I temi della stagione che scatta nel weekend: dalla doppia gara, alla Ducati che pare ancor pi¨´ dominante, alle speranze italiane di Bagnaia&Bastianini, ma pure l'Aprilia, fino alla voglia di riscatto di Yamaha, Quartararo e soprattutto Marquez
Il Mondiale 2023 della MotoGP ¨¨ in dirittura di partenza, con il GP di Portogallo in programma nel week end del 26 marzo. Tante le novit¨¤ in carniere, con la doppia gara introdotta al sabato, una Ducati che sembra sempre di pi¨´ destinata a dominare la stagione, molto tricolore a tratteggiare il campionato e la voglia di rivalsa delle giapponesi Honda e Yamaha, trainate da Fabio Quartararo e Marc Marquez. Analizziamo i principali temi della stagione.
novit¨¤: sprint race e pneumatici
¡ª ?La maggiore novit¨¤ del 2023 per il Mondiale 2023 ¨¨ la gara sprint al sabato in tutti i 21 week end della stagione. Una corsa sulla distanza accorciata, con punteggio dimezzato (12 punti al vincitore, 9 al secondo, 7 al terzo, poi a scalare 6 al quarto, 5 al quinto, 4 al sesto, 3 al settimo, 2 all'ottavo e 1 al nono) e tante incognite correlate, a cominciare dal maggiore rischio dei piloti, esposti a una doppia partenza, e un superiore logorio dei mezzi, chiamati a disputare un mini GP con ritmi da qualifica. Cambier¨¤ l'approccio al week end di gara, con minor tempo per la messa a punto, una superiore esposizione agli incidenti e minori tempi di recupero. La Sprint Race ¨¨ la ricetta di Dorna e Fim per risollevare una disciplina in crisi e spremere il massimo dalle tv, i veri finanziatori del giocattolo: da verificare che sia vincente e che non inneschi, invece, un pericoloso effetto inflattivo. La qualifica resta la stessa, con Q1 e Q2 al sabato, a definire una griglia che sar¨¤ valida, sia per la Gara Sprint, sia per il GP della domenica. Una variabile tecnica da considerare ¨¨ la riduzione da tre a due delle mescole dei pneumatici posteriori, con la Michelin che fornir¨¤ 7 treni di soft e 5 di medie, limitando di conseguenza estro e inventiva dei piloti sulle strategie.? ?
ducati e genio italico
¡ª ?I test hanno confermato che la Ducati ¨¨ la favorita, non solo per i tre titoli dell'anno scorso. Pecco Bagnaia ha gestito alla grande le sessioni, ha aumentato padronanza e fiducia, parte con i favori del pronostico e ne ¨¨ consapevole. ? maturato a sufficienza per gestire i riflettori puntati addosso e per tenere a bada un compagno rampante come Enea Bastianini, che scalpita per esibire le sue doti nel team Ducati ufficiale, ma che deve ancora gestire al 100% la nuova GP23. Le Desmosedici sono affidate a quattro team (ci sono anche la Pramac con Jorge Martin e Johann Zarco; il team Gresini di Alex Marquez e Fabio Di Giannantonio e la VR46 di Luca Marini e Marco Bezzecchi) e con le quattro RS-GP, le due Aprilia ufficiali pi¨´ le due dell'RNF, la neonata squadra satellite di Noale, le moto italiane in griglia sono 12 su 22. Pi¨´ di met¨¤ schieramento ¨¨ tricolore: plauso al genio italico e orgoglio del gran lavoro di Borgo Panigale e Noale, che iniziano la stagione ai primi due posti ideali dello schieramento, con l'Aprilia che dopo lo stupefacente 2022 cercher¨¤ di crescere ancora nonostante la perdita delle concessioni (test illimitati nella stagione e 9 motori a disposizione invece di 7, le principali).?
quelli che inseguono
¡ª ?Gli altri, al momento devono inseguire, a cominciare dalla Yamaha, che non pu¨° permettersi un'altra annata da gambero come nel 2022. La casa di Iwata si affida alla cura di Luca Marmorini, tecnico ex Ferrari, per il suo motore e al fuoriclasse Fabio Quartararo, che nei test ci ha messo del suo per andare oltre i limiti di una moto che sul giro secco con gomme nuove palesa dei limiti. Il francese ¨¨ un combattente, ma pare troppo solo nella lotta contro le Ducati, visto che il compagno Franco Morbidelli, vice iridato del 2020, appare ancora invischiato in una crisi di risultati molto preoccupante per le sue qualit¨¤. Per la Honda il discorso ¨¨ simile: si deve ricostruire attorno alla superstar Marc Marquez, ma gli sforzi profusi, a cominciare dall'arrivo del nuovo d.t. Ken Kawauchi dalla Suzuki, non paiono sufficienti. Da?"Con questa moto non si lotta per il mondiale", Marc ¨¨ passato a "Ci giochiamo le posizioni dalla quinta alla decima": non un bel biglietto da visita, sia per le ambizioni della casa di Tokyo, sia per la solidit¨¤ della loro unione. L'arrivo di Joan Mir al suo fianco, a formare l'unica coppia di iridati MotoGP della griglia, per ora non sposta gli equilibri: lo spagnolo ¨¨ chiamato a mostrare le sue qualit¨¤ nelle peggiori condizioni possibili, nell'unica casa che nel 2022 non ha aver vinto una gara e in piena ricostruzione. Situazione oggettivamente non facile. Anche la KTM nei test ha viaggiato al di sotto delle attese: la casa austriaca ha pescato in Italia, prendendo?Cristian Pupulin, che segue come capotecnico Jack Miller, e Alberto Giribuola, che diventa il coordinatore dei tecnici di Mattighofen, ma non ha brillato. Non, almeno, come budget a disposizione e blasone lascerebbero presagire.?
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