¯infortunio di Marc a Jerez 2020: se l¡¯otto volte iridato nascondeva col suo talento i limiti gi¨¤ esistenti della moto, senza di lui la situazione ¨¨ precipitata. Costretto ad affidarsi per lo sviluppo all¡¯acerbo Alex Marquez, promosso dalla Moto2 nel team ufficiale al fianco del fratello, Cal Crutchlow e Nakagami, tre piloti dallo stile opposto a Marc, l¡¯allora d.t. Takeo Nakagami ha stravolto il dna della RC213V. Una moto che, al suo ritorno in pista a singhiozzo, tra il braccio non guarito e la diplopia tornata ad affliggerlo dopo Misano 2021 e poi dopo la caduta in Indonesia un anno fa, alla fine neanche pi¨´ Marquez ¨¨ riuscito a guidare. Una situazione surreale ¡ª parliamo della Casa che nel 2022 ha venduto 16 milioni di moto ¡ª, con gli ingegneri che privi di un pilota bravo nello sviluppo (come Dani Pedrosa era, e come Marquez non ha mai dimostrato di essere), hanno perso completamente la strada. Una crisi profonda di metodo e idee, prima che di risultati, che ha portato Marquez a rompere il contratto per salire nel 2024 sulla Ducati satellite di Gresini. ¡°Il re ¨¨ nudo¡± urlava il bambino della favola di Hans Christian Andersen, costringendo la piazza a prendere atto di una situazione che nessuno osava apertamente riconoscere. L¡¯addio di Marc, chiacchierato da mesi ma al quale a lungo i vertici della stessa Honda non hanno forse voluto credere, ha imposto una frettolosa corsa ai ripari. Senza che, per¨°, ci fosse un piano B degno di compensare una perdita cos¨¬ importante. Se a livello tecnico i vertici hanno avviato una rivoluzione a lungo termine, con cambiamenti strutturali e di metodologia importanti cominciati con la defenestrazione del d.t. Shinichi Kokubu (chiamato in fretta e furia al posto di Yokohama ha resistito un anno ed ¨¨ gi¨¤ stato sostituito da Shin Sato), resta il nodo del pilota.
Zero strategia
¡ª ?E qui spiccano le incapacit¨¤ gestionali di Alberto Puig, da fine 2017 team manager HRC grazie alla forte ascendenza sull¡¯ex presidente Yoshishige Nomura ¡ª e sullo sponsor Repsol ¡ª che port¨° al divorzio da Livio Suppo, diventato scomodo dopo il pensionamento dell¡¯ex vice presidente, ma vero braccio operativo, Shuhei Nakamoto, che lo aveva strappato alla Ducati. L¡¯ex pilota ed ex manager di Pedrosa (che nella prima stagione al muretto riusc¨¬ a far cacciare dopo una carriera tutta in Honda, per la felicit¨¤ della KTM), colui che, dopo il fallimento dell¡¯operazione Jorge Lorenzo (2019) prese Alex Marquez dalla Moto2 per retrocederlo in LCR ancor prima che corresse una gara in MotoGP, scommettendo (malamente) su Pol Espargaro, adesso si ¨¨ fatto trovare totalmente impreparato all¡¯addio di Marquez: a 4 gare dalla fine, non si sa chi sar¨¤ nel 2024 il compagno di Mir, un altro che ha provato a scappare.
il patto segreto
¡ª ?Con Rins in Yamaha e sostituito in LCR da Johann Zarco, l¡¯opzione pi¨´ logica per la HRC sembrava la promozione del francese, che per¨° a Phillip Island ha chiuso la porta, per la scarsa considerazione mostrata ("Li ho visti esitanti e non mi ¨¨ piaciuto") e per il solo anno di contratto offerto. Che ¨¨ il motivo per cui anche Miguel Oliveira ha detto no, evitando di andare alla rottura con l¡¯Aprilia RNF. Oggi la migliore (e forse unica) alternativa per la Honda ¨¨ Fabio Di Giannantonio, fresco del 3¡ã posto in Australia. Il manager del romano, Diego Tavano, sar¨¤ in Indonesia a trattare. L¡¯anno di contratto che sar¨¤ eventualmente offerto anche a lui, non ¨¨ solo legato a un mercato che, con la scadenza degli accordi di quasi tutti i piloti, nel 2025 vedr¨¤ una rivoluzione sulla griglia (con Fabio Quartararo pedina pregiata), ma anche perch¨¦ voci informate parlano di un patto segreto tra Honda e Marquez (liberato, dettaglio importante, senza penale): se la rivoluzione tecnica, con anche l¡¯intervento di ingegneri provenienti dalla F.1 dar¨¤ i suoi frutti e la Honda torner¨¤ vincente, Marc torner¨¤ a casa. Dove, per¨°, oltre all¡¯attuale presidente Tetsuhiro Kuwata, che a fine stagione dovrebbe essere sostituito, potrebbe non trovare pi¨´ neppure Puig, la cui posizione, dopo tanti disastri, non ¨¨ pi¨´ granitica.
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