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Marquez: "La Ktm? Un pilota cerca il meglio: loro arriveranno al top, ma ora penso alla Honda"
La presenza di Marc Marquez nella conferenza che precede il GP d'Austria apre a molte domande sul suo futuro, sospeso com'¨¨ fra una Honda in profonda crisi e cui ¨¨ legato fino al 2024 e le sirene della Ktm, casa in profonda ascesa e con un munifico sponsor in comune con lo spagnolo otto volte iridato: "Piloti e team parlano continuamente nel paddock, luned¨¬ ero a cena con tante persone della Red Bull e c'era anche il responsabile del Motorsport Ktm, Pit Beirer con cui ho un buon rapporto - dice Marc -. Un pilota cerca sempre il meglio, ma adesso ho un contratto con la Honda e do massimo per loro".
ktm forte e aggressiva
¡ª ?Gli apprezzamenti alla crescita della casa di Mattighofen non sono mancati e Marc ne spiega cos¨¬ le radici: "Ho detto che fra un po' la Ktm sar¨¤ il team pi¨´ forte perch¨¦ alcune squadre hanno uno sviluppo pi¨´ veloce e quindi vuol dire che i loro ingegneri hanno un approccio pi¨´ aggressivo con soluzioni migliori per il loro progetto - dice Marquez -. Noi dobbiamo invece capire cosa va e cosa ¨¨ meglio per far crescere la nostra moto, ma non mi do scadenze e il 2025 (il primo anno in cui sar¨¤ libero da vincoli contrattuali, ndr) ¨¨ troppo lontano. Il test di Misano decisivo? Sar¨¤ importante per capire il livello mio e della moto".?
La stagione di Marquez ¨¨ difficilissima, con soli 15 punti e nessun arrivo al traguardo nelle gare di domenica: bilancio legato a tante cadute, ma pure a un approccio recentemente cambiato: "L'idea ¨¨ quella di iniziare il venerd¨¬ in modo semplice, per poi vedere se miglioriamo: dopo che nella prima parte di stagione mi sono rotto tre ossa e un legamento ho deciso che dovevo cambiare approccio alle gare, dimenticando l'obiettivo del risultato per cercare per prima cosa i limiti del pacchetto. So che la Honda si sta impegnando con investimenti e ingegneri al lavoro, ma va capito che la situazione ¨¨ critica e quindi va cambiato qualcosa in tutto. Vanno bene pi¨´ ingegneri e maggiori investimenti, ma da pilota valuto solo quello che accade in pista, non in ufficio o officina: lo valuter¨° solo quando potr¨° guidare la moto e rendermi conto di rendimento e prestazioni".
Gazzetta dello Sport
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