l'intervista
MotoGP, Gibernau: "Quanta Italia nei miei 50 anni! Attenti a Marquez nel 2023"
Realizzare i sogni e non sognare la propria vita. Sete Gibernau delinea cos¨¬ il bilancio dei primi 50 anni, compiuti il 15 dicembre. Lo spagnolo ¨¨ stato uno dei protagonisti prima in 500 e poi in MotoGP. Grande rivale di Valentino Rossi, ha concluso per due volte al secondo posto nella classifica piloti, nel 2003 e nel 2004. Stagioni vissute da alfiere del team Gresini, prima del passaggio in Ducati. Squadre protagoniste in questo 2022. Ecco la sua analisi con uno sguardo all'anno che verr¨¤.
Sete, lei ha tagliato tanti traguardi. Il 15 dicembre passa quello dei 50 anni. Come si sente all'idea?
"Dire 50 anni significa tanto, sembra siano volati via velocemente. Ripenso al passato e mi sento soddisfatto. E guardo al futuro con occhi diversi da quando sono diventato pap¨¤. Ora tutto ruota intorno alla mia famiglia. Si apre una nuova tappa della mia vita".
Ha disputato almeno una gara nel Motomondiale nei tre decenni precedenti. Qual ¨¨ il ricordo pi¨´ bello?
"Dai 20 ai 40 anni metto tutto insieme nel pacchetto 'gare e vita'. Ho vissuto i miei sogni senza sognare la mia vita. Questo mi rende soddisfatto. Da pilota mi sono divertito moltissimo. Non avrei mai pensato di fare tante cose. Mi sento fortunato. E devo ringraziare soprattutto l'Italia".
In che senso?
"Ho il vostro paese nel cuore. Mi sento spesso a casa, ho ancora molti amici. E poi ho iniziato a correre nel Motomondiale in 250 con Axo San Patrignano, un team italiano, concludendo la carriera con Ducati. Dunque l'Italia ha un valore molto importante per me".
Non c'¨¨ un GP a cui ¨¨ rimasto legato in modo particolare?
"Se devo scegliere una gara, allora dico Jarama 1998. Avevo una Honda col V2 bicilindrico due tempi. Quando debuttai nel Motomondiale, mio nonno mi promise che avrebbe preparato una bottiglia di champagne per festeggiare il mio primo podio. Sul momento non gli credetti. Pensavo che non ce l'avrei mai fatta. E invece sul circuito di Jarama arrivai terzo. Dopo la gara lo chiamai subito per ringraziarlo. Mio nonno era in et¨¤ avanzata. Mi disse che sarebbe morto felice per quel risultato. Dopo un mese e mezzo ci lasci¨°. Per questo motivo il GP di Madrid resta una gara speciale".
Nel decennio tra i 40 e 50 anni lei ha provato anche la MotoE.
"Ero a casa tranquillo quando mi ha chiamato Sito Pons per convincermi a entrare in questo campionato. La proposta ¨¨ capitata al momento giusto, quando stavo sviluppando un progetto sulla mobilit¨¤ sostenibile. Mi ha fatto piacere inserirmi in questo contesto. Inoltre ho avuto modo di rimettermi in forma, cercando di essere competitivo anche con uno stile di guida molto diverso. Penso sia stata una bella occasione. Purtroppo la lunga inattivit¨¤ si ¨¨ fatta sentire: avrei avuto bisogno di girare di pi¨´, ma le gare erano molto corte. Mentre le batterie calavano negli ultimi giri, io mi caricavo (sorride, ndr)".
Ultimamente si parla di una MotoGP che ¨¨ cambiata tanto tra elettronica e aerodinamica. Cosa ne pensa?
"Sta cambiando tutto a velocit¨¤ incredibile. L'evoluzione non si pu¨° fermare. Con l'inserimento di software e aerodinamica ¨¨ pi¨´ difficile poter fare grande differenza per ciascun pilota, ma sono convinto che in MotoGP la parte umana sia sempre importante. Questo ¨¨ il bello dello sport".
Il 2022 ¨¨ stato un anno speciale per due sue ex squadre: Ducati e il team Gresini. Che effetto le ha fatto vederle vincenti con Bagnaia e Bastianini?
"Sono molto contento per gli amici del reparto corse Ducati. Mi ha fatto piacere veder vincere una moto europea, italiana in modo particolare. Sono felice anche per Bagnaia, che ¨¨ una persona fantastica. Poco da dire pure sul team Gresini. ? stata la mia famiglia per tanti anni. Sono rimasto in contatto nei momenti duri dopo la scomparsa di Fausto. Sono stato orgoglioso di loro vedendo il rendimento del 2022".
Come immagina la stagione 2023?
"Ducati sar¨¤ il riferimento in MotoGP, grazie anche alla presenza di tante moto: cos¨¬ ¨¨ pi¨´ facile sviluppare un progetto. Aprilia dovr¨¤ fare un ultimo passo per giocarsi il titolo. Se tutto va bene, la novit¨¤ sar¨¤ la presenza di Marquez al top dall'inizio del Mondiale, anche se molto dipender¨¤ dalla Honda. Immagino siano alle prese con alcuni problemi e se non li risolveranno sar¨¤ difficile vincere anche per uno come Marc. Sia loro che Yamaha dovranno lavorare moltissimo per recuperare".
Dunque chi considera come favorito nella prossima stagione?
"Se devo scegliere un nome dico comunque Marquez. Dal mio punto di vista ¨¨ un eroe, il pilota pi¨´ forte della storia. Sono curioso di vedere come affronter¨¤ il nuovo nemico, ossia l'aspetto psicologico, la capacit¨¤ di gestire le difficolt¨¤. Marc ¨¨ in un momento inedito per lui. Finora non si era mai trovato in una posizione simile. Dovr¨¤ fare i conti con pensieri che lo faranno agire in modo diverso dal solito. Forse nemmeno lui sa come potrebbe essere una stagione simile. Spero riesca a lottare al vertice. Penso che Marc abbia ancora alcune stagioni ad alto livello davanti a s¨¦. Sar¨¤ sicuramente un bel campionato".
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